Capitolo 35

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«Devi sapere una cosa»
In questo momento,io e Poluska stiamo in disparte poiché quest'ultima,vuole dirmi qualcosa. Muoio dalla voglia di sapere cosa ha da dirmi.
Prima di parlare,prende fiato e mi guarda dritto negli occhi.
«Riguarda il tuo secondo potere»,mi dice.

Spalanco gli occhi e deglutisco.
«Ho scoperto che i tuoi poteri sono gli stessi della grande maga Eileen Belserion»,mi dice
Sarebbe?
La guardo confusa. Capisce che non so di cosa stia parlando. Sospira.
«Ecco,lei è la grande maga creatrice del potere di Dragon slayer. Ed era un membro degli Spriggan twelve. Ma è morta. E inoltre c'è un'altra cosa,riguardo a lei»,mi spiega.

Ho il potere di una grande maga a quando pare. Ma com'è possibile?
«Eileen,quella maga...era tua madre»,mi spiega.
Resto in silenzio,a fissare il vuoto.
Ho sentito bene. Quella donna,da cui,a quanto pare,ho ereditato questo potere,è mia madre. O meglio,era mia madre. Ma com'è possibile che io abbia ereditato questo potere che,a quanto pare,sembra un grande potere.

«Com'è possibile?»,le chiedo ancora confusa.
«Tua madre in precedenza era un drago,usò un incantesimo potente per diventare umana,ma questo non significava eliminare quel potere. Quindi,probabilmente,come è successo a Natsu,Gajeel e gli altri Dragon Slayer,hanno avuto i loro poteri tramite i draghi. Credo sia successo esattamente questo»,mi spiega.

Annuisco incapace di dire altro. E ora come l'avrei detto ai ragazzi? Già era difficile dire loro di questo mio potere,per di più un potere di Dragon Slayer. Sono certa che Natsu non la prenderà tanto bene.
«Inoltre,Erza, dovresti dirlo agli altri»,mi dice. «Ormai ne sono certa per quanto riguarda questo tuo potere,non avrebbe senso aspettare ancora»,continua.
Mi bagno le labbra e annuisco. È arrivato il momento che mi spaventava di più. Anche se,Jellal Saluti che ho questo potere. La cosa che mi spaventa di più è la reazione degli altri.

Ritorniamo nella sala d'attesa dove c'era il resto del gruppo che, appena entro, alzano lo sguardo verso di me. Non vedo Gray,probabilmente starà con Juvia e fa bene. Spero solo che Juvia si possa riprendere.
«Ragazzi...»,inizio io sempre con il cuore che mi batte all'impazzata.
«Vi devo dire una cosa»,continuo.
Il cuore minaccia di uscire dalla gabbia toracica e io cerco di prendere respiri profondi.
Deglutisco. «Beh, è arrivato il momento di dirvi cosa c'è dentro di me»,inizio a parlare con la voce tremolante. In questo momento non mi riconosco,non sembro io.

Dov'è finita L'Erza che non ha paura di niente, che mette paura agli altri o a chiunque le dia fastidio. Ora, credo di aver visto un'Erza paurosa,che ha timore di quello che i suoi compagni possano dire di lei. Anche se non dovrei. Loro sono la mia famiglia. Dai loro sguardi, vedo che loro stanno morendo dalla voglia di sapere cosa sto per dirgli.
«Beh...di me ho un secondo potere»,dico velocemente.
«Che cosa?!»,urla subito Natsu.
«Se la lasci parlare forse riusciamo a capire»,lo sgrida.

Sospiro e continuo a parlare.
«Dentro di me ho il potere di Dragon slayer che,a quanto pare, ho ereditato da mia madre: Eileen Belserion,ovvero la creatrice di questo potere»,spiego.
Nessuno parla e c'è un silenzio tombale.
«Quindi tu,sei come noi?»,mi chiede Wendy.
Io annuisco. Cerco di capire a cosa stia pensando in questo momento,ma non riesco a capirlo.
«Perché proprio a te?»,mi chiede Natsu.
Io alzo le spalle come per dire che non lo so.

«Se lo sapessi,Natsu, te lo direi»,gli dico.
«Oh beh, a noi poco importa,no?»,parla Lucy.
«Che vuoi dire?»,chiede Gajeel.
«Anche se Erza ha questo potere in più,non dobbiamo mica prendercela con lei,giusto? È sempre la nostra Erza con o senza quel potere,dobbiamo solo accettarlo»,dice Lucy con il suo solito sorriso a trentadue denti.
Sorrido anch'io.

«Ha ragione Lucy!»,dice Levy.
«E voi due arrendetevi all'idea che ora anche Erza-san è come noi»,mi sorride Wendy e mi abbraccia.
«Oh beh,poco m'importa»,dice Natsu alzando le spalle.
All'abbraccio si aggiunge anche Lucy e Levy e quest'ultima trascina anche Gajeel all'abbraccio.
«Natsu..»,lo chiama Lucy.
Manca solo lui.

Mi avvicino a lui,lo prendo per la sciarpa bianca che indossa e lo abbraccio. Lui,all'inizio è come pietrificato,però poi mi abbraccia.
«Ha ragione Lucy,Erza. Non mi importa,sarai sempre Erza»,mi sussurra lui non facendolo sentire agli altri.
Sorrido. Sorrido come non ho mai fatto prima e mi sento bene e libera di un peso,finalmente.
Posso dire di aver trovato la mia famiglia dopo tanto tempo,ed è proprio questa:è Fairy Tail.

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