[5] Nuovi arrivi e commissioni

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"HAI FATTO CHE COSA?" urlò Jungkook, l'eco della sua voce risuonò nel suo amato studio.

"Ho incontrato una donna. La frequento da un po' e lei aveva bisogno di aiuto..." suo padre si bloccò, guardando a terra.

"Quindi l'hai sposata? MAMMA SIGNIFICAVA COSI' POCO PER TE?!" Jungkook lanciò un pennello per la rabbia, un viola chiaro schizzò il suo grembiule in contrasto con la sua faccia, rossa dalla collera.

"LA MIA FELICITA' SIGNIFICA COSI' POCO PER TE?!" urlò improvvisamente Jung-soo, la voce era roca, triste e stanca.

Il suo tono sorprese Jungkook, che fece un passo indietro. Sospirò pesantemente, gli angoli della bocca leggermente abbassati.

Scacciò le sue emozioni mentre una sola lacrime scendeva lungo la sua guancia, correndo dal padre e abbracciandolo forte, dimentico completamente degli schizzi di tempera sui suoi vestiti.

"Mi dispiace" sussurrò Jungkook, la voce attutita dalla camicia. "E' stato solo... improvviso. Come si chiama?".

"Lee Mina" sussurrò suo padre con un sorriso. "Non è sola. Ha due figli che vivranno con noi! Su, Jungkook-ah, vieni a salutarli."

Ciò fece sussultare Jungkook poiché non era abituato ad avere altri giovani in casa, aveva sempre amato la solitudine del suo studio. Tuttavia, stirò i suoi nervi ancora una volta, si tolse il grembiule e seguì suo padre fuori.

Capiva perché suo padre si fosse innamorato di quella donna. Jungkook non si considerava di certo un buon giudice di ciò che di solito risultava attraente nelle donne, ma lei appariva adorabile e sicura di sé. E quest'ultima caratteristica era una sorpresa; quell'aria così fiera era così forte che Jungkook non ebbe dubbi sul fatto che anche i suoi figli l'avessero.

"Ah, Jungkook, è un vero piacere fare la tua conoscenza" disse lei.

Anche la sua voce era piena di sicurezza, nonostante il tono lieve e gentile di quelle poche parole.

"Questi sono i miei figli, Lee Taeyong e Lee Min Hyung", disse con un sorriso, indicando i due ragazzi in piedi al suo fianco.

Entrambi si inchinarono con rispetto. Il più giovane, Min Hyung, aveva un sorriso teso sul viso. Il più grande invece, Taeyong, sorrise semplicemente a bocca chiusa e Jungkook annuì.

"Jungkook-ah, per favore, aiutali ad entrare" ordinò suo padre, indicando con un cenno le scatole che attendevano di essere spostate nell'abitazione proprio all'interno dello studio.

Mentre Jungkook raccoglieva una scatola con l'etichetta "Taeyong e Min Hyung", notò diverse foto e cartoline. Non disse nulla e continuò ad aiutare i tre nuovi arrivi della casa.

Jungkook collassò sul letto, sfinito dalla giornata di lavoro e dal trasloco. Decise di dare il benvenuto ai suoi nuovi fratelli e quindi si affrettò ad indossare i pochi abiti che non erano macchiati di tempera.

Quando entrò nella stanza dei fratelli, rimase sconvolto.

Una delle pareti era totalmente ricoperta da immagini e disegni solo ed esclusivamente del principe Kim Taehyung.

"Dio, è bellissimo, non è vero?" sospirò Min Hyung, stringendo il petto in prossimità del cuore quasi rischiasse di uscirgli dal petto.

"Ah...Min Hying, io..." iniziò Jungkook, ma venne interrotto dalla voce sorprendentemente alta dell'altro.

"Per favore, chiamami Mark. E' molto più semplice di Min Hyung" disse alzando gli occhi e gettandosi sul materasso. "Mia madre insiste con Min Hyung, ma è davvero lungo".

"Aish Minnie, smettila di essere così stupido" mormorò il più riservato, Taeyong, chiaramente stufo delle buffonate di suo fratello. "Sono d'accordo, io e il principe saremmo una coppia davvero straordinaria".

Jungkook stava per dirgli che di recente aveva fatto un dipinto per il principe quando al piano di sotto si udì un grido eccitato.

"RAGAZZI, VENITE A VEDERE" urlò la donna.

Tutti e tre i ragazzi corsero giù dalle scale per vedere cosa avesse fatto strillare in quel modo la madre.

Sconvolti.

In mano aveva un invito.

Alla famiglia Jeon per il vostro servizio presso Sua Altezza,

Con la presente, siamo lieti di invitarvi al 21° compleanno di Sua Altezza Reale il Principe Kim Taehyung in onore del vostro impegno e della fedeltà dimostrata alla famiglia reale. Saremmo lieti della vostra partecipazione.

C'era un luccichio negli occhi di Mina che non piacque a Jungkook. Come parlò dopo, il ragazzo capì il perché di quella sensazione.

"E' la tua occasione, ragazzo mio. Taeyong...sarai un principe", esclamò con gioia, afferrando la mano del più grande  per farlo girare intorno, allegra.

Mentre Jungkook era eccitato per l'invito ricevuto, era tuttavia piuttosto sconvolto dal tono deciso della sua nuova matrigna. Sembrava così sicura delle sue parole anche se nessuno sapeva se al principe piacessero gli uomini. Jungkook ridacchiò al pensiero mentre voltava le spalle e andava nel suo studio. Aveva bisogno di passare del tempo da solo per continuare il suo lavoro.

"Jungkook-ah, questo è per te. E' a proposito di alcuni lavori al palazzo" mormorò quella, dandogli una busta  mentre continuava a ballare allegramente con il figlio.

Jungkook la afferrò e si catapultò lontano dalla donna da cui voleva improvvisamente allontanarsi. Raggiunse il suo studio e crollò sulla sedia con la fretta di aprire la busta con il sigillo reale del re Seokjin.

"Per il pittore Jeon Jungkook,

Sei stato incaricato di creare dei dipinti del palazzo reale e dei giardini per il piacere delle altezze reali. Si prega di presentarsi a palazzo per maggiori dettagli alle ore 11:00 di domani mattina"

Il suo cuore prese a battere velocemente all'idea di tornare a palazzo. Lo ricordava chiaramente nonostante ci fosse andato una volta soltanto.

Stava ritornando nella sua stanza quando una sensazione di disagio si impossessò di lui ma non era dovuto all'ambiente, ma ai nuovi arrivati. 





Nota traduttrice: vi anticipo già che il prossimo capitolo si intitolerà "Primo incontro" ;) Colgo inoltre l'occasione per ringraziarvi per le oltre 140 letture in... 6 giorni?! GRAZIE di cuore.

Alla prossima! 

autore: royalkook98

CINDERFELLA|| TAEKOOK (Italian translation) ✔︎Where stories live. Discover now