[22] Reale

2.3K 199 8
                                    


Jungkook continuava a guardarsi alle spalle e tutt'intorno, alla ricerca di qualsiasi segno che gli facesse capire di essere stato riconosciuto.

Jimin quasi lo schiaffeggiò; il suo nervosismo si stava infiltrando anche nella sua coscienza e non prometteva nulla di buono per la serata. Sarebbe dovuto filare tutto liscio.

Il cuore stesso di Jimin batteva forte, la sua calma e perfetta facciata nascondeva il suo panico interiore.

C'erano così tante cose a cui prestare attenzione, così tante cose da coordinare, eppure la sua mente continuava a riproporgli solo 4 parole:

Non devo sposare Taehyung.

Fintantoché  tutto fosse andato secondo i piani, sarebbe stato svincolato dal suo accordo dato che Taehyung si sarebbe legato suo artista preferito.

Questo era ciò che lo rendeva davvero ansioso, poiché tutto doveva andare perfettamente bene per la salvaguardia del regno, ed era tutto sulle sue spalle.

Respirò profondamente, accarezzando Jungkook sulla schiena prima di schiarirsi la gola e raddrizzare le spalle; tutto in lui mostrava gli insegnamenti di una vita ovvero come i nobili facevano il loro ingresso in una sala da ballo.

D'altra parte, Jungkook sentiva di stare per esplodere. Sapeva che non appena avesse visto il principe, avrebbe dovuto fare appello a tutto il suo autocontrollo per evitare di correre tra le sue braccia.

Il cuore gli batteva al ritmo dei suoi passi lungo la sala illuminata dalle candele; un luogo che, solo poche settimane prima, credeva sarebbe diventato la sua dimora permanente.


Strofinò le mani per cercare di calmare i nervi e concentrarsi sulla sua missione.


Si stavano avvicinando sempre di più alle porte giganti che celavano il destino della nazione. Erano riccamente decorate ed estremamente pesanti e rappresentavano l'ultima vera barriera che lo separava dal suo unico vero amore.


Il suo cuore accelerò e serrò i denti per controllare il nervosismo che lo stava divorando.



Non correre.

Qualsiasi cosa tu voglia fare, non correre.

Inspira, espira.

Non puoi salvare Tae se muori.



Era come trovarsi all'interno di un tunnel dove ci si doveva concentrare esclusivamente sulla luce alla fine di esso, che era rappresentata dallo spiraglio delle porte che venivano aperte e dai suoni che riecheggiavano all'interno della sala. Gli invitati ridevano, chiacchieravano, completamente ignari di quello che sarebbe successo.

La luce calda inondò i suoi occhi, inglobandolo del tutto quando le pesanti porte non si aprirono, cigolanti, mentendo sulla loro reale capacità di mantenere in sicurezza il palazzo.

Sentì un mano scivolargli attorno la vita e abbracciarlo forte e guardò Jimin con gratitudine per la sua composta e rassicurante compagnia.

Le porte vennero spalancate e la coppia, accompagnata dai tre uomini di Jimin, entrò nella stanza che avrebbe ospitato la resa dei conti.

Un foglio scivolò via dalle mani di Lord Park, e Jungkook notò come l'amico appariva molto più alto di quanto fosse mai stato. La sua postura nobiliare lo rendeva più alto di almeno cinque centimetri.

CINDERFELLA|| TAEKOOK (Italian translation) ✔︎Kde žijí příběhy. Začni objevovat