[7] Compagno

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"Hai intenzione di startene in silenzio?" sbottò improvvisamente il minore. Le guance gli diventarono immediatamente rosse e si coprì la bocca con la mano una volta realizzato l'errore commesso. "Voglio dire, mmm..., Altezza," balbettò.

Era dannatamente carino. Taehyung avrebbe voluto stringerlo tra le braccia e non lasciarlo andare mai più; era davvero adorabile, come un piccolo coniglietto.

Tuttavia, riuscì a mantenere un atteggiamento disinvolto di fronte a quella crescente cotta.

"Ah, non disturbatevi signor Jeon. Non siamo a corte per adesso. Chiamatemi Taehyung" disse con una risatina. "Vi dispiacerebbe se vi chiamassi Jungkook?".

Jungkook sembrò sconvolto e cercò di cacciare fuori le parole, "Conosci il mio nome?".

Tae gli fece in gran sorriso, dimentico delle formalità.

"CERTAMENTE!" disse con entusiasmo. "Sei il mio artista preferito, da sempre. Amo i tuoi lavori" disse Taehyung scaltramente, sorridendo mentre si lasciava cadere a terra e si appoggiava alla gamba di Jungkook.

Il giovane pensava di essere finalmente riuscito a ritornare con i piedi per terra prima che la sua mente andò in tilt nel momento in cui la schiena del principe toccò la sua gamba sinistra. Il contatto improvviso mista alla sorprendente natura affettuosa di Taehyung erano sufficienti a far perdere la testa a chiunque.

Fece alcuni respiri profondi per riacquistare i suoi soliti modi calmi e sorrise calorosamente al principe.

"Grazie. Non sapevo di avere un ammiratore", disse Jungkook riprendendo il pennello per continuare il suo lavoro. "Quale dei miei ritratti ti piace di più?"

"Oh, non fraintendermi, i tuoi ritratti sono fantastici," disse Tae. Si rannicchiò vicino alla gamba del pittore per sentirsi a suo agio e continuò a spiegare, "ma preferisco i paesaggi tra tutti i dipinti nella galleria. Quello del lago con il tramonto è davvero stupendo."

Jungkook si sentiva stordito ed era un po' sorpreso.

"Conosci i miei paesaggi???"

"Certo! È così che sono venuto a conoscenza del tuo nome. Quelli sono gli unici dipinti in galleria con il tuo nome. Erano così belli che ho suggerito a papà di farti fare qualcosa per il palazzo!" disse Tae, guardando il pittore per osservare la sua reazione.

E la sua reazione non aveva prezzo.

Taehyung poteva quasi vedere i pensieri che scorrevano nella mente di Jungkook, intenta ad elaborare tutte quelle nuove informazioni.

Con sua sorpresa, l'artista si riprese rapidamente dal suo sguardo perso e lo guardò di nuovo, i loro occhi si incontrarono e Taehyung trattenne il fiato.

Dio, il suo sorriso era mozzafiato.

Quasi letteralmente.

"Ti ringrazio, anche se non credo sia sufficiente. Avevo bisogno di uscire da quel posto" disse Jungkook, sorprendendo Tae per il tono di sollievo della voce, "I miei nuovi fratellastri sono TROPPO rumorosi; in questo posto posso riavere un po' di pace"

Taehyung ebbe un tuffo al cuore.

Oh.

"Io...posso andarmene se è quello che vuoi" disse Taehyung facendo trasudare tutta la sua delusione e guardando Jungkook con occhi tristi.

"No, certo che no," rassicurò Jungkook, poggiando la mano libera sulla spalla dell'altro per un breve momento. "La tua presenza è stranamente rilassante. Potrebbe essere a causa della tua voce. È bello" disse rapidamente Jungkook, arrossendo per la sua sfrontatezza e allontanando la mano per coprirsi le guance.

Aveva la tendenza ad arrossire un po' troppo facilmente.

Con sorpresa di Jungkook, Taehyung balzò in piedi rapidamente e iniziò a correre verso il palazzo.

Jungkook si fece prendere dal panico credendo di aver fatto qualcosa di male.

Forse Tae lo percepì perché si voltò ad urlare "STO TORNANDO. PRENDO IL LIBRO ED UN CUSCINO!" e gli fece un sorriso prima di precipitarsi dentro.

Quando Taehyung tornò con i suddetti oggetti, poggiò il cuscino contro l'albero accanto a Jungkook (avendo una chiara visione del pittore) ed aprì il libro, fingendo di leggere.

Poteva vedere i muscoli dell'avambraccio scoperto di Jungkook rilassarsi mentre dipingeva, aggrottando le sopracciglia di tanto in tanto per meditare sulla sua opera.

Era dannatamente affascinante. 

(non solo il panorama, ma anche l'artista).*



L'ombra del salice li manteneva entrambi freschi e rimasero in quel confortevole silenzio per ore.

Taehyung pensava di essere intelligente abbastanza da saper fingere di leggere, lanciando, di tanto in tanto, occhiatine al pittore. Tuttavia, Jungkook si accorse che Taehyung stava leggendo la stessa pagina da almeno 40 minuti ma lo ignorò. Non gli dispiaceva essere la distrazione del principe.

Il buio iniziò a calare su di loro e le stelle divennero luminose, ma non abbastanza da mostrare la bellezza del giardino.

Jungkook iniziò a sistemare le sue cose per tornare a casa, con sgomento di Taehyung.

"Tornerai domani, vero?" chiese il più grande.

"Ogni giorno per tutto il mese o più," rispose Jungkook, assaporando mentalmente il modo in cui Taehyung appariva in quel momento.

La luce della luna gli donava.

Così fece un sorriso che gli illuminò il viso.

"Perfetto. A domani!" esclamò Taehyung, dirigendosi verso il palazzo.

Ci fu un'altra cosa che Jungkook notò.



Taehyung stava correndo. 




Nota traduttrice: Eccolo il capitolo tanto atteso! Ve lo avevo promesso, ed io mantengo (quasi) sempre le mie promesse ( o cerco di farlo, impegni permettendo).

*La frase originale è: "It was so hot" (the weather and the artist)" e l'autore gioca sulla parola "hot" sia come "caldo (il tempo)" sia come "eccitante/hot (Jungkook). E' stato un po' complicato trovare una traduzione calzante, quindi fatemi sapere cosa ne pensate o se avete eventuali suggerimenti ^^ detto questo, alla prossima e grazie per aver letto il capitolo! ^^


autore: royalkook98 

CINDERFELLA|| TAEKOOK (Italian translation) ✔︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora