Capitolo 4

1.3K 63 190
                                    

Niccolò si sta annoiando da morire.
Avrebbe fatto meglio a restare in casa, invece che seguire i suoi genitori.
A rendere il tutto più interessante ci sono i suoi cugini, che non fanno altro che fargli notare quanto sia bello parlare.
Il brutto è che non può nemmeno rispondergli scrivendo, perché continuerebbero a prenderlo in giro anche in modo più pesante.
Cerca di concentrarsi su quello che sua nonna mette sul tavolo, ma anche la pazienza di un muto ha un limite.

Quando finiscono anche i secondi, suo cugino gli posa una mano intorno alla spalla, sospirando.
"Mi eri quasi mancato, Nì. Io a te?" Chiede.
Niccolò non risponde, versandosi l'acqua nel bicchiere.
"Chi tace acconsente" Ridacchia sua cugina, di fronte a lui.
Il moro sospira, poggiando la testa sopra il tavolo.

"Lasciate in pace Niccolò" Li sgrida la nonna, e il ragazzo non può fare altro se non ringraziarla mentalmente.
Le fa un cuore con le dita, non avendo voglia di scrivere il "banale" grazie.
"Ma stiamo scherzando" Replica suo cugino, togliendo il braccio dalla spalla di Niccolò.
"Poi lui non dice niente" Prende le parti sua cugina.

"Grazie al cazzo, è muto" Scoppia a ridere il ragazzo.
Niccolò se potesse scomparire, lo avrebbe già fatto.
Vorrebbe andare a parlare come i suoi fratelli di lavoro, ma non può.
Sua zia fortunatamente capisce che il commento è  molto scortese, infatti tira una gomitata ai suoi figli.

"Lasciali stare, non volevano offenderlo. Niccolò non li ha nemmeno sentiti" Rassicura Sandro, fermando la donna.
A questo punto Niccolò vorrebbe ribattere che in realtà li ha sentiti e ci è anche rimasto male, ma quando sta per scrivere la sua risposta la questione è stata già chiusa.

Così i suoi cugini riprendono a fare commenti sul suo problema, mentre gli adulti parlano.
"Avete finito?" Scrive dopo un po', dopo l'ennesima osservazione di suo cugino.
Quest'ultimo però strappa il foglietto dal quaderno e lo butta per terra.
"Hai detto qualcosa?" Chiede poi.

Niccolò allora si alza da tavola, sotto lo sguardo compassionevole di sua madre e terrificante dei suoi cugini.
Si chiude nel bagno, pur di stare in pace.

***

Adriano e Michelle sono in casa.
Lei che tenta d'imparare qualcosa di diritto, e lui che dovrebbe studiare ma non fa altro che ridere al cellulare.
"Fai paura" Dice la ragazza, quando sente l'ennesima risatina di suo fratello.
"Continua a studiare, tu.." Risponde disinteressato Adriano.
"Lo farei se non ridessi ogni due secondi"

"Come sei stressante, sto facendo una cosa importante" Spiega suo fratello.
"Ovvero?" Chiede la ragazza.
"Dovresti farti i fatti tuoi. Studia" Dice.

Così Michelle getta la spugna e continua a sottolineare le righe sul libro, mentre Adriano riprende a parlare con i suoi amici.
Hanno organizzato un piano perfetto contro Niccolò, niente può andare storto.

"Quando siete pronti io procedo" Scrive Adriano, e quando tutti i componenti mandano un messaggio di conferma, mette in atto il piano.

***

Cassiolino ti ha aggiunto.
Quando legge il nome del gruppo, Niccolò perde un battito.
I miserabili.

Ne era sicuro, lo avrebbero perdonato prima o poi.
I ragazzi cominciano ad acclamarlo come se fosse un Dio, come se tutto fosse passato.
Adesso sì che la domenica sta prendendo la giusta piega.
"Ciao" Scrive soltanto Niccolò.
Gli altri rispondo subito, con cuori, faccine sorridenti.
Tutto il contrario rispetto a pochi giorni prima, durante le vacanze.

"Nicco perdonami" Dice Adriano, e il moro non può fare altro se non sorridere soddisfatto.
"Sei già perdonato" Gli risponde, aggiungendo poi un cuore alla fine.
Anche gli altri si scusano, e non smettono di farlo nemmeno dopo le rassicurazioni di Niccolò.
"Dobbiamo festeggiare. Vediamoci al parchetto" Propone dopo un po' Adriano.
Tutti quanti rispondo positivamente, partendo da subito.

Niccolò allora esce dal bagno, raggiungendo i suoi genitori.
"Posso uscire?" Mostra il bigliettino a sua madre.
"Con chi vai?" Chiede di rimando.
"Adriano" Scrive, così sua madre si convince e lo lascia.

Saluta con la mano i parenti, specialmente i suoi cugini, per poi uscire.
Finalmente può tornare nel suo parchetto senza essere insultato.

***

I ragazzi lo aspettando dal parchetto da un po', commentando la sua reazione.
Prendendolo in giro come sempre.

"Non vedeva l'ora" La butta sul ridere Gabriele.
"Voglio vedere la sua faccia quando capirà cosa vogliamo fare" Ammette Tiziano.
"Il merito è tutto tuo" Dice Alessandro, complimentandosi con Adriano.
L'idea è stata proprio la sua, d'altronde.

Adriano ha chiesto di venire anche a Michelle, in modo che anche lei possa godersi lo spettacolo.
Poverina non sa niente dello scherzo, crede che ci sia soltanto un amico in più.
Non il ragazzo.
Quando Niccolò comicia ad avvicinarsi al parcheggio i ragazzi mettono su un sorriso a trentadue denti.

Adriano fa un passo avanti, aprendo le braccia.
Il moro lo sguarda stranito, la comunque lo abbraccia.
Però, mentre lo stringe, fa delle facce schifate.
Rivolto ai suoi amici.

"Bene, ora possiamo parlarne" Dice Adriano, dopo  essersi staccato.
Gli tira un pugno sul naso.
Michelle si porta una mano di fronte la bocca, non aspettandosi quel gesto da suo fratello.
"Hai detto a mia madre che non ci parliamo, stronzo" Spiega continuando a picchiarlo.
Niccolò grida con tutte le sue forze, ma dalla sua bocca non esce il minimo rumore.
"Come ti senti!" Chiede retorico.

"Credeva davvero che l'avremmo perdonato" Scoppia a ridere Gabriele, tirando delle pacche a Niccolò.
Quando Adriano ha sfogato tutta la sua rabbia, Niccolò non riesce nemmeno a reggersi in piedi.
Il naso perde sangue, ha un livido sotto l'occhio e sta lacrimando dall'altro.

I ragazzi gli lanciano un ultimo sguardo, per poi allontanarsi ridendo.
Michelle rimane lì impalata, non riuscendo a seguire suo fratello.
Il ragazzo si è chinato sulla strada, rischiando soltanto di far infettare tutte le ferite.

"Michelle!" La chiama Adriano.
"Prima che contagi anche te, allontanati" Aggiunge.
La ragazza dà un ultimo sguardo a quel ragazzo per poi correre via.
"Pensavo fossi impazzita anche tu" Sospira sollevato suo fratello.
"Non pensavo lo picchiaste" Dice la ragazza, senza badare a Adriano.
"Diamo solo quello che si merita" Risponde Alessandro.
"Non state esagerando?" Dice Michelle.

"No, lui è stato molto più cattivo con noi. Merita questo se non peggio" Spiega Adriano.
"Anzi, se non fosse così stupido faremmo anche peggio" Si corregge Adriano.

Allora la ragazza ringrazia mentalmente quel ragazzo stupido, perché sei il gruppo lo avesse attaccato insieme, non sarebbe andata bene per la sua faccia.

-labimbasperdvta

ti dedico il silenzio | ultimo Where stories live. Discover now