Capitolo 7

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Niccolo sta cercando di abbottonare la camicia bianca.
In verità non vorrebbe mettersela, anche perché i signori Cassio lo hanno visto anche in vesti peggiori, però non si sente più in confidenza con questa famiglia.
Anna gli ha anche detto di non esagerare quando ha visto il papillon, pronto per essere indossato.

La verità?
Si sente ridicolo, anche più del solito.

Valerio invece è riuscito ad evitare la cena, avendo già un'impegno.
Anche Niccolò ci ha provato, cercando di convincere suo fratello a portarlo con sé.
Però quest'ultimo ha rifiutato, non capendo perché evitare la cena, a casa del suo migliore amico oltretutto.

"Nic, sei pronto?" Chiede Anna.
Quest'ultimo scuote la testa, provando un nervoso pazzesco quando il bottone esce ancora.
"Devo venire per forza?" Scrive a sua madre.
Quest'ultima annuisce.
"Dai c'è anche Adriano" Ridacchia lei, pensando che forse Niccolò non ne abbia voglia perché convinto dell'assenza del suo migliore amico.
Niccolò vorrebbe dirle che invece il problema è proprio la presenza di Adriano, ma anche questo deve rimanere tra i suoi pensieri.
Come sempre.

Anna nota la sua difficoltà con il bottone, così si avvicina, allacciandolo al suo posto.
"Stai benissimo" Si complimenta sua madre.
Niccolò vorrebbe che anche qualche altra ragazza la pensasse in questo modo, ma puntualmente le uniche donne che gli fanno complimenti sono sua madre e sua nonna.

Anche Lorenzo e Sandro hanno finito di prepararsi, non di certo "eleganti" come Niccolò, visto che si tratta di una cena tra amici.
"Chi si sposa?" Lo prende un po' in giro suo fratello, tirandogli una pacca sulla spalla.
Niccolò lascia sfuggire un sorriso imbarazzato, fissando il parquet.
"Valerio?" Chiede con la sua penna.
"È uscito prima, non hai sentito?" Risponde Lorenzo.

Peccato, avrebbe voluto insistere ancora un po'.
Evidentemente è destino,deve partecipare alla cena e senza lamentarsi.
La famiglia esce di casa con largo anticipo.
Tutti, o quasi, entusiasti di una serata insieme agli amici di sempre.

***

Michelle non ha la minima idea di chi siano questi signori Moriconi, e nemmeno le interessa.
Diciamo che quando ha saputo della cena, era già troppo tardi.
È stata obbligata, insieme a suo fratello, a riordinare la camera, e in più ad apparecchiare la tavola.

O meglio, Michelle ha fatto tutto.
Adriano si è soltanto lamentato da quando ha saputo chi sarebbero stati gli ospiti della serata.
Mentre la ragazza sistema le posate, Adriano, è al telefono con Gabriele.
A quanto ha capito Michelle, si tratta un componente del suo gruppo.

"Adri, mi aiuti?" Lo supplica.
Guardando ancora quanto ci sia da sistemare, mentre i suoi genitori cucinano.
"Si, ora arrivo" Risponde sbrigativo suo fratello, per poi riprendere a parlare di questo "Niccolò" e di quanto sia pericoloso.

Lei non ha nemmeno idea di chi sia questo ragazzo, e da come ne parlano Adriano e i suoi amici, crede di non voler nemmeno saperlo.
Quasi come un miracolo, Adriano,finalmente mette da parte il cellulare, aiutando Michelle con le posate rimanenti.

"Senti, quello che viene stasera è un sacco stronzo. Non stargli vicino e chiudi la stanza a chiave" Suggerisce il castano.
"Ma sono amici dei nostri genitori" Ribatte Michelle, non capendo il senso di questo suo ragionamento.
"Lo conosco meglio e di te. Vai a chiudere la stanza" Ripete Adriano, con un tono che non ammette repliche.
La ragazza sbuffa e lo accontenta, giusto per farlo tacere.

Serena fa il suo ingresso in cucina,con le prime portate.
"Santo Dio, cambiatevi che è tardi!" Li incita la donna, quando controlla l'orario.
"Devo sprecare i miei vestiti buoni per questi?" Sbuffa Adriano, facendosi sentire solo da sua sorella.
"Mamma sai quanto ci tenga. Poi non devi mica esagerare. Cambiati la felpa e mettiti un qualcosa di più decente" Suggerisce Michelle, prima entrare nella sua stanza per cambiarsi i vestiti.

Adriano comunque non dà retta al consiglio e rimane in tuta, come se sua madre non gli avesse detto niente.
Per Niccolò non ha intenzione di sprecare nemmeno una mollica.
Addirittura spera che l'unico posto da lui apparecchiato vada a finire per chiunque tranne che il moro.

Si pettina solo i capelli, per fare una buona impressione come sempre di fronte ai suoi genitori e suo fratello.
Per Niccolò, ovviamente, è del tutto indifferente il modo di vestire di Adriano, avendolo visto in qualsiasi veste prima del litigio.

***

Niccolò ha appena suonato il campanello.
"Andate ad aprire" Sente gridare dall'interno.
"Non posso" Poi da una voce femminile.
Infine dei passi pesanti, prima che la porta si apra.

Ad aprirla è stata Adriano, che in realtà voleva lasciarli fuori apposta.
L'occhiataccia di sua madre però è bastata per riportarlo con i piedi per terra.
"Come stai?" Chiede Anna contenta, abbracciando il ragazzo.
"Bene, e voi?" Sorride Adriano, anche a Niccolò.

"Molto bene, grazie" Risponde la donna, per poi entrare nella casa.
"Come stai tu?" Chiede Adriano, con un risolino verso Niccolò.
"Bene" Scrive soltanto, non volendo rimanere solo.

Adriano ha già pronta la buttina per farlo innervosire, ma fortunatamente l'ingresso di Michele lo anticipa.
Appena la ragazza nota il ragazzo apre la bocca, stupita.
"Michelle" La salutano i genitori di quel ragazzo.
"Salve" Ricambia lei, stringendo la mano a tutti.

"Lui è Niccolò" La raggiunge sua madre, presentandogli il ragazzo, che lei già ha avuto l'onore di conoscere.
"Michelle" Gli tende la mano la ragazza, per presentarsi.
Ma Niccolò non sembra intenzionato a ricambiare, almeno fino a quando Adriano non gli sussurra una frase all'orecchio.

Vuoi o non vuoi tornare del gruppo.
Saluta mia sorella, Nic.
Prima che ti tagli le braccia.

Così il ragazzo dagli occhi scuri ha stretto quella dannata mano.
Provando l'odio più profondo del mondo verso quella famiglia, che non sembra accorgersi del suo disagio.

La serata si prospetta molto lunga.

-labimbasperdvta
ultimopeterpann mi ha convinta a scrivere ancora.
Ringraziatela :)

ti dedico il silenzio | ultimo Where stories live. Discover now