| 𝓗𝓪𝓷 |

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[Un giorno,tornando a casa di sera tardi,incombi in un pericolo,in qualche modo dovrai provare ad uscire da quella situazione.]

Stavi tornando tranquillamente da casa di Felix, un tuo compagno di classe con il quale dovevi finire un progetto per la scuola.
Non guardavi davanti a te, eri occupata a pensare a quello successo in giornata, avevi litigato con il tuo migliore amico, Han Jisung, poiché non voleva andassi da Felix.
Non capivi perché fosse contro, Felix e lui si conoscevano anche ed erano amici.
Jisung era sempre stato molto geloso ma ultimamente lo era ancora di più, questo dopo un po' ti aveva spinto a non ascoltarlo più, cosa che, probabilmente, era meglio non fare.
Infatti il ragazzo cercava sempre di aiutarti e se ti diceva qualcosa era per proteggerti, purtroppo però lo capisti troppo tardi.
Mentre eri immersa nei tuoi pensieri andasti a sbattere contro qualcuno, alzasti la testa e di fronte trovasti un uomo alto quasi il doppio di te, ben piazzato e visibilmente irritato.

"S-scusi non volevo, mi spiace" dicesti girandogli intorno e continuando per la tua strada, purtroppo non fu così semplice, l'uomo iniziò a seguirti, cercasti invano di aumentare il passo e seminarlo ma ad un certo punto ti obbligò a girarti prendendoti per un braccio.
Ti spaventasti e stavi per tirare un urlo quando l'uomo ti tappó la bocca con l'altra mano.

"Ora devi scusarti in un altro modo per essermi venuta addosso" disse con un ghigno che ti fece rabbrividire.

"I-io" non riuscisti a mettere insieme una frase, avevi paura, in quel momento avresti voluto solo sparire.
"la prego mi lasci andare" continuasti.

"non ci sperare" rispose trascinandoti in una strada più isolata.
Iniziò a slacciarsi i pantaloni e tu incominciasti a piangere, l'uomo cercò di fermarti ma non ci fu verso.
"smettila di piangere" urlò ad un certo punto.
La sua voce ti fece sobbalzare,ma probabilmente fu anche la tua salvezza.
Vedesti in lontananza un'ombra che velocemente si avvicinò e buttò per terra l'uomo.
Ti asciugasti le lacrime per vedere chi fosse e ti rendesti conto che fosse Jisung.
"Y/n corri" disse prendendoti per mano ed iniziando a correre verso casa.
Non vedete più l'uomo, decideste quindi di entrare in casa.
Lì scoppiasti di nuovo a piangere e Jisung per confortarti ti prese in braccio e ti porto sul letto, preparò le coperte, si mise con te al di sotto di esse e ti prese fra le sue braccia.

"cosa ci facevi in giro a quell'ora?" chiese serio

"S-stavo tornando da casa di Felix" dicesti fra i singhiozzi.

"TI HA LASCIATO ANDARE IN GIRO COSÌ TARDI?" si arrabbió subito.

"Ti prego Jisung, parliamone domani, tutto quello che voglio fare ora è dormire" rispondesti chiudendo lentamente gli occhi.

"Okay piccola, ricordati di chiamarmi prima di uscire così tardi, va bene? ti vengo a prendere io" ti diede un bacio affettuoso sulla fronte.
Annuisti e ti addormentasti al caldo fra le sue braccia, con la testa sul suo petto.
Il giorno dopo decideste di andare a denunciare l'uomo della sera prima e Jisung non ti fece mai più uscire da sola di notte.

|| Ho deciso di pubblicare subito il capitolo tanto sono a casa per tutta la settimana grazie al coronavirus :,) voi come state? comunque diciamo la verità, vorremmo tutti un fidanzato come Jisung uwu Mi spiace che il capitolo non è lunghissimo ma cercherò di rifarmi con il prossimo, See Ya💕||


𝙎𝙩𝙧𝙖𝙮 𝙠𝙞𝙙𝙨 [𝙤𝙣𝙚 𝙨𝙝𝙤𝙩]Where stories live. Discover now