È sera qui a Daegu, e come sempre mi siedo sulla panchina sotto ad un palo della luce davanti alla casa di quell' uomo.
In giro ci sono solo poche persone: io, il solito gruppo di ragazzini, una signora anziana con il proprio cane al guinzaglio e la solita famigliola felice composta da una bambina di circa 5 anni e i suoi due genitori.
Come invidio quella bambina, lei può stare tranquilla con i suoi genitori, io non ho avuto questa occasione.
Ma bando alle ciance e ciancio alle bande, prendo il mio solito libro e inizio a far finta di leggere.
In realta mi guardo intorno, pensandoci ho uno strano presentimento, forse sono solo agitata perché ho finalmente in pugno la vittoria, a bho non saprei.

È passato un bel po di tempo da quando sono seduta qui, adesso non c'è nessuno che mi possa scoprire.
Mi alzo dalla panchina e metto il libro nel mio zainetto nero.
Mi incammino verso il retro della casa della mia preda.
Come sempre la finestrella è aperta, prendo un piccolo slancio ed entro silenziosamente all'interno della casa, tiro fuori il mio pugnale e mi avvio verso la camera da letto dell'uomo.
Sono abbastanza tranquilla visto che so benissimo che in casa al momento ci siamo solo io e lui.

Apro la porta della stanza e lo vedo affacciato alla finestra con le stampelle che lo reggono, socchiudo la porta e mi avvicino a lui.
Faccio un sorriso malsano e lo pugnalo alla schiena coprendogli la bocca, ma non faccio in tempo che lui ha già emesso un grido attutito poi dalla mia mano.
Mi avvicino al suo orecchio e gli sussurro
《Ti sono mancata, paparino?》
《L-Luna》sussurrò terrorizzato
《Oh, vedo che ti ricordi ancora il mio nome e pensare che sono passati molti anni, sai non mi è piaciuto il modo in cui mi hai trattata l'ultima volta che ci siamo visti》feci una finta voce offesa
《Io-io》
《Io-io, tch che spreco di energie, ascoltami attentamente adesso, aspettami all'inferno, ci rivedremo li》
Voltò la testa verso di me mi guardò negli occhi per poi sputarmi in faccia del sangue.
Io lo feci cadere e lo osservai per l'ultima volta, poi col suo sangue scrissi sul muro la mia firma.
Da un momento all'altro tornerà la sua nuova mogliettina devo andare.
Non avrebbe senso ucciderla, lei non centra nente con me e non deve neanche sapere chi sono io.

Prendo le mie cose ed esco da quella casa esattamente come sono entrata.
Mi guardai un'attimo intorno per poi cominciare a camminare.
Svoltai nel primo vicolo a mia disposizione, non ci passa mai nessuno, solo qualche uomo ubriaco che torna a casa dopo aver fatto festa con colleghi.
Non feci mai una scelta così azzardata e stupida come quella.

Sweet Blood || Min Yoongi ||Where stories live. Discover now