2.

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Future's Drop.

-È estremamente curioso.- mormorò con trasporto lo stregone dai capelli color dell'ebano, girando attorno a Clary e studiandola con malcelato interesse. Dopo avere entrambi acconsentito nel sostenere che la formula che aveva condotto la giovane sin lì fosse stata in greco, i due si erano spostati nel soggiorno. L'uomo, affascinante e stranamente a modo -come Clary non lo aveva mai visto-, le aveva offerto una fumante tazza di tè e, immediatamente dopo, era tornato a tempestarla di domande. La riccia gli aveva detto ogni cosa: le condizioni per le quali si erano conosciuti, dove e quali esattamente fossero state le dinamiche che l'avevano condotta sin lì. Non che a riguardo vi fosse molto da spiegare, comunque; il suo Magnus era decisamente folle e sbadato, spaventosamente simile ad una ragazzina iperattiva. Alla fin fine, si era persino detta, non era neppure così stupita di ciò che era andato a verificarsi.

-Cosa sarebbe estremamente curioso?- domandò la ragazza, imitando con fare forse troppo arrogante il tono mellifluo del moro. Lei era comodamente sistemata su una sedia in legno rivestita in stoffa color crema, mentre lo stregone rimaneva in piedi contro il caminetto, affascinante in modo decisamente particolare. Sorrideva leggermente e la guardava, le braccia conserte ed i capelli ripiegati all'indietro.

-Curioso o fortuito, signorina.- parlò nuovamente Magnus, rizzandosi in piedi e dirigendosi verso una credenza. Ne estrasse una bottiglia ripiena di liquido ambrato, e si sistemò accanto a Clarissa -dipende da che tipo di prospettiva ammirate la vita.-

La rossa non rispose neppure. Bane stava già riprendendo a parlare.

-Ma per voi...- disse infatti -penso sia soprattutto fortuna.- con un bop, la bottiglia tra le mani dell'uomo si stappò e, senza neppure ricorrere ad un bicchiere, prese un lungo sorso di... alcol, dedusse la ragazza avvertendo l'odore particolarmente pungente.

Una volta poggiata nuovamente la bottiglia, Magnus tornò a parlare, questa volta però guardandola dritta negli occhi, senza più studiarla come si trattasse di un libro svelante misteri inaspettati. Le sorrise sincero.

-Pensate solo... Clarissa, giusto?-

Lei annuì.

-Pensate solo se vi foste ritrovata in un posto in cui non conoscevate nessuno... Come il Sud Africa o...- Magnus riflettè, contemplando le luci mutevoli ed intense del fuoco -O nelle fredde valli Finlandesi.- prese una pausa, indicando un punto a mezz'aria apparentemente insignificante. Schioccando le dita, però, vi fece apparire un delicato fiocco di neve, intrecciato di milioni di linee e curve.

-Sareste stata dispersa, no?- il fiocco di neve svanì veloce come era apparso -Invece siete qui dove, nonostante io non vi conosca, voi conoscete me.-

Clary non capiva di cosa Magnus stesse parlando, ma lo ascoltava. Vi era un'atmosfera stranamente intima ed il solo suono che aleggiava nella stanza, oltre la voce melodica di lui, era il crepitio scostante delle braci nel caminetto. Lo stregone arricciò le proprie labbra in un'espressione divertita.

-Voi, singnorina Fairchild, lo vedete più come un caso estremamente curioso, od incredibilmente fortunato?- le domandò Magnus, facendola inspiegabilmente sussultare. La rossa abbassò lo sguardo sulle sue coscie avvolte dai jeans scuri e stretti e, con voce spezzata, rispose.

-Fortuna. È decisam- ma l'uomo la interruppe -Ma vi sbagliate. È qualcosa di curioso, non di fortuito.-

Clary corrugò la fronte, tornando a guardare il moro di fronte a lei. Forse era ubriaco, ma ne dubitava. Infondo aveva ingerito un unico sorso di whiskey. Troppo poco per essere davvero sbronzo. Ma allora... cosa andava dicendo il Grande Magnus Bane?

Future's Drop. -Goccia di futuro-Where stories live. Discover now