THE LOVING ONE (BTS FanFiction - Yoonmin)

MIN YOONGI: L'INNAMORATO INCOMPRESO

(Più latte che caffè)

Fu il parlare di una segreteria telefonica a svegliarmi. Stava gracchiando da almeno cinque minuti quando il mio cervello ne registrò l'esistenza, ma io avevo il sonno talmente pesante che non avevo sentito nemmeno una parola.

Stravaccato a pancia in giù sul divano dei J-EY, piantai la faccia nel cuscino per nascondermi dai raggi del sole. Ma se il sole era così fastidioso voleva dire che era alto e se era alto qualcun altro oltre a me poteva già essere sveglio. Ed io non volevo farmi trovare in mutande e con la saliva sul mento da tre rock star.

Mi alzai a sedere. Mi stropicciai la faccia per svegliarmi, ma finché non misi i piedi giù dal divano non mi sentii in campana. Qualcuno al piano di sopra si stava facendo una doccia. Fu questo a spronarmi una volta per tutte ad alzarmi e ad infilare una maglietta.

L'appartamento dei J-EY non era grande, ma era molto spazioso. Il buio della notte precedente non mi aveva impedito di dargli un'occhiata, ma alla luce del giorno sembrava un luogo diverso. La mobilia era semplice e moderna, tipica degli appartamenti già arredati, ma c'era un non so che di trasandato nell'insieme. Niente era perfettamente al suo posto. Il pavimento era disseminato di oggetti e i poster sulle pareti non erano stati appesi dritti. Andai in esplorazione.

La cucina sembrava abitata dallo stesso tornado che viveva in salotto. Il tavolo era rimasto apparecchiato da una cena fra amici e tra bicchieri, cartoni di pizza e tovaglioli, c'era anche una camicia macchiata di vino rosso.

Aprii un cassetto. Fra le posate c'era un accendino.

Provai con un altro. Trovai una pila di panni piegati in modo impeccabile, ma c'era un accendino anche lì. Penso fossero sparsi per tutta la casa, comprati ogni volta che Yoongi credeva di averne perso uno.

Controllai anche il frigo, giusto per togliermi il dubbio, poi mi diedi il permesso di fare il caffè. Ci misi un po' a programmare la macchinetta, dopodiché alzai le braccia al cielo per sgranchirmi la schiena. Il sole mi illuminava il viso e io strizzai le palpebre per godermelo.

Fu dopo aver riaperto gli occhi che notai le riviste. Erano impilate di fianco al microonde e non avrebbero attirato la mia attenzione se una di loro non fosse stata piegata male. La sfilai del mucchio per lisciarne la copertina e il titolo mi colpì in piena faccia.

"GRANDE SCANDALO PER MIN YOONGI."

Mi bloccai dov'ero. Sfogliai giusto le prime pagine, poi diedi un'occhiata alle altre riviste. Le immagini in copertina erano sempre le stesse, i titoli si ripetevano, i punti esclamativi non finivano mai.

"LA SERPE DEI J-EY."

"YOONGI SI RIVELA."

"DALLA CHITARRA ALLA GOGNA."

Sgombrai il tavolo della cucina e feci spazio per le riviste. Facevo presto a scorrerle, gli articoli che mi interessavano non duravano più di qualche trafiletto.

"Min Yoongi, attuale chitarrista dei J-EY, non si è accontentato di stare sotto i riflettori per l'uscita del quinto album della band. Ha fatto la sua entrata in scena nel mondo del gossip questa primavera, quando-"

"Possibile che i colleghi non abbiano saputo frenare la sua linguaccia?"

"La giovane Natasha, nuova star della musica pop, si afferma ancora scioccata dagli avvenimenti di febbraio. Il suo avvocato ha sporto denuncia alla Gibbs Records, casa discografica dei J-EY, per diffamazione. Min è ancora in silenzio stampa."

"Scimmia. Tr**a da palcoscenico. Succhiaca**i. È così che Min Yoongi si è rivolto a Natasha Steward all'after party degli New Single Awards. I testimoni affermano che il focoso chitarrista ha sfoderato certi appellativi dopo essere stato insultato da Natasha stessa che aveva mosso delle avance verso di lui. Avance che, come i nostri lettori maschi faticheranno a credere, sono state bruscamente rifiutate. Natasha non ha esitato a raccontare la vicenda sui social e migliaia di fan si sono scatenate contro Min e le pagine officiali dei J-EY. Quello che è iniziato come uno spiacevole battibecco sta diventando una protesta internazionale a cui si uniscono le femministe più accanite."