XIII- Lago

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Pov's Victor
Prendo Marika per il polso e la trascino fuori da quell'inferno di scuola per poter andare a divertirci

-Ha delle preferenze sua altezza?- continuo lo scherzo di poco fa
-In realtà, mio cavaliere, avrei proprio voglia di andare al lago magari a giocare a pallone. Pensa che si potrebbe fare?- guarda teatralmente verso l'orizzonte fingendosi una di quelle principesse della Disney che sono segregate e non possono uscire di casa

Mentre dice questa frase, il leggero venticello che si è alzato le smuove i capelli e la rende ancora più bella.

-Ehilà bello addormentato!?- mi schiocca le dita davanti alla faccia dato che mi ero incantato e ancora non le ho risposto
-Ma certo che si può fare mi segua- rispondo alla fine

Passiamo a casa sua, che in questo momento è vuota, prendiamo il pallone e andiamo a prendere il bus per andare al lago.

Appena arriva la nostra fermata scendiamo e corriamo verso la sponda del lago.

-Allora hai intenzione di rimanere lì a fissare il panorama o vieni a fare due passaggi?- le chiedo
Si era fissata a guardare il lago con occhi sognanti
-Si scusa è che una volta, venivo qui con mia madre tutti i fine settimana- si strofina gli occhi con il dorso della mano per poi correre verso di me e rubarmi la palla.

Ci mettiamo a giocare.

-Sai stavo pensando che infondo noi non ci conosciamo per niente- dico facendole un passaggio alto
-Hai ragione- lo stoppa di petto -dimmi qualcosa di te-
-Ma non di dice prima le signore?- le ripasso la palla questa volta con un passaggio veloce
-Appunto!- fa un tiro al volo sul mio passaggio

-Stronzetta inizia a correre hai 5 secondi- le dico con sguardo minaccioso
-Oddio aiuto!- inizia a correre e io la inseguo, inutile dire che dopo più o meno cinque minuti di corsa la raggiungo e la atterro

Cadiamo entrambi nel lago e ci inzuppiamo da capo a piedi. Inizio a farle il solletico

-Chiedi perdono per ciò che hai detto- le impongo
-N-Ahahahahahhh no non lo farò- ride e si divincola cercando di sfuggirmi
-Continuerò finché non mi chiederai scusa-
-Mai- continua a ridere

Continuo questa tortura per pochi minuti e alla fine lei cede.

-Ok ok ahahahahaha scusami chiedo ahahaha perdono- mi fermo
Lei continua a ridere ancora per un po'
Mentre le facevo il solletico siamo finiti con lei sdraiata sotto di me e entrambi con le gambe nel lago

Mentre ride è anche più bella

Mi perdo a fissarle quegli occhioni d'oro che si ritrova mentre lei tiene fissi i suoi nei miei.

Mi avvicino, quando siamo ad un soffio l'uno dall'altra le metto una mano sulla guancia e faccio combaciare le mostre labbra in un dolce bacio, dopo il primo ne susseguono molti altri finché non ci troviamo con le posizioni invertite, ovvero con lei sopra di me.
Dopo l'ultimo bacio lei si accascia su di me.
Poggia la sua testa sul mio petto e io le accarezzo la testa

-Non sai da quanto aspettavo questo momento!- sussurra

Amore Tra Ex ImperialiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora