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Dopo esserci sgolati la gola tra tantissime canzoni, passano le due ore e si ritorna proseguendo la giornata

In tutte le due ore Josh mi ha rivolto solo qualche occhiata, vorrei chiedere a Brandon se sapesse qualcosa, ma poi ci ho ripensato e ho capito se non fosse il caso

<<perché Josh non ti parla? Non state insieme?>> stiamo vagando nel corridoio perché c'è religione

<<non stiamo insieme>> alzo il volume

Sto un po' così perché mi da fastidio quando fa così, mi evita come se in pratica io non esistessi

come se ieri non fosse successo nulla

<<scusa, e che non sopporto quando mi evita>> la guardo un po' con gli occhi tristi, e lei subito se ne accorge

<<hai ragione, perché non glie lo dici se davvero ti interessa?>> ottima idea.

Finiamo per parlare di altro, ossia Mike, e in pratica mi dice che si stanno frequentano e che c'è interesse.

Finisce la giornata e penso che sta volta dovrò tornamene di nuovo con il pullman

poi trovo Josh appoggiato alla sua macchina con le mani incrociate guardando gli studenti uscire

<<ciao>> gli dico una volta arrivata alla macchina

ricambia il ciao ed entriamo nell'auto

durante il tragitto nessuno parla, non mette nemmeno la musica e io trovo difficoltà a non parlare anche perché io parlo sempre

pensando a cosa dovrò dirgli una volta arrivati a casa forse potrà aiutarmi a rimanere zitta

<<perché mi eviti?>> subito dopo aver chiuso la porto gli pongo sta domanda

<<non ti evito>> si volta verso di me e si aggiusta quei ricci spettinati

<<si invece. Ieri era così bello stare con te, e oggi sei distaccato>> aumento di alcuni passi verso di lui

non mi stacca gli occhi di dosso

<<scusami, e che... vabbè nulla>> distoglie lo sguardo e va in cucina

<<Josh, se vuoi che tra noi funzioni, devi parlare con me>> lo seguo in cucina <<so che forse tu non ti fidi perché conosci poco di me, però se vuoi con me puoi parlare>> mi piazzo davanti a lui e lo guardo

<<grazie>> mi accarezza delicatamente la guancia e portando i capelli dietro all'orecchio <<mia madre vuole che vadi da lei per il suo compleanno, mi è arrivato il messaggio quando sei entrata nella mia classe>> toglie la mano dal mio viso e mette le mani in tasca

<<perché non ci vuoi andare?>> gli domando;

so che sono un po' impertinente a chiedergli questo, ma vorrei sapere di più per capire il problema

<<come sai sono il fratellastro di Brian, e ci sarà anche lui. Come sai abbiamo dei problemi, che non vorrei parlarne ora, scusa>> distoglie lo sguardo con aria molto triste <<non vado nemmeno d'accordo con il padre, ma mia madre ci tiene che io vadi e mi sentirei in colpa se non ci andassi>>

<<non ti preoccupare>> gli prendo la mano e subito ritorna a guardarmi <<ti posso accompagnare se vuoi>> gli propongo, e magicamente si illuminano gli occhi

So benissimo che è un po' troppo, ma spero che essendo che ci sarò pure io, si sentirebbe più a suo agio

<<non ti ho mai dato motivi per iniziare a frequentarci, anzi me li dai sempre tu per farmi avvicinare di più a te, e mi dispiace di non poterti dare quello che serve per farti avvicinare di più a me, ma sappi che rimedierò, e per me sarebbe bellissimo se venissi pure tu>> aumenta di un passo a pochi centimetri di distanza dal mio viso e mi bacia la fronte con ancora la mia mano stretta nella sua

<<tranquillo, basta che non mi eviti, perché mi piace stare con te e se si presenta qualunque problema puoi sempre parlane>> gli sorrido per assicurarlo

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fine capitolo 23⭕️

Il mio coinquilino Where stories live. Discover now