~70

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<<Josh, ti prego>> gli stringo ancora più forte la mano, sperando di farlo smettere di piangere

tira su col naso, guardandomi con quegli occhi pieni di tristezza e delle occhiaie gigantesche

<<andrà tutto bene, okay?>> fa un sorriso un po' forzato, accarezzandomi con l'altra mano il braccio

annuisco, ricambiando il sorriso

non so se andrà bene, non so se la cura detta dal dottor Collins sia efficace, non so quale sarà il mio destino, so solo che non voglio vedere Josh così, e nemmeno gli altri, che sicuro staranno fuori anche loro a piangere

io invece le lacrime le trattengo, non voglio che loro mi vedano più sofferte di così, anche se all'interno davvero sto morendo

non avrei mai pensato, dal primo giramento di testa sul autobus, di avere la stessa malattia di mia madre

<<salve>> un dottore appare dietro a Josh, aumentando di qualche passo riesco a vederlo <<sono il dottor Garcia>> a quelle parole il mio cuore manca un battito

i suoi occhi blu finalmente mi guardano dopo aver staccato lo sguardo dalla cartella, e lui per la sorpresa quasi non cade

<<L-Lola?>> mi guarda con quegli occhi azzurri, esattamente come i miei, ancora con la bocca spalancata

non vedo quest'uomo da quando avevo cinque anni, da quando ha abbandonato me e mia madre, se non fosse per lo sguardo e gli occhi identici ai miei, forse nemmeno l'avrei riconosciuto

vorrei urlargli tante cose contro, di dove ha trovato il coraggio di lasciare mia madre malata da sola crescendo una bambina, eppure l'unica cosa che mi limito a fare è di guardarlo, senza dire una minima parola

di istinto scoppio a ridere, beccandomi uno sguardo confuso da "mio padre" e da Josh che non capisce cosa stia succedendo

<<che bello il destino, non credi padre?>> lo scruto con gli occhi <<ora sei dottore, wow, chissà quanto guadagni>> faccio la faccia pensierosa, staccando gli occhi da lui <<beh se posso, vorrei ponerti una domanda. Cosa hai provato abbandonando la tua famiglia?>> gli pongo una faccia curiosa, e lui mi guarda con uno sguardo triste, malinconico, pieno di rimorso

<<Lola, so che tu non mi crederai, ma io non ho abbandonato te, e nemmeno tua madre>> a quella affermazione, scoppio nuovamente in una risata

<<no? Davvero, padre? Allora tu come lo chiami? No perché io non vedere mio padre per più di quindici anni io lo chiamerei abbandono>> dico, e Josh si alza di scatto stringendo i pugni e guardando fisso l'individuo davanti a lui

<<lui è il tuo ragazzo?>> chiede guardandolo, per poi squadrandolo sfogliando un sorriso <<carino>> afferma infine, per poi ritornare a guardare me

<<io penso che lei debba andarsene>> Josh aumenta di un altro passo verso di lui, ed io prendo per mano il mio ragazzo, si volta verso di me e i suoi pugni stretti si rilassano

<<va bene, Josh>> gli sorrido e lui ritorna a sedersi, senza staccare la sua mano dalla mia

<<Lola, io ho davvero amato tua madre, con tutto me stesso. Non ho mai abbandonato tua madre, non ho nemmeno abbandonato te. Già ero un dottore, forse non lo ricordo, ed appena tua madre si ammalò, prima che tu nascessi, ho studiato tanto per trovare una soluzione, per trovare una cura. Quando sei nata tu, la malattia peggiorò, ed io non potevo restare lì a guardare, quindi ho viaggiato, sono andato in tante città per cercare consigli da altri dottori, vedere se anche qualcun altro stesse studiando il mio stesso caso. Ho studiato, ho sperimentato, ho fatto di tutto pur di farla sopravvivere, eppure non è stato abbastanza. È morta quando io ero vicino a trovare una cura, mancava tanto così, ma purtroppo il tempo non era dalla nostra parte. Sapevo che quella malattia molto probabilmente sarebbe venuta anche a te, le probabilità erano molto alte, per questo ho continuato a studiare, ho cercato di trovare un cura per te, mia figlia>> aumenta di un passo verso di me, quando esce la mia prima lacrima <<ora l'ho trovata, ti curerò, stanne certa. Non sono tornata da te perché non potevo, non avevo il coraggio di guardarti di nuovo negli occhi e dirti che tua madre era morta ed io non avevo fatto abbastanza per impedirlo>> anche nel tuo volto scende una lacrima, avvicinandosi sempre di più a me <<sarei tornato da te, ti avrei spiegato tutto, e rivederti ora, in questo ospedale, con la stessa malattia di tua madre, così giovane anche, io..>> distoglie lo sguardo, e si asciuga le lacrime con le mani <<io ti salverò, stanne certa. Non ho salvato tua madre, ma salverò te, a tutti i costi>>

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fine capitolo 70❤️🥺

Il mio coinquilino Where stories live. Discover now