~26

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<<tu da piccolo dove vederlo, guarda quanto è bello>> la mamma di Josh mi mostra una foto del figlio mentre stava al mare con i braccioli

La guardo per vari secondi e le rispondo di quanto fosse bello

in realtà sono preoccupata per Josh che sta nell'altra stanza con Brian e suo padre

chissà di cosa staranno parlando

non so nemmeno il perché la madre di Josh mi stia facendo vedere le foto del figlio da bambino

però è così carina

la cena ancora deve iniziare e già mi hanno divisa da Josh

fortunatamente ritorniamo in salotto dove l'ho lasciato, ma trovo solo il padre di Brian intendo a guardare una partita di calcio

<<dov'è Josh?>> domando un po' angosciata, non mi piace che stia con Brian

<<siamo qui>> sento la voce di Brian alle spalle, e voltandomi trovo lui insieme a Josh che mi sembra un po' pensieroso

Vado verso di lui e gli chiedo se è tutto apposto, e lui mi risponde annuendo

ci avviamo verso la cucina che è già apparecchiata, e io ovviamente mi siedo accanto a Josh.

La serata prosegue lentamente: Josh non parla, a me mi tempestano di domande e Brian non smette di guardarmi, però almeno il cibo è buono

Josh mi sembra così strano, non mi guarda, non parla, non fa nulla oltre a guardare il vuoto, e non mangia nemmeno

il che è strano da lui visto che mangia parecchio

è solo un po' in ansia, forse quando è in ansia si comporta così

infondo non lo conosco

<<allora Lola, hai origini straniere? Il tuo nome non è molto tipico di qui>> mi chiede dolcemente la madre di Josh

<<i miei nonni dalla parte di mio padre vivono in Spagna, e hanno deciso di darmi un nome spagnolo>> le sorrido delicatamente per essere più simpatica possibile

Anche se lo trovo insensato

sono venuta qua per sostenere Josh, no per fare da leccaculo alla madre

<<e in Spagna ci vai?>> ma perché mi fanno così tante domande?

di solito non mi da fastidio, perché comunque se vuoi conoscere una persona devi farle delle domande

però non so, mi puzza qualcosa

<<No, ho chiuso i rapporti sia con mio padre che con la sua famiglia>> sorrido imbarazzata distogliendo lo sguardo

spero che non mi faccia più domande, almeno su quell'argomento; non mi piace parlare della mia famiglia con persone che in pratica non conosco

<<da quanto tempo state insieme voi due?>> con un tono elettrizzato, la mamma di Josh salta lo sguardo tra me e il ragazzo posizionato affianco a me

<<non stiamo insieme>> sbotta Josh

non stiamo insieme

Lo guardo stranita, mentre la madre rimane delusa distogliendo lo sguardo

Faccio un sospiro lungo, non pensando a quanto facciano male quelle parole

Non stiamo insieme, sono stata così stupida a pensarlo, mi sono fatta illudere per bene

Se non stiamo insieme cosa siamo, precisamente? Due coinquilini amici?

Perché con lui mi faccio tanti problemi, tante illusioni, non posso avere una sola gioia da parte di lui?

per una settimana pensavo che davvero tra noi stesse nascendo qualcosa, che con lui davvero sarei stata felice

per la milionesima volta rimango delusa da lui, e il fatto è che rimango sempre sorpresa.

La serata fortunatamente finisce, e per il resto della cena non faccio parole e nemmeno lui

ringraziando la madre di Josh per la ospitalità, saluto Brian e il padre per poi uscire con Josh da quella casa

<<quindi precisamente cosa siamo io e te??> gli domando una volta in auto

Lui guarda davanti a se come se stessi parlando da sola

<<nulla>> accende il motore e inizia a guidare

nulla?

<<nulla? Scusami, quindi tu come lo spieghi baciarsi con una persona e dormire anche insieme? Cose tra coinquilini?>> lo guardo mentre lui si concentra a guidare tra le strade affollate

<<Si, nulla, hai problemi di udito? Ti ho fatto venire sta sera per sostegno morale, niente di più>> sbotta seguendo anche uno sbuffo finale

ma che cazzo

<<ma sei normale? Prima dici che vuoi creare qualcosa con me, di passare del tempo con me, poi te ne esci così? Ma che cazzo ti dice la testa? Fai pace con i pensieri>> distolgo lo sguardo anche io, prima di tiragli uno schiaffo sul quel viso

<<ti sembra difficile da capire? ti volevo solo portare a letto, perfino la più ingenua del mondo l'avrebbe capito>> gesticola e si mette pure a ridere

io questo davvero lo faccio fuori

<<frena la macchina e dimmelo in faccia che il tuo scopo è sempre stato quello di portarmi a letto>> lo guardo infuriata

Lui parcheggia la macchina e si ferma, per poi voltarsi a guardarmi

<<si, Lola, è sempre stato quello il mio scopo, è il mio scopo da tutta la vita, e pensavi davvero che insieme avremo potuto creare qualcosa? Ma in quale film vivi? Hai anche parenti in Spagna, ho una coinquilina ricca dai, perché ti serviva un coinquilino, mh? Hai litigato con la tua mammina e le hai voluto farle capire di quanto sei adulta?>>

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fine capitolo 26❣️

Il mio coinquilino Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora