<<tu da piccolo dove vederlo, guarda quanto è bello>> la mamma di Josh mi mostra una foto del figlio mentre stava al mare con i braccioli
La guardo per vari secondi e le rispondo di quanto fosse bello
in realtà sono preoccupata per Josh che sta nell'altra stanza con Brian e suo padre
chissà di cosa staranno parlando
non so nemmeno il perché la madre di Josh mi stia facendo vedere le foto del figlio da bambino
però è così carina
la cena ancora deve iniziare e già mi hanno divisa da Josh
fortunatamente ritorniamo in salotto dove l'ho lasciato, ma trovo solo il padre di Brian intendo a guardare una partita di calcio
<<dov'è Josh?>> domando un po' angosciata, non mi piace che stia con Brian
<<siamo qui>> sento la voce di Brian alle spalle, e voltandomi trovo lui insieme a Josh che mi sembra un po' pensieroso
Vado verso di lui e gli chiedo se è tutto apposto, e lui mi risponde annuendo
ci avviamo verso la cucina che è già apparecchiata, e io ovviamente mi siedo accanto a Josh.
La serata prosegue lentamente: Josh non parla, a me mi tempestano di domande e Brian non smette di guardarmi, però almeno il cibo è buono
Josh mi sembra così strano, non mi guarda, non parla, non fa nulla oltre a guardare il vuoto, e non mangia nemmeno
il che è strano da lui visto che mangia parecchio
è solo un po' in ansia, forse quando è in ansia si comporta così
infondo non lo conosco
<<allora Lola, hai origini straniere? Il tuo nome non è molto tipico di qui>> mi chiede dolcemente la madre di Josh
<<i miei nonni dalla parte di mio padre vivono in Spagna, e hanno deciso di darmi un nome spagnolo>> le sorrido delicatamente per essere più simpatica possibile
Anche se lo trovo insensato
sono venuta qua per sostenere Josh, no per fare da leccaculo alla madre
<<e in Spagna ci vai?>> ma perché mi fanno così tante domande?
di solito non mi da fastidio, perché comunque se vuoi conoscere una persona devi farle delle domande
però non so, mi puzza qualcosa
<<No, ho chiuso i rapporti sia con mio padre che con la sua famiglia>> sorrido imbarazzata distogliendo lo sguardo
spero che non mi faccia più domande, almeno su quell'argomento; non mi piace parlare della mia famiglia con persone che in pratica non conosco
<<da quanto tempo state insieme voi due?>> con un tono elettrizzato, la mamma di Josh salta lo sguardo tra me e il ragazzo posizionato affianco a me
<<non stiamo insieme>> sbotta Josh
non stiamo insieme
Lo guardo stranita, mentre la madre rimane delusa distogliendo lo sguardo
Faccio un sospiro lungo, non pensando a quanto facciano male quelle parole
Non stiamo insieme, sono stata così stupida a pensarlo, mi sono fatta illudere per bene
Se non stiamo insieme cosa siamo, precisamente? Due coinquilini amici?
Perché con lui mi faccio tanti problemi, tante illusioni, non posso avere una sola gioia da parte di lui?
per una settimana pensavo che davvero tra noi stesse nascendo qualcosa, che con lui davvero sarei stata felice
per la milionesima volta rimango delusa da lui, e il fatto è che rimango sempre sorpresa.
La serata fortunatamente finisce, e per il resto della cena non faccio parole e nemmeno lui
ringraziando la madre di Josh per la ospitalità, saluto Brian e il padre per poi uscire con Josh da quella casa
<<quindi precisamente cosa siamo io e te??> gli domando una volta in auto
Lui guarda davanti a se come se stessi parlando da sola
<<nulla>> accende il motore e inizia a guidare
nulla?
<<nulla? Scusami, quindi tu come lo spieghi baciarsi con una persona e dormire anche insieme? Cose tra coinquilini?>> lo guardo mentre lui si concentra a guidare tra le strade affollate
<<Si, nulla, hai problemi di udito? Ti ho fatto venire sta sera per sostegno morale, niente di più>> sbotta seguendo anche uno sbuffo finale
ma che cazzo
<<ma sei normale? Prima dici che vuoi creare qualcosa con me, di passare del tempo con me, poi te ne esci così? Ma che cazzo ti dice la testa? Fai pace con i pensieri>> distolgo lo sguardo anche io, prima di tiragli uno schiaffo sul quel viso
<<ti sembra difficile da capire? ti volevo solo portare a letto, perfino la più ingenua del mondo l'avrebbe capito>> gesticola e si mette pure a ridere
io questo davvero lo faccio fuori
<<frena la macchina e dimmelo in faccia che il tuo scopo è sempre stato quello di portarmi a letto>> lo guardo infuriata
Lui parcheggia la macchina e si ferma, per poi voltarsi a guardarmi
<<si, Lola, è sempre stato quello il mio scopo, è il mio scopo da tutta la vita, e pensavi davvero che insieme avremo potuto creare qualcosa? Ma in quale film vivi? Hai anche parenti in Spagna, ho una coinquilina ricca dai, perché ti serviva un coinquilino, mh? Hai litigato con la tua mammina e le hai voluto farle capire di quanto sei adulta?>>
~
fine capitolo 26❣️
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Il mio coinquilino
RomanceCOMPLETATA "mi invade la mente anche quando non c'è, sta sempre nei miei pensieri, continuamente, anche quando faccio di tutto per non pensarlo, lui c'è sempre" Lola Garcia è una ragazza che dopo la morte della madre cerca abitazione, e trova lui:...