6.

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Quando mi svegliai ricordavo la sera prima come uno strano sogno, stropicciai gli occhi e, guardando il telefono, rilessi il messaggio di Cesare, scossi piano la testa e mi alzai. Non sentivo rumori in casa, perciò andai in cucina con una maglietta lunga che mi lasciava scoperte le gambe con cui dormivo e presi un bicchiere d'acqua. Mentre mandavo giù l'acqua come se non bevessi da giorni sentii la porta di casa aprirsi e i passi di Cesare alternarsi ad altri più leggeri, più eleganti, quasi come se invece di piedi fossero zampe.

Mi girai verso la porta e infatti, accanto al mio coinquilino, c'era un cane che mi fissava con la testa un po'inclinata, sorrisi fissandolo "Chewbe" sussurrai quasi. Cesare annuì "Chewbe, lei è la mia coinquilina, Ginevra" si avvicinò e l'animale lo seguì timido. Iniziò ad annusarmi le caviglie ed in quel momento mi ricordai di avere le gambe scoperte "torno subito" dissi velocemente sfiorando Chewbe e scappando in camera. Indossai dei pantaloni di tuta e tornai rapida in cucina.

"Scusa" dissi "ehi, Chewbe, benvenuto" aggiunsi accarezzandolo piano e lui mi si avvicinò ancora di più così iniziai a coccolarlo. "Gli piaci" affermò Cesare con un sorrisino, poi tornò serio "senti, a proposito di ieri, non so se hai letto il mio messaggio" io annuii "mi sono addormentata e non ho risposto, scusami" dissi io "nono sono io che devo scusarmi, ieri sera è stata una serata stranissima e con il litigio fra me e Elena poi!" " a proposito, dov'è?" chiesi "l'ho accompagnata a casa, comunque spero tu possa perdonarmi, tu e Dario avete ovviamente tutto il diritto di avvicinarvi e io non devo assolutamente mettere bocca, sono un coglione, lo so, solo" lasciò un po' la frase in sospeso "solo cosa" lo incitai a continuare "solo, sembra che tu sia una persona un po'insicura e non vorrei che affrettassi le cose".

"Non ti preoccupare" dissi solamente e poi addolcii le parole con un piccolo sorriso e con un "mi sta sul cazzo litigare con te, dobbiamo vivere insieme" lui annuì e avanzò per darmi un rapido abbraccio. "Vuoi un cornetto?" disse tirandoli fuori caldi, li guardai affamata ma poi dissi "no, grazie, solo un caffè" lui mi guardò dritto negli occhi "mangi di meno da qualche giorno, non stai bene?" chiese poi "tutto okay" risposi io "solo una tua impressione" conclusi. Lui annuì poco convinto "per quel che serve, sei molto bella e non credo tu abbia bisogno di dimagrire" lo guardai, mi sentii andare a fuoco, aveva toccato un tasto davvero dolente. "Okay" dissi puntando lo sguardo a terra, lui prese il mio mento fra il pollice e l'indice e alzandomelo mi disse solo "sono serio", gli feci un piccolo sorriso e poi sentii Chewbe intromettersi fra di noi un po'offeso per non essere stato considerato per così tanto tempo, ridacchiai e lo accarezzai di nuovo.





Il lunedì, a ora di pranzo, mi trovai nella caffetteria universitaria a mangiare con Valeria, l'unica compagna di corso con cui in così poco tempo ero riuscita a legare, nonché l'unica che sapeva ogni cosa della mia convivenza con Cesare, di Elena, di Dario insomma di tutto e soprattutto conosceva Space Valley.

La guardai un secondo sorridendo mentre addentava il suo solito panino crudo e formaggio, aveva i capelli ricci di un arancione che sembrava quasi tinto, in realtà tutto naturale, la pelle estremamente chiara e gli occhi verde scuro. Si lamentava in continuazione delle sue lentiggini ma non considerava quanto queste la rendessero speciale.

"Allora?" mi disse ad un certo punto "Dario o Cesare?" chiese curiosa "non sono nemmeno domande da fare" iniziai sbuffando "Cesare ha una ragazza e Dario ha solo detto che gli piace parlare con me, dove sta scritto che siamo amici, o addirittura altro?" conclusi arricciando il naso e finendo il pollo che Cesare aveva insistito a farmi portare per pranzo.

Il telefono vibrò e trovai di nuovo un numero che non conoscevo:

"Ciao, Ginevra, sono Elena, la ragazza di Cesare. Volevo chiederti se quando esci dall'università hai tempo per un caffè in centro, vorrei parlare con te. Fammi sapere :)"

(e non) - Cesare CantelliOn viuen les histories. Descobreix ara