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Luke's pov

Entro nel 'Lux' notando che i ragazzi sono già arrivati.

"Ciao Luke" mi saluta Calum raggiante. Invidio il suo costante buon umore.
Saluto lui e gli altri andando poi a posizionare la giacca nel mio ufficio.
Non faccio in tempo a ritornare in sala che il mio telefono inizia a squillare.
Di nuovo Harry. Ignoro per l'ennesima volta la chiamata. Mi sta chiamando con più frequenza del dovuto. Ma perché proprio oggi? Non si è fatto sentire per giorni e l'idea che possa rivolere Louis mi provoca una fastidiosa stretta allo stomaco.
Dovrei semplicemente lasciarlo andare, lui ha bisogno di Harry. Ma perché non lo faccio? Perché ho così paura di poter sentire cosa mio fratello abbia da dirmi?

"Luke tutto bene?" Michael entra nel mio ufficio guardandomi preoccupato.

"Tutto bene Mickey" sorriso dolcemente al ragazzo che però continua a scrutarmi attentamente come a voler metter in dubbio le mie parole.

"Lo sai che puoi parlarmi di qualsiasi cosa, vero?"
Mi limito a fargli un cenno del capo per poi sorridergli. Non gli dirò cosa mi stia succedendo perché semplicemente non ne ho la più pallida idea neanche io.

Mi sono semplicemente abituato così tanto alla presenza di Louis nella mia vita che adesso l'idea di lasciarlo andare mi preoccupa terribilmente.
È solo questo giusto?
Deve essere solo questo dannazione!
Ma allora perché non riesco ad esserne del tutto convinto?

"Torniamo dagli altri Mickey, sarà una serata intensa, meglio essere pronti" dico fingendo un finto entusiasmo che sembra non rincuorarlo. Mi conosce troppo bene. Sono anni che ci conosciamo e probabilmente riesce a capirmi meglio di quanto riesca a farlo io.

Faccio per uscire dall'ufficio quando il rosso mi ferma. Noto solo adesso che abbia nuovamente cambiato il colore dei capelli. Non si può certo negare che sia un tipetto abbastanza particolare.

"Potrei venire da te a chiusura, credo che ti farebbe bene parlare e stare con un amico"
Le sue parole mi fanno irrigidire. Ancora nessuno a parte Ashton sa di Louis. Non capisco perché continuò ad evitare l'argomento.
Non posso fare a meno di pensare che potrebbero fraintendere la situazione. Stiamo comunque parlando dell'omega di mio fratello.

"Meglio di no Michael. Di sabato chiudiamo sempre più tardi del solito. Probabilmente saremo entrambi distrutti"
Ci rimane male. Nonostante il sorriso tirato che cerca di impossessarsi del suo volto capisco di averlo ferito. Mi sono sempre aperto e confidato con lui. Questa improvvisa lontananza non deve essere per nulla gradevole.

Lo abbraccio di slancio sentendolo rilassarsi sul mio petto.

"Va davvero tutto bene, non preoccuparti per me"
Non risponde ma lo vedo annuire. Dopo qualche pacca sulla spalla torniamo insieme in sala.

-

"Calum prepara due Cuba libre e un americano per il tavolo 8" dico al ragazzo che si limita ad annuire.

Prendo due pinte e le porto velocemente al tavolo 13. Il locale è affollatissimo questa sera, ho seriamente bisogno di più personale.

Torno verso il bancone ma qualcuno mi strattona per il polso facendomi irrigidire.

"Cosa ci fai qui?"

"Mi prendi per il culo? Perché non rispondi alle mie chiamate dannazione!" Sbotta scocciato il riccio che mi guarda di sbieco.

"Ero impegnato" dico facendo per liberarmi ma me lo impedisce.

"Luke ho bisogno di parlarti, subito" sbotta ancora stringendo la presa sul mio polso.

"Il locale è troppo affollato Harry, ora non posso" dico sicuro per poi divincolarmi da lui tornando verso il bancone su cui sono presenti già i cocktail che avevo chiesto a Calum.

Continuo ad ignorare mio fratello ma non demorde. Lo vedo accomodarsi sul bancone mentre io continuo ad apprestarmi al mio lavoro.

Sono passate più di tre ore e lui è ancora li. Il locale ha iniziato a svuotarmi quindi decido di raggiungerlo. Non ho alcun senso continuare a rimandare l'inevitabile.

"Perché sei qui?" mi appresto a chiedere mentre prendo posto su uno sgabello accanto a lui.

"Si tratta di Louis"
I miei sospetti erano fondati. Cerco di evitare la forte agitazione che sembra essersi impossessata del mio corpo provando nuovamente a parlare.

"Quindi?"

"Domani entrerà in calore" dice solo facendomi irrigidire. Non ci avevo assolutamente pensato fino a questo momento. Non ho mai avuto a che fare con troppi omega, in realtà è abbastanza inusuale riuscire ad incontrarne uno.

"Cosa cerchi di dirmi Harry? Dovresti parlarne con lui se lo rivuoi" dico cercando di mostrarmi il più tranquillo possibile.

"Mi ha già rifiutato l'ultima volta che sono stato da te, non lo costringerò a tornare a casa"
Rifiutato? Ma che diavolo sta dicendo? Ero presente anche io e di sicuro l'intenzione di Louis non era quella di rifiutarlo. Era scosso e spaventato ma è più che sicuro che voglia Harry.
Possibile che sia così stupido da non capirlo?

Dovrei dirglielo? Probabilmente sì. Eppure non posso farlo. Se lo facessi Louis se ne andrebbe, non posso permetterlo.

"Non fargli prendere soppressivi, non voglio che diventi sterile" cerco di metabolizzare le sue parole. Per quanto ne so l'utilizzo di quei medicinali è altamente sconsigliato ma è pur vero che affrontare l'heat non è assolutamente facile senza la presenza del proprio alpha.

"Quindi cosa dovrei fare? Occuparmi di lui?"
Arrivo dritto al punto pentendomi subito dopo delle mie parole. Come diavolo mi è venuto in mente di dire qualcosa di simile?

Harry stringe i pugni e ben presto le nocche delle sue mani diventano bianche. Ma non risponde né decide di urlarmi contro. Davvero voleva chiedermi questo? Vuole che sia io ad alleviare il calore del suo omega?

"Solo se lo vuole"

"Cosa?"

"Prova a toccarlo senza che sia lui a chiedertelo e giuro che ti ammazzo Luke" sbotta per poi alzarsi ed andarsene senza dire altro.




Mi dispiace ragazze ma questo è il mio mood di vita. Quando niente e quando troppo ahaha

Only yours  {LarryStylnson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora