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Harry's pov

Sento la serratura della porta di casa aprirsi. È ormai l'una di notte quando Louis rientra nell'abitazione. Sento i suoi passi lungo le scale e poi finalmente la sua figura compare nella mia camera. Faccio finta di dormire e di sottecchi lo vedo avvicinarsi al letto per poi intrufolarsi sotto le coperte al mio lato. Fa tutto con estrema calma, come se non volesse farsi scoprire. Sembra un adolescente che non vuole farsi beccare dai genitori in questo momento.

Quando le sue braccia mi stringono da dietro mi decido a parlare.

"Dove sei stato?"
Il suo corpo si irrigidisce per un momento per poi rilassarsi contro il mio.

"A-al Lux" sussurra appena come se stesse confessando un peccato. Questa volta sono io ad irrigidirmi. Perché continua ad andare lì? Perché si ostina a cercare Luke?

Decido di rimanere in silenzio. L'alternativa sarebbe iniziare ad urlare incorrendo nuovamente nell'ennesima discussione e sono troppo stanco perché questo avvenga.

"N-non è come pensi Harry" sussurra quasi come a leggermi nella mente "Niall ha trovato il suo alpha in Ashton, l'ho accompagnato lì per poterlo vedere"

"Perché dovrebbe interessarmi?" Dico irritato. L'idea che sia solo l'ennesima scusa che utilizzi mi fa imbestialire. Possibile che non possa stare un attimo tranquillo con lui?

"Perché sento le rotelle della tua testa girare un po' troppo velocemente. Non voglio che pensi qualcosa che non esiste" dice stringendosi maggiormente alla mia schiena. Mi giro nella sua direzione e ben presto il ragazzo si avvolge intorno al mio busto.

"Parli di Horan?" Chiedo ripensando ai nomi che aveva precedentemente elencato.

"Mh si, Ashton lavora al Lux, sono stato io a farli incontrare sai?" Dice e sento una nota di orgoglio e soddisfazione presente nella sua voce. Non posso fare a meno di ridere leggermente.

"Ti avevo detto di avvisarmi dei tuoi spostamenti" dico poi ripensando al fatto che spesso e volentieri evita di rendermi partecipe della sua vita. La possibilità che possa succedergli qualcosa quando non sono con lui e non ho idea di dove si trovi è davvero pesante da sopportare.
"E non voglio che tu ti ritira a questi orari. È notte fonda Louis" continuo con tono di voce severo vedendo i suoi occhi cercare i miei.

"Non sono un bambino Harry"

"E intrufolarsi nel mio letto di soppiatto e senza far alcun tipo di rumore cosa ti rende?" Chiedo sentendolo sbuffare leggermente.

"Io non, si beh non volevo che ti svegliassi per colpa mia" sussurra per poi nascondere il volto nell'incavo del mio collo probabilmente per nascondere l'imbarazzo.

"Harry, posso chiederti una cosa?" Alla sua domanda mi pongo sull'attenti. Deve essere qualcosa di importante se preferisce chiedermi il permesso prima di farlo. Non è assolutamente un comportamento tipico di Louis.

"Dimmi"
Rimane per qualche secondo in silenzio per poi stringere la mia maglietta tra le mani. Come se non volesse che mi allontanassi da lui una volta dopo aver parlato. Iniziò ad agitarmi.

"Perché non puoi solo provare ad ascoltare tuo padre?"
Non posso crederci. Ho decido di raccontargli la mia storia e ancora continua ad insistere. Non può semplicemente capire che non dovrebbe impicciarsi e lasciare che sia io ad occuparmi dei miei problemi? Perché deve sempre essere così cocciuto?

"Pensavo di essere stato abbastanza chiaro" dico severo e non cercando minimamente di nascondere l'irritazione nella mia voce.

"Magari non è andata semplicemente come pensi tu. Potresti dargli un'opportunità. Solamente ascoltarlo per pochi minuti" insiste facendomi irrigidire.

È andato al lux e se ne torna con questa storia. Può davvero continuare a negare che non sia andato lì per Luke? Sento la vena sul mio collo pulsare. Vorrei solo mandarlo nella sua camera e allontanarmi da lui in questo momento. Possibile che continui ad ostinarsi a mentirmi?

Quando sto per ribattere le sue labbra si poggiano sulle mie in un contatto delicato che ben presto cerca di approfondire. Impedisco l'accesso e invece lo rigiro su se stesso come se fosse una bambola di pezza per poi abbassargli i boxer.

Mi bagno due dita e inizio a preparalo senza lasciargli il tempo di metabolizzare quanto stia succedendo. Sembra sorpreso ma non si muove continuando a lasciarmi svolgere il mio lavoro. Lo prenderei senza alcun tipo di accortezza eppure l'idea di ferirlo non mi colpisce neanche per un secondo per quanto abbi voglia di farlo.

Il ragazzo ansima stringendo il volto nel cuscino. Sforbicio al suo interno attorcigliando un dito e andando a toccare la sua prostata. Si dimena per qualche secondo in preda al piacere ma cerca di rimanere il più silenzioso possibile.

"Perché vuoi che chiarisca con mio padre Louis?"
Il castano gira il volto ormai arrossato nella mia direzione. È maledettamente eccitante in questo momento.

"Perché voglio che tu sia felice" sussurra leggermente affannato facendomi interrompere i movimenti della mano. Sfilo le dita dal suo orifizio per poi allineare le mia erezione alla sua apertura.

Sento il cerchietto di muscoli contrarsi intorno al glande per poi rilassarsi quando decido di mettere maggiora forza e penetrarlo lentamente con una stoccata più decisa.

"H-Harry"
Adoro come il mio nome lascia le sue labbra in questi momenti. Tutto di Louis mi fa letteralmente impazzire.

Lo riempio fino in fondo fermandomi per qualche secondo mentre il ragazzo stringe possessivamente le lenzuola ai lati del suo corpo.

"Cosa ti dice che questo mi renderà felice?"
Cerco di metterlo in difficoltà ma il castano sembra non voler demordere.

"Una famiglia unita non può non rendere felice qualcuno!" Dice con maggiore convinzione per poi stringere gli occhi mentre esco e rientro in lui con una affondo più intenso che lo gemere oscenamente.

Decido di non continuare quella discussione. Voglio dedicarmi completamente a lui in questo momento. Mi abbasso sul suo corpo facendo in modo che la sua schiena aderisca perfettamente al mio busto. Continuò ad affondare tra le sue carni con sempre maggiore velocità. Sento le sue pareti strette e calde intorno a tutta la mia lunghezza. È incredibile come il suo corpo sembri essere stato progettato per completarsi con il mio.

Sono sempre stato spaventato da tutto questo eppure adesso sembra la cosa più naturale del mondo. Lui è il mio omega. È stato creato per me come io lo sono stato per lui. Ci completiamo.

Mi spingo dentro di lui con affondi sempre più intensi.Il ragazzo geme il mio nome facendomi perdere l'ultimo briciolo di razionalità presente nella mia testa. Tutto ciò che voglio in questo momento è fondermi completamente con lui.

Ogni pensiero e preoccupazione sembra sparire mentre mi spingo in lui sempre più frequentemente. Ancora e ancora.

Il suo corpo freme dal piacere così come anche il mio. Ben presto entrambi veniamo travolti dal piacere e mentre il castano si riversa sul suo stomaco io riempio completamente le sue carni del mio seme.

Non riesco a capire quando sia successo ma farei qualsiasi cosa per lui. La paura che mi abbandoni è così forte è sempre presente. Non ho mai provato qualcosa di simile neanche per Liam.

"Lo farò"
"C-cosa?"

"Parlerò con mio padre se è questo che vuoi" dico e sul suo viso compare un sorriso che mi fa sciogliere il cuore. È assolutamente vero. Farei qualsiasi cosa per lui.

Only yours  {LarryStylnson}Where stories live. Discover now