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Louis's pov

"Dove sei stato?"
Ho appena varcato la porta di casa quando la voce bassa e roca di Harry mi fa irrigidire sul posto. Sembra arrabbiato.
È ormai notte ma non è certamente colpa mia se mi sono ritrovato a fare la strada di ritorno a piedi.

"Da Niall" dico leggermente imbarazzato mentre abbasso lo sguardo.

"Nel tuo ultimo messaggio mi hai detto che saresti andato da Luke" dice severo e non posso non notare il tono infastidito che ha assunto la sua voce.
Beh ci sono stato ma poi i piani sono cambiati!

Cerco di rispondere ma Harry si posiziona di fronte a me sovrastandomi con il suo corpo.
"Non mentirmi Louis, sei attratto da mio fratello? Lo preferisci ancora a me?" Nonostante cerchi di sembrare tranquillo, la sua voce incrinata fa percepire tutt'altro.

"N-no" dico in un sussurro quasi impercettibile. Questa vicinanza con Harry riesce a confondermi e mettermi tutt'ora in imbarazzo.

"Perché mi hai mentito?"
"Non ti ho mentito, sono andato al lux ma Luke non c'era!" Quasi urlo reggendo il suo sguardo inquisitore.

"Non ti cederò a nessun altro Louis" dice ancora duro mentre cattura il mio mento tra l'indice e il pollice portandomi a sollevare il volto in modo che sia rivolto nella sua direzione.

Continuo a guardarlo senza distogliere neanche per un secondo quel contatto visivo. Sembra voler scorgere la verità dai miei occhi, in quella lotta di sguardi da cui sembra che nessuno possa uscire vincitore.

"Non avrai bisogno di farlo, non voglio nessun altro" dico sicuro e finalmente un sorriso compare sul suo volto. Le nostre labbra sono così vicine che anche un solo piccolo spostamento riuscirebbe a farle combaciare.

Eppure non lo fa. Rimane fermo per qualche istante per poi allontanarsi lasciandomi interdetto.
"Andiamo a dormire, domani dovrò recarmi in ufficio all'alba"

Solo questo? Che diavolo gli prende?
Harry non aggiunge altro e lo vedo recarsi verso il piano superiore senza inventarmi a seguirlo.
Decido di ignorare il suo repentino cambio di atteggiamento andando invece verso il bagno situato nella mia camera. Nonostante stia passando più tempo in quella di Harry rispetto che nella mia, il riccio non mi ha mai detto di potermi trasferire in quella. Magari non lo vuole. In fin dei conti l'ha divisa con Liam solo fino a poco tempo dietro.

Faccio un doccia al volo per poi indossare un'abbigliamento comodo per la notte. Prima di stendermi nel letto lancio una veloce occhiata verso il corridoio. Non è venuto, non posso essere io a presentarmi da lui. Ha detto di amarmi eppure fino a qualche settimana prima si comportava come se non gli importasse nulla di me. E se andando da lui ottenessi solo un altro rifiuto?

Cerco di non pensarci e mi posizioni sotto le coperte del mio letto. Non prendo sonno ma rimango a fissare con insistenza la porta della camera sperando che venga aperta al più presto.

Dopo all'incirca trenta minuti ho perso la speranza. Non verrà. Non voglio dormire da solo.
Perché devo sempre io a farmi problemi? Se dovesse rifiutarmi tornerei a dormire semplicemente nella mia stanza senza che sia successo poi nulla di così catastrofico.

Mi dirigo verso il corridoio e inquadro subito la camera di Harry. Entro piano cercando di fare il minor rumore possibile. Sta dormendo e non si accorge della mia presenza.

Scanso leggermente le coperte e prendo posto sul lato vuoto del letto quando due braccia arpionano il mio corpo per poi portarmi a stringermi sul busto del maggiore.

"Ce ne hai messo di tempo" dice assonnato e non posso fare a meno di sorridere leggermente. Mi accoccolo maggiormente al suo petto beandomi del suono del battito del suo cuore. Credo che sia la melodia migliore che abbia mai ascoltato.

Michael's pov

"Dove diavolo è Ashton? Perché se n'è andato senza dirmi nulla?" Sbotta scocciato Luke mentre siamo indaffarati con il locale che pullula di gente.

"Non ne ho idea, è andato via con Louis" mi limito a rispondere pentendomi subito delle mie parole. Non volevo nominarlo ne tanto meno voglio che Luke pensi ancora a lui. Non dopo le condizioni pietose in cui il biondo si è presentato a casa mia per causa di quel ragazzino. Deve essere davvero uno stupido a rifiutare un uomo come lui. È bello, intelligente, generoso, simpatico e oltre che un meraviglioso amico sarebbe stato sicuramente un ottimo amante. Nessuno può essere talmente stupido di negarsi a lui. Io non lo avrei mai fatto.
'Ma non è te che vuole' mi ricorda la vocina nella mia testa facendomi irrigidire. Proprio così, non è me che vuole. E lo dimostra la sua espressione in questo momento. Il solo pronunciare il nome di quel ragazzino scatena in lui così troppo e emozioni da risultare indecifrabile, anche ai miei occhi, nonostante per me sia sempre stato un libro aperto.

"Cosa ci faceva qui Louis?" Chiede ancora cercando di dimostrarsi distaccato anche se della sua voce traspare fin troppa agitazione. Sono geloso, tremendamente geloso. Eppure non posso dirlo. Rimarrò sempre in un angolo a guardare il procedere degli eventi. Non ha mai avuto interesse nei miei confronti e l'ultima cosa che voglio è rovinare tutto. Perdere la sua amicizia, che probabilmente, sarà tutto ciò che riuscirò mai ad ottenere da lui.

"Voleva incontrarti" dico atono per poi tornare a lavoro senza che veda la mia espressione ormai affranta. Non ho capito perché Louis volesse parlargli. E se avesse cambiato idea? Se volesse stare con lui?
Io non potrei semplicemente fare nulla.
Ancora una volta rimarrei semplicemente in disparte sperando nella felicità del mio 'amico' anche se questa non include la mia presenza.

Only yours  {LarryStylnson}Where stories live. Discover now