CAPITOLO 3: LA SCUOLA

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Era arrivato.
Il primo giorno di scuola.
L'ultimo anno finalmente. Poi l'anno prossimo l'università... O forse il calcio professionistico. Chi poteva dirlo. Aveva già molte offerte.
Mark Lenders camminava con la cartella in spalla e un'andatura strafottente nel cortile della Toho High School. Indossava la divisa estiva: pantaloni grigi e camicia bianca.
In teoria avrebbe dovuto mettersi anche quell'odiosa cravatta stile regimental... Ma mai nessuno avrebbe messo un cappio al collo a Mark Lenders.
Lui la camicia a mezze maniche la portava con i primi due bottoni slacciati e il colletto alzato.
E non c'erano storie.
Due passi dietro di lui camminavano i suoi due migliori amici.
Il primo alto, slanciato e con i capelli lunghi che gli ricadevano in un ciuffo ribelle sull'occhio sinistro.
Il secondo più basso e mingherlino, con i capelli corti a spazzola e un'espressione simpatica sul volto.
Almeno loro due erano vestiti secondo il regolamento, pensò qualcuno.
Al loro passaggio tutti si ammutolivano.
Le ragazze ridacchiavano.
Qualcuna lanciava un sospiro in direzione di Mark o dell'altro giovane alto.
Il terzo, il più basso, non se la prendeva di certo: anzi si divertiva un mondo vedendo le sue compagne struggersi per i suoi due amici che non le degnavano neanche di uno sguardo.
- Ehi Mark!- esclamò il piccoletto infine - Muoviti a sparire dalla vista delle ragazze prima che qualcuna di loro perda il controllo e svenga... O peggio!-
- Ma chi se ne frega di queste quattro cretine!- ringhiò Lenders.
- Mamma mia! Sono tre giorni che sei più intrattabile del solito.- lo interruppe il ragazzo alto che fino a quel momento non aveva aperto bocca - Si può sapere cosa cavolo hai, Mark?-
- Niente, Ed. E smettila di chiedermelo se non vuoi un incontro ravvicinato con il mio pugno destro.-
-Ok, ok... Scusa!- rispose Ed e voltandosi verso il ragazzo più basso aggiunse:- Mi sa che oggi si è proprio svegliato male! Tu sai che cosa ha, Danny?-
-Macché! L'unica cosa che ho notato è che sono tre giorni che dorme poco o niente, sta chiuso nella sua stanza e appena può va alla spiaggia di Nantame ad allenarsi.-
-La spiaggia di Nantame?- rispose Ed pensieroso:- Beh, non ci vedo niente di strano.... Ci è sempre andato quando voleva stare da solo.-
- Giustissimo.- confermò Danny- ...peccato che non ha proprio l'aria di uno che vuole "rimanere solo"...-
-Cosa intendi dire?- fu la domanda di un perplessissimo Ed.
-Non so...- fu la risposta dell'altro: -... Forse è solo una mia impressione, ma mi sembra proprio che vada là per cercare qualcuno... Qualcuno che evidentemente non c'è, visto che ogni volta ritorna indietro più incazzato di prima! -
-E chi sarebbe, secondo te, questo qualcuno?-
-Non ne ho proprio idea. - fu la sincera risposta di Danny

-Cosa state blaterando voi due?- li interruppe la voce profonda e scontrosa di Lenders - Muovete quelle gambe. Sta per cominciare la lezione.-
Gli altri due si scambiarono un'occhiata perplessa e alzando le spalle, seguirono Mark Lenders in classe.

*******

-Molto bene, Signorina Hutton.- esordì il Preside della Toho High School -Benvenuta nel nostro prestigioso Istituto-
-Grazie mille Signore.- rispose Vivien tenendo lo sguardo basso per non scoppiare a ridere.
Quanto odiava quelle stupide formalità. Quell'ufficio austero e buio.
E quella ridicola divisa da scolaretta, poi!
Gonna grigia a pieghe al ginocchio e una graziosa camicetta bianca 'bon ton'.
Si era pure raccolta i capelli in una bella coda di cavallo ordinata.
Forse per sembrare meno sexy.
Ci era riuscita poco, a giudicare dallo sguardo del dignitosissimo Preside.
Un rispettabilissimo cinquantenne che non riusciva a toglierle gli occhi di dosso, per quanti sforzi facesse.
Patetico poveraccio.
-Bene.- proseguì il Preside - Ora parliamo del suo test di ammissione-
-Credevo fosse andato bene!- esclamò Vivien allarmata fissando l'uomo.
Questi evidentemente non riuscì a trattenere lo sguardo provocante di lei, perché si voltò dall'altra parte e schiarendosi la voce con un colpetto di tosse precisò: -Infatti Signorina. È andato molto bene. Talmente bene che abbiamo constatato che il suo livello di preparazione è nettamente superiore a quello dei suoi coetanei. Quindi abbiamo deciso di collocarla in una classe di due gradi superiori al suo. La abbiamo assegnata alla 5C. Evidentemente la sua preparazione europea ha avuto la meglio. I più sinceri complimenti, Sig.na Hutton-
"Coosa? Ben due anni più avanti?" Pensò Vivien.
Aveva scelto la Toho High School perché era un istituto con un orientamento europeo, che sicuramente meglio si sposava con la sua preparazione precedente. E forse anche perché sapeva che era la scuola di Mark Lenders, non negò a se stessa.
Ma non pensava che il test fosse andato tanto bene!
- La ringrazio nuovamente Signore, per la fiducia accordatami.- rispose infine la ragazza rispettosamente
- Spero di esserne degna.-
-Certo Signorina.- rispose il Preside -Sono certo che non ci deluderà- .


*******

Dunque dunque... il consulente scolastico le aveva detto che la 5C si trovava al secondo piano, terza porta a destra.
Eccola lì.
A fianco della porta c'era appeso l'elenco degli studenti appartenenti alla classe.
Subito vide il suo nome, sotto la lettera H: Hutton, Vivien.
Perfetto.
Istintivamente il suo sguardo scorse l'elenco verso il basso e un nome le arrivò addosso violento come uno schiaffo. Lettera L: Lenders, Mark.
Il suo cuore batteva all'impazzata. Sembrava esploderle in petto.
"Non ci posso credere! Ma questa è una fortuna sfacciata! Sapevo che studiava qui...ma addirittura nella mia stessa classe! Ma vuoi vedere che..."
Scorse l'elenco ancora più in basso.
Lettera M: Mellow, Danny.
Ridacchiò.
Ok, ci voleva il colpo di grazia.
Arrivò alla W: Warner, Ed.
Ecco appunto.
Chissà la faccia di Holly quando glielo avrebbe raccontato!
Si fece coraggio e bussò alla porta dell'aula.
Attese la risposta e aprì.

The eye of the TigerWhere stories live. Discover now