CAPITOLO 30: JEFF, MARK E VIVIEN

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Il giorno della semifinale era giunto.

Nei quarti la Germania aveva battuto l'Argentina per 3-2 e l'Olanda aveva eliminato la Francia col punteggio di 3-1.

Le due semifinali previste si sarebbero giocate in due giorni ed erano Giappone–Olanda e Brasile-Germania.

La Nazionale nipponica si apprestava ad affrontare la squadra ospitante. Dal punto di vista dell'umore la situazione non era per nulla a loro favore.

I ragazzi però erano carichi e non si sarebbero lasciati intimorire dalla tifoseria locale.

Lo stadio era colmo e tra il pubblico si vedeva un unico colore: l'Arancione.

Vivien, dalla tribuna, osservava il campo ancora vuoto, dove gli inservienti stavano sistemando il manto erboso prima dell'ingresso delle squadre.

Notò che, poco distanti, erano nuovamente seduti i due uomini italiani che aveva notato durante il quarto di finale.

Ne fu istintivamente felice: oggi Mark sarebbe stato in campo dal primo minuto, in quanto Bright non si era ancora ripreso dall'infortunio subito alla caviglia.

-Buongiorno, ragazza.- disse una voce ruvida alle sue spalle.

La ragazza si voltò di scatto riconoscendo il timbro famigliare. Nel vedere l'uomo che le stava di fronte, si illuminò di un sorriso spontaneo e lo abbracciò esclamando gioiosa: -JEFF!-.

Turner, sicuramente poco avvezzo a tanta confidenza, rimase spiazzato e diede un paio di timide pacche sulla schiena di Vivien.

-Sei venuto! chissà come sarà contento Mark di vederti!- disse lei al settimo cielo per la gioia.

L'uomo si trovava in seria difficoltà: non si aspettava di certo un'accoglienza tanto calorosa. Inoltre lui era arrivato in Olanda col serio intento di fare una bella ramanzina alla ragazzina di fronte a lui, che stava trasformando la Tigre in un mansueto gatto domestico.

Ma l'entusiasmo e la sincera gioia di lei stavano spegnendo rapidamente tutto il suo rancore.

Si scosse, pensando che quello non fosse il momento di lasciarsi andare ad inutili sentimentalismi.

Riprese il controllo e facendo l'espressione più truce che gli riuscì disse: -Sono venuto per mettere a posto i danni che combini tu.-

Vivien era frastornata: -Danni? Quali danni?-

Jeff si fece serio: -QUALI DANNI?!? Me lo stai trasformando in un damerino romantico! Te ne rendi conto sì o no?-

Lei non capiva veramente a cosa Turner si riferisse.

Chiese delucidazioni: -Ma cosa intendi?-

Jeff si portò alla bocca l'inseparabile bottiglia e poi rispose: - Al bacio che ti ha mandato durante il quarto di finale con la Svezia.-

-Ma come? L'hai visto? Come hai fatto?- domandò Vivien.

-Sei più sciocca di quanto pensassi, ragazza. La partita era in mondovisione!-

La fidanzata di Mark soffocò una risata: non aveva proprio pensato alla diretta TV che aveva proiettato il bacio di Lenders in ogni punto del globo terracqueo.

Jeff si stizzì: - Trovi la cosa buffa?-

Lei annuì, sempre ridacchiando. Poi disse: - L'ha fatto semplicemente per ringraziarmi di averlo incitato.-

L'uomo concordò con lei: -E' per quello che oggi sono qui. Per evitare che tu ti metta ad urlare altre sciocche smancerie dagli spalti e distragga quel ragazzo dal suo dovere.-

The eye of the TigerWhere stories live. Discover now