CAPITOLO 13: DUE NOVITÀ

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La primavera era alle porte.

Gli alberi di ciliegio nel cortile della Toho High School non erano ancora fioriti, ma l'aria era più calda e stare a studiare all'aperto era piacevole.

Clara alzò la testa dal libro di matematica e inspirò profondamente.

Non stava molto bene.

Già da un paio di giorni si sentiva debole e spossata: non aveva voglia di mangiare e aveva sempre sonno.

Forse era il cambio di stagione...

Vivien, davanti a lei, scriveva freneticamente sul quaderno. La osservò ammirata: aveva già finito lo studio di funzione!! Ma come aveva fatto? Aveva cominciato un quarto d'ora dopo di lei!

Sul tavolo accanto i ragazzi stavano cercando di concentrarsi a loro volta sui libri. Con scarsissimo successo, tra l'altro. Clara li osservava divertita mentre si interrompevano ogni trenta secondi per parlare della prossima partita, di schemi, di nuove tattiche in campo...

-Finito!- esclamò Vivien trionfante: -E adesso muoio di fame. E' ora di pranzo!-.

Clara storse il naso...era già ora di mangiare? Lei aveva ancora la colazione sullo stomaco.

Al solo sentire la parola "pranzo", Mark, Ed e Danny scattarono in piedi e raggiunsero le due ragazze.

-Era ora!- disse Danny, -stavo svenendo dalla fame.-

- Anche io.- confermò Mark, poi guardando Vivien: - Che si mangia?-

Vivien estrasse il bento dalla cartella e con aria di finto rimprovero redarguì il ragazzo: - Si può sapere per quanto tempo continuerai ancora a scroccarmi il pranzo, Lenders?-

-Sei la mia ragazza, no? Ogni donna giapponese degna di tale nome prepara il pranzo al proprio uomo!- disse lui con fare orgoglioso.

-Sì, certo... buona la scusa!- ridacchiò lei scoperchiando il proprio vassoio col cibo.

Immediatamente un profumo di pietanze fatte in casa si sparse nell'aria.

Al naso di Clara arrivò l'odore pungente dell' umeboshi, un tipico condimento costituito da bacche sottaceto.

L'ondata di nausea fu immediata.

Si portò una mano alla bocca e si alzò in piedi pallida.

Corse in direzione dei cespugli poco distanti per nascondersi alla vista degli amici.

-Clara!- esclamò preoccupato Ed e fece per seguirla.

Venne immediatamente bloccato sul posto da Vivien: - Fermo, vado io. Non credo che voglia farsi vedere da te mentre sta male.-.

Raggiunse l'amica che stava vomitando anche l'anima dietro gli alberi.

La aiutò a ricomporsi.

-Va meglio?- le chiese con voce dolce scostandole i capelli dal volto. La fronte di Clara era ancora imperlata di sudore, ma stava riacquistando colore.

-Adesso sì.- rispose piano lei: - Ma mi gira un po' la testa.-

-Ti sarai presa qualche brutto virus gastro-intestinale... ce n'è piena l'aria in questo periodo.- cercò di consolarla Vivien.

Clara annuì...poi sussultò. Guardò Vivien con occhi allarmati e chiese: - Che giorno è oggi?-

-Il 19 di marzo.- rispose l'altra. –Perché?-

Clara impallidì di nuovo e con voce esile disse: - Oh cazzo.-

Vivien rimase senza parole: Clara era la persona più educata e gentile del mondo e sentirla imprecare era decisamente una novità.

The eye of the TigerWhere stories live. Discover now