CAPITOLO 27: REGINE DI CUORI

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Stanza 315....

Vivien si mosse nel letto e sentì il contatto caldo del corpo nudo di Mark.

Guardò la sveglia sul comodino: erano solo le 7:30.

Quella mattina, il giorno dopo la partita, i ragazzi non avevano allenamento. Si sarebbero trovati nel pomeriggio per guardare insieme gli ultimi due quarti di finale in televisione. Non c'era nessuna fretta di alzarsi.

Si stiracchiò e guardò il ragazzo che le dormiva accanto. Il viso era abbandonato sul cuscino e i capelli gli coprivano parzialmente il volto.

Sollevò il lenzuolo e diede una sbirciatina al resto, rimanendo in contemplazione. A distanza di mesi non si era ancora abituata alla scultorea bellezza di quel corpo e lo trovava sempre straordinariamente eccitante.

Mark si girò nel sonno su un fianco, voltandole le spalle.

Ora lei poteva vedere la schiena ampia. Con la mano seguì delicatamente la linea della spina dorsale, fino ad arrivare ai glutei marmorei.

Mark aveva proprio un gran bel culo. Non era molto carino pensarlo, ma guardando il fondoschiena del suo ragazzo era l'unico termine che le veniva in mente per definirlo.

Lo abbracciò da dietro e fece scorrere la mano lungo il suo fianco verso l'inguine e trovò qualcosa di inaspettato: la virilità del suo uomo era turgida.

"Alzabandiera mattutino!" pensò divertita. Era una cosa banalmente fisiologica che non contemplava necessariamente uno stato di eccitazione.

Almeno per lui che se la dormiva beato... Vivien invece, nel sentire sotto le dita il membro del suo uomo indiscutibilmente eretto, fu colta da un'ondata di desiderio.

Perché sprecare quell'occasione?

Lo baciò sul collo nel tentativo di svegliarlo. Mark avvertì il contatto ed emise un mugugno compiaciuto, sdraiandosi di schiena.

Vivien gli fu sopra in un attimo, chinandosi su di lui per svegliarlo completamente.

Mark aprì gli occhi di colpo: i suoi profondo occhi neri ardevano . La ragazza non seppe resistere a quello sguardo così intenso e coinvolgente: con la mano guidò il sesso di lui dentro di sé. Incominciò a muoversi con movimenti dapprima lenti, poi mano a mano più profondi e ritmici. Teneva gli occhi fissi in quelli del ragazzo assaporando il piacere crescente.

Lui la vedeva agitarsi sopra di lui ritmicamente, vedeva i suoi seni ondeggiare ad ogni colpo e la sentiva sospirare. Lo stava dominando, dettando i ritmi e le regole di quel gioco lussurioso. Trovò la situazione tremendamente erotica ed eccitante.

Il ritmo di lei cresceva e il piacere aumentava: di quel passo gli sarebbe stato difficile trattenersi e sarebbe finito tutto troppo presto.

Le appoggiò le mani sui fianchi e la bloccò, sussurrandole: -Piano...-.

Lei lo guardò lasciva e chiese: -Ti sta piacendo troppo, Tigre?-

Detto questo si staccò da lui. Mark provò simultaneamente un senso di smarrimento: voleva solo che lei rallentasse, non che smettesse! Stava per protestare quando lei si voltò di scatto. Ora la bocca della ragazza era a livello del suo inguine e le parti intime di lei erano proprio sopra il viso di lui.

Vivien accolse in bocca il suo membro, succhiandolo con avidità. Si proteggeva i denti con le labbra, per non fargli male.

Mark, in preda all'estasi le rese il favore baciando e leccando la sua femminilità e massaggiandole il clitoride con lenti movimenti circolari delle dita.

The eye of the TigerTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang