Capitolo 23

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Parla Toni

Finalmente è Domenica, e io mi trovavo già dentro casa Blossom in compagnia di sua nonna, passai a trovarla tutti i giorni prima di andare a lavorare e insieme prendevamo il thé.. È una persona dolcissima, completamente diversa da Penelope. Mi raccontava di Cheryl, di quando era pivcola e giocava, e di come l'avessero educata. Come una principessa. Non mi stupisco ora i comportamenti che ha con tutti, mi raccontó che fosse una bambina dolcissima e piena di vita, amava guardare le farfalle posarsi sulle foglie dei cespugli della collinetta in cui mi portò la domenica prima... Immaginavo avesse molta importanza per lei quel posto, andavano sempre li a giocare lei e suo fratello insieme alla loro nonna. I genitori non uscivano mai con loro, li educavano soltanto come soldati, a dover sorridere sempre e a stare sempre composti. La signora mi accoglieva sempre con un sorriso caloroso, simile a quello della mia rossa...

Sarebbe dovuta arrivare a momenti, erano già le 18 di sera quando finalmente la porta si aprì e la vidi.

Era spenta, aveva qualcosa di strano. Varcó la porta in maniera meccanica e mi inciendiai di rabbia quando la vidi seguita da Eleonora, quella strega.
Mi guardò Cheryl, ma neanche sorrise.

Eleonora: Che diavolo ci fai qui?

Cheryl non parló, fece come se niente fosse, che cazzo le aveva fatto?

Toni: Cheryl, come stai?

Lei mi guardó, ma non rispose.

Eleonora: Ripeto, cosa diavolo ci fai qui?

Toni: Ho bisogno di parlare da sola con cheryl.

Eleonora: Lei non ha niente da dirti, quindi puoi anche andare.

Mi diressi verso Cheryl costringedola a guardarmi, dato che aveva abbassato lo sguardo.

Toni: Ti prego Cher, sono sempre io, ho bisogno di parlarti da sole.

Finalmente risentì la sua voce, ma non uscirono le parole che speravo.

Cheryl: Topaz, cosa vuoi da me? Io non ho niente da dirti, quindi puoi pure andartene via e subito.

Il suo sorriso finto, cazzo... Ma che diamine stava succedendo?

Toni: Non hai risposto neanche ad una mia chiamata o ad un solo messaggio, che fine hai fatto?

Cheryl: Ero in vacanza, piscina da urlo, sole, costume.. Sai com'è? Tutto ciò che tu non potresti fare.

Mi rispose con disprezzo, non sapevo che altro dovevo fare.. Non mi rimase scelta di andare via..

Salutai Rose con un bacio sulla guancia, era triste e stranizzata come me, prima che mi allontanai mi tirò per un braccio e mi sussurró "aiutala, non è mia nipote questa".
Non ero solo io a vederla strana, e ne rimasi quasi sollevata, ma come avrei potuto aiutare Cheryl se mi respingeva in quel modo? Non risposi all'anziana, mi limitai ad annuire e andare via.
Passai accanto Cheryl, che fece finta di niente.
Mi accompagnó alla porta Eleonora.

Eleonora: Non tornare mai più qui e stai alla larga dalla mia ragazza, lei non ti vuole, fattene una ragione. Ama me.

Non le risposi, chiusi solo la porta alle mie spalle. Avrei voluto spaccarle la faccia.
Tornai a casa triste e afflitta, ero distrutta. Domani sarà il mio primo giorno di scuola, spero di riuscire a beccarla anche solo per 5 secondi da sola, senza quella dannata strega.

LUNEDÌ MATTINA

Finalmente il mio primo giorno di scuola è arrivato, mi vestì semplice, un jeans nero e una maglietta bianca a mezze maniche con sopra la mia giacca dei serpents. I miei amici mi aspettarono fuori il cancello ed erano felici che io sia tornata a scuola.
Mentre chiacchieravamo, vidi la macchina rossa, una sola poteva essere, ed era la sua. Uscì una Cheryl con gli occhiali da sole, un jeans rosso e un top bianco, Cristo quant'è bella.
Non salutò nessuno, neanche sua cugina Betty, che si preoccupó e le andó in contro.

Due storie complicate ne formano una SENSAZIONALEWhere stories live. Discover now