Capitolo 40

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Parla Toni

La guardai allontanarsi decisa da me. 

Si sta realmente divertendo così? Senza me?

Mi manca da morire, ho sbagliato. 

Mi sono scusata e non ha accettato le mie scuse, devo farmene una ragione. 

Stavolta sono io a dirlo. Toni Topaz non insegue nessuno. 

Quando vorrà parlarmi, sarò lieta di farlo. 

Parla il narratore

Mentre Toni inizia a pensare ancora più intensamente e distrattamente a Cheryl, un gruppo di ragazzi sospetti la circondano senza dare all'occhio, facendo finta di non conoscersi, comunicando attraverso passi di danza o con un modo di bere in maniera differente il cocktail che tenevano in mano. 

Uno di loro, andò a parlare con la ragazza che ora teneva gli occhi bassi, guardando un punto fisso vicino al pavimento. 

Ragazzo1: Ei, ti va di ballare?

Toni alzò lo sguardo incredula, squadrò da capo a piedi il ragazzo davanti a lei che indossava un pantalone e una camicia bianca, con i primi tre bottoni sbottonati, così da lasciare parte del petto scoperto.

Toni: No, grazie. Non ballo. 

Ragazzo1: Ma dai, una bella ragazza come te non può non ballare. Come ti chiami?

Toni: Mi chiamo Toni. 

Ragazzo1: Bene, Toni. Ti va almeno di bere qualcosa insieme a me?

Toni: Non bevo.

Ragazzo1: Serata no?

Toni: Semplicemente non mi va. 

Ragazzo1: Chi è la ragazza coi capelli rossi con cui parlavi poco fa?

Toni con quella domanda, alzò ancora di più la testa pronta a gridare il segnale ai suoi amici, ma venne bloccata da altri ragazzi, vestiti anche loro con pantaloni e si alternavano con camicie bianche e nere. 

Non si aspettava quella gang vestita così elegante, si aspettavano ragazzi con tuta e mal spettinati, come alcuni ragazzi fermati durante il corso della serata. 

Venne portata al primo piano, entrarono in una camera e finalmente le permisero di parlare. 

Ragazzo1: Bene, ora basta scherzi del cazzo. Quanti sono quelli del tuo gruppo?

Toni di tutta risposta, infastidita dalla troppa vicinanza della faccia del ragazzo alla sua, con tutto il coraggio gli sputò. 

Il ragazzo indietreggiò, asciugandosi la faccia con la manica della sua camicia bianca, mentre, invece, un secondo ragazzo con la camicia nera, tirò uno schiaffo al contrario dritto nella sua guancia sinistra, costringendola a voltare il volto dalla troppa forza di quel gesto e facendola sedere nel bordo del letto.

Ragazzo1: Puttana. 

Ragazzo2: Non ci aiuterà in niente, fa solo quello che sa fare meglio. Sputa.

Ragazzo3: Ma ora cosa ne facciamo?

Ragazzo1: Daniel, Bill..venite con me. Voi due fatele quello che volete, attenti perchè morde. Non voglio sentire mezzo urlo. 

Tutti annuirono, e i tre ragazzi scesero, ritornando alla festa. 

I due ragazzi rimasti con Toni, uscirono fuori il loro coltello con la mano destra. Uno dei due uscì anche una bustina contenente una polvere bianca. 

Due storie complicate ne formano una SENSAZIONALEWhere stories live. Discover now