Capitolo 30

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Parla Toni

Aprì gli occhi alle 8:30, guardai Cheryl dormire e sorrisi spontaneamente.
Era così bella, sembrava un angelo. Poi quando è sveglia boom e diventa il diavolo in persona ahaha.

Mi alzai e mi lavai, la ferita mi provoca ancora del dolore, ma perfettamente sopportabile, non è neanche più costante fino al giorno prima. Direi che il mio corpo si sta riprendendo come in una favola.
Neanche sporcavo più le bende con delle perdite di sangue.

Mi misi dei vestiti comodi che mi portó Juggh, una tuta e una felpa, così da non sfregare la ferita con un indumento più aderente.

Sentì bussare alla porta, guardai l'orario, le 9:30. Deve essere lei.

Toni: Avanti.

Veronica: Buongiorno baby, oggi sarò la tua ombra.

Mi sorrise e inizia a provare ansia.. Come mi sarei dovuta comportare?

Risi alla sua battuta, prendendola per tale.. Perché in realtà lei era molto seria in quello che diceva.

Veronica: Il dottore mi ha informato che puoi già lasciare la camera e andare a firmare i fogli giù, poi possiamo andare.

Le sorrisi e mi voltai verso Cheryl che ancora dormiva. Presi un tovagliolo.

Toni: Hai una penna?

Veronica: Aspetta un att.. (frugava nella borsa), ancora un second... Eccola! Tieni.

Scrissi sul pezzo di carta che improvvisai.
"Piccola, sono con Veronica già, non volevo svegliarti. Quando sarai sveglia, chiamami."

Lo lasciai sul suo telefono, così lo avrebbe visto sicuramente.

Toni: Ora possiamo andare.

Le sorrisi, lei prese il mio borsone, provai a toglierglielo dalle mani, ma insistette nel portarlo lei.. Credo sia una cosa normale, un'amica normale lo avrebbe fatto, vero?..
Ma si, non devo farmi strane idee ora per qualsiasi cosa.

Mi diressi giù e firmai le scartoffie. Il medico mi diede appuntamento per venerdi prossimo, alle 15:15. Alle 16 avrei ricominciato a lavorare e fino alle 15 sarei stata ancora a scuola.

Uscimmo dall'ospedale e finalmente vidi la luce del sole, mi mancava.

Entrai nella macchina di Veronica e mi sentì.. In imbarazzo da sola con lei.

Non mi parló, accese lo stereo e mise il volume basso. Una volta arrivate a casa mia, mi aiutó a sistemarmi i vestiti e pulì casa mia, obbligandomi a restare seduta.
Erano le 10:30, di Cheryl ancora nessuna notizia..

Quando finì di passare la scopa e buttare le ultime cartacce...

Veronica: Ora.. Credo sia meglio che ti faccia una doccia, non pensi?..

Toni: Mmh si, credo di potercela fare da sola.

Veronica: Ne sei sicura?

Toni: Sisi, grazie mille.

Mi alzai dal divano e iniziai a camminare, stare per troppo tempo in piedi mi affaticava, non ero abituata e il dolore al basso ventre si presentava ancora.
Mi poggiai al muro per tenermi e Veronica arrivó subito a cingermi la vita..

Veronica: Forse.. Credo tu abbia bisogno di una mano..

Con vergogna e imbarazzo, lo ammisi a me stessa, ma non volevo davvero farmi vedere nuda da lei..

Toni: V, in realtà penso di vergognarmi un po'..

Veronica: Siamo semplicemente amiche, non vergognarti di me, voglio solo aiutarti. Non guarderò sicuramente più del necessario ahaha, tranquilla!

Due storie complicate ne formano una SENSAZIONALEWhere stories live. Discover now