Capitolo 63

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Parla Toni

Vidi la mia ferita perdere nuovamente del sangue denso, sicuramente Cheryl era troppo arrabbiata per chiedermi cosa fosse questo mio taglio al labbro...o forse lo capì sola.

Tornò con del disinfettate e con un paio di pinze di varie dimensioni, anche una pinzetta, immerse in una bacinella piena di quello che sembra disinfettante.

Toni: Che vuoi fare?

Cheryl: Mentre tu mi racconti che cazzo è successo, devo pulirti la ferita che è già messa assai male.

Ansimai dal dolore quando buttò, sopra i vari tagli, l'acqua ossigenata e chiusi gli occhi di scatto, stringendo le tovaglie sotto di me con le mani.

Cheryl: Lo so che fa male, piccola... cercherò di essere più delicata possibile..

Non riuscì ad annuire, ero troppo concentrata su ciò che stessi provando, da non accorgermi di starmi contorcendo dal dolore.

Parla Cheryl

Vederla così, dopo tutti questi giorni, mi fa piangere il cuore.

Presi una pinza per poterle sfilare dalla pelle i pezzi di vetro più evidenti, spero solo di non lacerare nient'altro e di non peggiorare le cose..

Cheryl: Devi stare ferma, piccola, okay? O ti farò male..

La vidi provare a rispondermi, ma il dolore sarà estenuante.

Estrassi i pezzi di vetro, anche quelli più piccoli, e tamponai il tutto con tovaglie pulite e disinfettante.

Toni iniziò a lamentarsi di meno e il mio cuore tirò un sospiro di sollievo, il peggio è passato.

Le bendai il fianco nel migliore dei modi e mi allontanai per prenderle un bicchiere d'acqua, ma mi sentì subito chiamare..

Toni: Cher? Cher?

Tornai subito da lei e le presi la mano.

Cheryl: Dimmi tutti, piccola, che succede?

Toni: Non andare via..

Cheryl: Non vuoi bere?..

Toni: Ho sbagliato tutto..

Cheryl: Cos'è successo?

Toni: Era ubriaca..

Cheryl: E..?

Toni: Mi sono sentita uno schifo, Cher..Mi ha colpita con una bottiglia, con una dannata bottiglia!!

Iniziò ad urlare mentre piangeva, era distrutta..

Provai a calmarla, ma aveva il bisogno di sfogarsi e continuò il suo racconto urlando e singhiozzando..

Toni: Mi urlava contro di averle rovinato la serata e la vita, che è colpa mia se mio padre era quel che era! Mi disse che ero una bimba cattiva, solo perchè ero in quella casa e ho cacciato un uomo ubriaco quanto lei da casa! Stavano per scopare davanti a me, Cher! Ho preso la maggior parte delle mie cose e sono andata via..Mi ha tirato una dannata sedia addosso! La casa era sottosopra! Ho lasciato lì una tua felpa e mi sento così in colpa...

Stavolta, intervenni..

Cheryl: Eiei, la felpa è l'ultima dei nostri pensieri, ne ho una decina da porteti dare!

Sorrise leggermente..

Cheryl: Sicura di non volere che io gliela faccia pagare? Posso fare di tutto, lo sai.

Toni: Io non sono come lei, si è già rovinata la vita da sola. Mi basta essere qui, davvero.

Annuì non convinta.

Cheryl: Ti va di distenderti a letto? Il tuo?

Toni: Molto..

Cheryl: Vieni, fatti aiutare pian piano..

L'aiutai ad alzarsi, le gambe le tremavano sicuramente per la troppa tensione.

La feci sdraiare in modo tale da non comprimere le brutte ferite sul suo corpo..

Toni: Scusami Cher, avrei dovuto darti ascolto..

Cheryl: Piccola, è tutto okay, capito? Ora sei qui e nessuno ti farà del male, chiaro?

Toni: Ti amo un casino, non è mai abbasta con te.

Cheryl: Ti amo un casino anch'io, Toni, e non sarà mai abbastanza.

Le lasciai un bacio sulla fronte e mi sollevai dal letto.

Toni: Dove vai?

Cheryl: Vuoi che resto qui?

Toni: Direi!!

Cheryl: Ahahaah okay piccola, mi cambio con qualcosa e arrivo, tu inizia a riposarti.

Toni: Ti aspetto.

Alzai gli occhi al cielo e presi una malia abbastanza larga da dentro un cassetto, dirigendomi poi in bagno per cambiarmi.

Sospirai guardandomi allo specchio e sorrisi tra me e me al pensiero di Toni al mio fianco.

"Se sua madre non si fosse comportata così, cosa avrebbe scelto? Sarebbe tornata da me o no?"

Queste sono le domande che mi frullano in testa, domande a cui è meglio non avere una risposta.

Tornai da lei e la trovai, sorprendentemente, ancora sveglia a guardare il soffitto.

Toni: Finalmente! Saranno passati 100anni!

Risi alla sua battuta con gusto, mi fa sempre lo stesso effetto, non cambierà mai!

Mi sdraiai accanto a lei e parlammo, parlammo un sacco!

Toni: Cos'hai fatto in questi giorni?

Cheryl: Ho portato avanti del lavoro in azienda, sistemato scartoffie, recuperato vecchie email, salvato qualche file e tantissime cose noiose che toccano ad una donna d'affari!

Parla il narratore

Toni: Vorrei diventare la fotografa di Riverdale.

Cheryl: Sai che mi serverebbe una fotografa per sponsorizzare il mio sciroppo d'acero? Delle foto pubblicitarie sarebbero geniali, mia nonna sicuramente accetterà! Possiamo aprire un ufficio pubblicitario a scuola, potresti fotografare le partite e darle a Betty e il barbone per il giornale scolastico! Potresti fotografare alle feste, ai compleanni, agli eventi! Si possono fare un sacco di cose!

Toni: Secondo te è possibile?

Cheryl: Tutto è possibile e, inoltre, sei una Topaz.

Toni: Wow, non si usa più dire "Sono una Blossom"?

Cheryl: Oh, ragazzina, io sono sicuramente una Blossom. Tu, Topaz, non scherzi neanche però.

Toni: Ti amo.

Cheryl: Ti amo anch'io.

La ragazza dai capelli rossi spense la lucetta sul comodino e si distese accanto alla sua ragazza, che, invece, si alzò di scatto, così da poter riaccendere la luce per illuminare la stanza.

Cheryl: Che succede, amore?

Toni: E ora cosa faremo? Dopo la fine dell'Estate? Dopo la scuola? Con i serpents? Cosa faremo?

La ragazza di fuoco la guardò con un piccolo ghigno sul viso.

Cheryl: Ragazzina, abbiamo tutto da vivere adesso.

Toni ricambiò il suo sorriso, soddisfatta.

*FINE*









Due storie complicate ne formano una SENSAZIONALEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora