chapter 9~

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Pov's jimin
"I-io..."

Non ci riuscivo, non avevo più le forze per fare qualsiasi cosa, mi sentivo a pezzi. Dovevo dirglielo? Orami l'ha capito ne sono sicuro, ma vuole sentirselo dire e io non ci riuscivo non riuscivo a dirgli che era vero, perché avevo molta paura.

Jungkook: tu cosa mh?

Continuava a stringere la presa sul mio mento e iniziavo a sentire dolore, non solo in quella zona, ma in tutto il corpo, poi si avvicinò ancora a me, riuscivo a sentire il contatto con i nostri nasi.

"S-si"

Non riuscivo a fare una frase di senso compiuto, mi limitavo a rispondere in modo spezzato, ero a pezzi sia fisicamente che mentalmente. Lui però non sembrava soddisfatto della mia risposta

Jungkook: si cosa eh frocio?

Così presi coraggio, chiusi gli occhi il più possibile e con la poca voce che mi è rimasta e tremolante per colpa del mio pianto, cercai di formulare una frase

"S-si...io m-mi so-sono in-namorat-to di t-te"

Dopo quella rivelazione, al mio udito arrivò una risata amara, che mi fece tremare il cuore e potrei giurare di averlo sentito rompersi in frantumi, avevo appena fatto l'errore più grande della mia vita, quello di dichiararmi a lui ma era inevitabile perché non potevo fare altrimenti in questa situazione. Dopo quella risata, si staccò da me mentre tra me e lui ci fu una distanza di almeno un metro, non riuscivo a leggere il suo sguardo, sembrava schifato ma speravo di star sbagliando, perché anche se tra me e lui non scorre buon sangue non volevo che mi evitasse. Iniziai a piangere più di prima non mi importava più che i miei e si suoi genitori potessero sentirmi, non mi importava più di niente. Quando pensavo che quella tortura fosse  finita, jungkook si avvicinò ancora a me prendendomi con la mano il viso e spingendomi ancora di più contro il muro.

Jungkook: continua a sognare e a illuderti che tu mi possa piacere, e sai perché?! Perché a me non potrà mai piacere uno come te...HAI CAPITO?! mi fai letteralmente schifo.

Disse tutto, con gli occhi privi di luce o di vita, diceva quelle parole con una leggerezza assurda, e la cosa mi fece gelare il sangue, iniziai a provare paura e non mi spiegavo il motivo, questo lato di jungkook era nuovo per me e avrei preferito non averlo mai visto. Dopo quelle sue parole, mi lasciò e scese le scale e subito dopo sentì la porta di casa mia chiudersi, segno che se n'era appena andato, mi lasciai cadere sul pavimento e solo in quel momento realizzai che stavo trattenendo il respiro. Mio padre salì le scale di corsa, appena mi vide si preoccupò e corse in mio soccorso.

Papà: jimin cos'è successo? Jimin mi senti? JIMIN?!

Non riuscivo più a sentire niente o a vedere per colpa della mia vista offuscata e solo in quel momento capì che stavo avendo un attacco di panico e che il vecchio jimin, quello depresso stava ritornando per colpa di jungkook.

Mi sentì sollevare di peso da mio padre, mentre scendeva le scale e chiamare mia madre dicendole di prendere le chiavi della macchina, mentre i genitori di jungkook insistettero perché venissero con noi all'ospedale.

Pov's jungkook
Dopo che Jennie disse non so cosa a Jimin, lui diventò subito rosso e mi ricordai del perché ero qui oggi, dovevo sapere se quello che aveva detto Jessica era vero o no. Decisi così di chiedere dove fosse il bagno, sapendo perfettamente che il signor park avrebbe chiesto a Jimin di accompagnarmi e così fu.

Appena salimmo le scale, si fermò mentre si girava senza guardarmi negli occhi.

Jimin: Ec-ecco...il bagno è l'ultima po-porta a d-destra

Fece per andarsene, ma lo presi  per il braccio per poi spingerlo contro il muro,  per colpa dell'impatto urlò dal dolore e un senso di colpa mi assalì, ma lo cacciai subito via. Mi  avvicinai a lui, per la mia troppa vicinanza lo sentì tremare, poi gli sussurrai all'orecchio

" dimmelo"

Jimin: Co-cosa?

" dimmi se quello che ha detto Jessica ieri sera era vero?"

Non disse niente, continuava a guardare il pavimento, mentre la mia pazienza stava esaurendo. Così decisi di provocarlo

" lo sai che dicono che chi tace acconsente?"

Niente continuava a non parlare, sapevo che era vero, l'ho capito dal momento in cui gli ho chiesto se Jessica avesse detto la verità, ma lo volevo sentire da lui. Gli presi il mento e gli alzai il viso così che i nostri sguardi si possano incrociare mentre strinsi la presa.

"ti ho fatto una domanda, odio chi non risponde hai capito...quindi ti conviene rispondere, prima che io perda la poca pazienza che ho"

Potevo sentire perfettamente che iniziò a tremare,  mentre i suoi  occhi iniziarono a farsi lucidi, iniziando poi a piangere. Quando lo vidi in quello stato per colpa mia, iniziai a maledirmi di non sapermi comportare con lui era così fragile come la porcellana ed era la prima volta che avevo a che fare con uno come lui, ma non sono mai stato abituato a comportarmi in modo dolce con una persona e nemmeno con lui doveva succedere per lui per me non significava niente.

"non pensare di intenerirmi, RISPONDI!"

Poi lo vidi aprire bocca e avevo capito che avrei avuto la risposta che tanto aspettavo.

Jimin: I-io...

Si bloccò, però non poteva fare niente perché era in trappola fra il mio corpo e sapevo anche che non avrebbe urlato o altro, però iniziavo ad irritarmi e la mia pazienza era finita.

"Tu cosa mh?"

Jimin: s-si

A quella sua affermazione il mio cuore perse un battito, non volevo capire perché così decisi di distrarmi da quella sensazione che iniziava a farsi spazio nel mio corpo, quel "sì" non mi bastava volevo saperlo in modo chiaro.

"Si cosa eh frocio?"

Jimin: S-si...io m-mi so-sono in-namorat-to di t-te

Poi vuoto totale, il mio cuore si fece freddo, non provavo più niente anche quella sensazione bella che stava crescendo in me svanì, lasciando in me solo rabbia una rabbia che non mi spiegavo, mi staccai da lui e lo guardai in modo freddo, forse volevo mettergli paura? Non riuscivo a capire, ma sapevo che dovevo allontanarlo da me in tutti i modi e se questo lo portava a piangere lo avrei fatto lo stesso.

" continua a sognare e a illuderti che tu mi possa piacere, e sai perché?! Perché a me non potrà mai piacere uno come te...HAI CAPITO?! mi fai letteralmente schifo."

Detto ciò, decisi di andarmene perché avevo paura di una sua reazione, così scesi le scale e ignorai i richiami di mio padre, decidendo di uscire. Appena uscito mi appoggiai alla porta mentre sentì il padre di jimin urlare il suo nome e dei passi farsi vicini alla porta, mi allontanai il necessario per non essere visto e restai lì mentre jimin sembrava privo di vita tra le braccia di suo padre, per poi vederlo partire insieme ai miei e in quel momento mi sono sentito una merda, avevo appena ferito una persona innocente e che non aveva fatto niente. Iniziai a odiarmi per tutte le attenzioni che stavo dando a Jimin, non potevo e non volevo provare niente per quella caramella rosa, così per distrarsi decisi di andare a bere, sperando di togliermi dalla testa quello che era successo poco fa.

Angolo autrice
Ciaooo, spero state bene.
Questo è il continuo, non è tanto lungo perché oggi ho degli impegni e non ho potuto farlo più lungo di così, spero di riuscire a pubblicare una seconda parte oggi pomeriggio...detto ciò spero che vi piaccia.

i.e❣️

in love with my bullyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora