chapter 19~

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Pov's jungkook
Mi stavo dirigendo insieme a Jimin, nella stanza che avrei condiviso con taehyung, mentre quest'ultimo è rimasto con yoongi. Mentre camminavamo, potevo sentirmi sudare le mani, ero a dir poco agitato e non sapevo come avrei affrontato jimin in tutto ciò, lui invece era dietro di me che mi inseguiva verso la stanza e dato che gli davo le spalle non sapevo com'era messo ma ero sicuro che anche lui fosse agitato quando me. Arrivati davanti alla porta, infilai la chiave nella serratura e feci girare la chiave, per poi aprire la porta, nessuno dei due aveva intenzione di entrare e quando jimin stava per dire qualcosa lo presi dal polso e lo trascinai dentro per poi chiudere la porta mentre un silenzio assordante si impossessò della stanza.

" Ti puoi sedere..."

Sembrava che avessi perso le parole, non sapevo più come comportarmi però dovevo farlo, dovevo farlo per lui, per fargli capire che io a lui ci tengo.

Jimin si sedette sul primo letto, mentre io mi sedetti sull'altro rimanendo faccia a faccia. Ci fu un cambio di sguardi tra di noi, mentre potevo vedere che si stava agitando, iniziando ad agitare un po' le gambe sul letto.

"Allora...quello che tu devi fare ora e solo ascoltarmi, devi solo ascoltarmi e aspettare che io finisca ok...non devi parlare perché sennò potrei ripensarci"

Mi guardò un po' titubante, e dopo essersi preso del tempo per studiare le mie parole, mi sorrise, un sorriso che mi fece perdere un battito.

Jimin: Va be-bene

"Bene..."

Prima di iniziare a parlare, presi un respiro profondo.

"Allora non sono bravo a parlare, quindi dirò i fatti nell'ordine che mi viene in mente ok....avevo 9 anni quando la relazione tra mia madre e mio padre, iniziò a prendere una piega diversa... papà iniziava a pensare solo alla sua agenzia e al suo cognome e onore, soprattutto quando venne a sapere che mia madre aspettava un figlio maschio... comunque dicevo, iniziava a trascurarla e non le dava più attenzioni, poi ci fu un periodo in cui iniziò a picchiarla perché quel figlio di puttana aveva iniziato a bere"

Gli occhi di jimin, iniziarono a farsi lucidi, così mi alzai e andai al suo fianco, gli accarezzai la guancia dopo ci lasciai un bacio.

"Dicevo...mia madre stufa della situazione aveva iniziato a cercare un avvocato per chiedere il divorzio, ma lui le aveva detto queste esatte parole " non accetterò mai il divorzio e sai perché? Perché voglio vederti soffrire davanti ai miei occhi" io l'avevo sentito dire quelle parole a mia madre, così preso dal momento gli andai contro iniziando a dargli pugni sulla schiena, dandogli del bastardo..ma che vuoi che faccia un bambino di 9 anni, assolutamente niente, lui si incazzò ancora di più, mi spinse così forte che andai contro un mobile causandomi la cicatrice che ho sulla guancia..."

Mi bloccai non sapevo più come andare avanti, jimin se ne accorse e venne in mio aiuto.

Jimin: non voglio costringerti se non te la senti va bene così...ok?

"No..io voglio raccontarti, solo che non so come andare avanti"

Mi si avvicinò ancora di più e appoggiò la sua fronte sulla mia per poi prendermi la mano e facendo intrecciare le nostre dita.

Jimin: allora facciamo così...io ti faccio delle domande e tu se te la senti rispondi ok?

"Mh...ok"

Prima di iniziare, gli baciai le labbra, erano così saporite e dolci che li volevo sempre sulle mie.

Jimin: poi...poi cosa ha fatto tua madre?

"Con gli anni, quel bastardo non è cambiato...allora lei scappò in America, precisamente a New York"

Jimin riesame accigliato, avevo capito che avesse collegato le parole di Yoongi e che ora era tutto più chiaro.

in love with my bullyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora