chapter 18~

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Una settimana dopo

Pov's jimin
Oggi mi sono svegliato alle cinque del mattino, perché insieme alla scuola saremmo partiti per New York. Ero elettrizzato, euforico, mi prenderete per un'idiota che si comporta così solo per una stupida gita, ma che per me non è una stupida gita, ho sempre sognato di andare a New York e poter ballare nelle accademie di danza, ma non mi è mai stato possibile e grazie alla scuola potrò finalmente dire di aver realizzato in parte il mio sogno, ovvero quello di andarci. Mi affrettai e chiusi la valigia, ci era permesso portare solo una insieme ad uno zaino o borsa. In questi ultimi giorni, erano accadute molte cosa sia belle che scomode, mi sono fidanzato con jungkook, abbiamo avuto il nostro primo rapporto intimo, ho notato anche gli sforzi che fa per migliorare e farmi stare bene con lui e non potevo non esserne felice. Vengo risvegliato dai miei pensieri quando mia madre fece il suo ingresso nella mia stanza.

Mamma: amore non sei ancora pronto? Jungkook è arrivato

"Si sì ho finito, arrivo"

Mia mamma uscì, mentre io la seguì da dietro, cercando di non inciampare per colpa della valigia pesante e la borsa che tenevo in spalla. Arrivati dalla porta, mi fermai per poter salutare i miei genitori. Prima che io potessi fare qualsiasi cosa, mia madre mi attirò tra le sue braccia iniziando a commuoversi.

Mamma: mi mancherai

"Mamma...sono solo due settimane, e poi sono grande ormai"

Papà: amore, jimin ha ragione... però ora lascialo un po' a me

Mia madre si mise a ridere, mentre io la seguì a ruota. Mio padre a differenza di mia madre, mi diede una pacca sulla spalla sorridendomi, perché per lui io ora ero grande e dovevo essere trattato come tale. Gli sorrisi per poi girarmi verso jungkook, che era appoggiato alla sua macchina che mi aspettava, andai verso di lui mentre mio padre urlò facendomi imbarazzare.

Papà: e mi raccomando usate le protezioni eh...siete cauti

Poi chiuse la porta, lasciandomi fermo, solo con Jungkook che mi guardava accigliato per il comportamento di mio padre.

"C-ciao"

Cercai di cambiare discorso e ringraziai kook per non aver fatto domande o facce perverse, si limitò ad avvicinarsi a me per poi lasciarmi un bacio.

Jungkook: buongiorno piccolo

Dopo che mi aiutò a mettere i miei bagagli nel bagagliaio, partimmo verso la scuola perché da lì avremmo preso un autobus, diretto all'aereoporto.

[...]
Prima di salire sull'autobus, il nostro coordinatore iniziò a fare l'appello, e quando constatò che eravamo tutti presenti salimmo come dei forsennati sull'autobus, facendo come sempre a gara per gli ultimi posti. Jungkook si era lanciato verso gli ultimi posti riuscendo a prenderli e io insieme ai nostri amici iniziammo a ridere in coro, i posti erano disposi in questo modo, nell'ultima fila c'ero io, jungkook, tae e yoongi, mentre davanti a noi c'erano namjoon, jin, Hobi e yoojin. Il viaggio per l'aeroporto era stato breve, perché avevamo tutti dormito, essendo che ci eravamo svegliati tutti alle cinque. Arrivati dentro, facemmo vedere i nostri passaporti e dopo finalmente cinque minuti di attesa, potevamo salire in aereo.

[...]
In aereo ero seduto vicino a jungkook mentre davanti a noi c'erano yoongi e tae, io con tutta sincerità ero molto agitato, perché non ci ero mai salito e avevo paura che qualcosa andasse storto, mentre kook al mio fianco sembrava rilassato e abituato. Lui si accorse della mia tensione, così mi accarezzò la mano, per poi intrecciarle tra di loro.

Jungkook: non ci sei mai salito?

"N-no"

Jungkook: stai tranquillo, io sono qui mh?

in love with my bullyWhere stories live. Discover now