𝑯𝒊𝒔𝒐𝒌𝒂 𝒙 𝑰𝒍𝒍𝒖𝒎𝒊 (smut)
Storia di come Illumi impara che non sempre cercare di essere perfetti è sinonimo di esserlo e che amare un'altra persona non significa essere deboli.
༺ Illumi si prende una pausa dalla sua vita di assassino per...
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Se c'era una cosa che Illumi non riusciva proprio a sopportare (tra le tante, s'intende) era il perdere tempo per cose inutili.
Egli stesso si riteneva minimalista e coinciso, non faceva mai nulla che non fosse necessario, ovviamente riuscendo sempre a ottenere risultati eccellenti. Lo si poteva notare anche nei messaggi che scriveva, chiari, corti, nessuna emoji, punteggiatura giusta, lettere maiuscole e via dicendo.
Pensava di essere sempre così, ed effettivamente era vero - anche da appena sveglio, mandava dei messaggi impeccabili -, se non fosse per una particolare condizione: quando era ubriaco.
Tutto sommato, da quello che riusciva a leggere, i messaggi inviati quella sera durante la quale aveva bevuto fin troppo non erano così tanto sgrammaticati, ma... il contenuto era alquanto deplorevole, di sicuro qualcosa che da sobrio non si sarebbe mai sognato di digitare. Soprattutto non a quella persona, per l'amor di Dio, perché proprio a lui e non a un qualsiasi altro numero presente nella sua rubrica?
Andando con ordine, però, bisogna sapere che aveva saputo di aver mandato quel messaggio per purissimo caso: stava guardando l'applicazione installata da poco tempo nel suo telefono, a quanto pare molto utilizzata in Italia, Whatsapp, ed era finito per archiviare accidentalmente una chat con un sicario con cui aveva collegamenti a Roma.
Sì, anche gli assassini utilizzavano Whatsapp, solo per messaggi sicuri e non sospetti.
Comunque, sta di fatto che, una volta resosi conto di quel che era successo, cercò dov'era finita e la trovò insieme ad un'altra. Fu facile riconoscere chi era l'altra persona la cui chat era archiviata, siccome dalla foto profilo risaltava la pelle pallida e i capelli rossi, per non parlare dell'immancabile trucco che l'avrebbe reso riconoscibile anche a miglia di distanza.
Come se ciò non bastasse, i messaggi erano stati visualizzati subito dopo l'invio, ma non c'era traccia di nessuna risposta: anche l'Illumi ubriaco si doveva essere sentito imbarazzato, per questo motivo aveva deciso di far scomparire la conversazione dalla home dell'app.
Erano passati quattro giorni oramai da quella sera, eppure l'imbarazzo aveva trafitto il ragazzo come una spada, incapace di muoversi anche di un solo millimetro. Non aveva osato aprire la chat, dopo aver letto le prime tre parole dell'ultimo messaggio inviato si era reso conto di non poter andare avanti con la lettura e aveva lasciato perdere, spegnendo il telefono, per poi metterlo sotto carica e uscire dall'appartamento che improvvisamente era diventato soffocante.
