𝑯𝒊𝒔𝒐𝒌𝒂 𝒙 𝑰𝒍𝒍𝒖𝒎𝒊 (smut)
Storia di come Illumi impara che non sempre cercare di essere perfetti è sinonimo di esserlo e che amare un'altra persona non significa essere deboli.
༺ Illumi si prende una pausa dalla sua vita di assassino per...
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«Ti vedo bene» disse, sistemandosi meglio sullo sgabello, osservando attentamente il viso del ragazzo al suo fianco.
«Che ci fai tu qui?» domandò Illumi, confuso. E imbarazzato. Non potevano non venirgli in mente i messaggi scandalosi inviatogli una settimana prima.
«Lavoro» rispose Hisoka con nonchalance, richiamando l'attenzione del barista, anche lui apparentemente incuriosito da quel che stava succedendo tra i due uomini «Ho ricevuto una chiamata da una persona influente qui a Roma, mi ha offerto un bel po' di soldi. Non potevo rifiutare»
«Come se avessi bisogno di denaro» lo derise Illumi, fissando il bicchierino vuoto davanti a sé, una volta pieno di liquore. Sentì che per andare avanti con la conversazione gliene sarebbero serviti altri, almeno due o tre.
«Potrei dire la stessa cosa di te» Hisoka si fermò un attimo, scrutandolo attentamente alla ricerca di qualcosa «Sei truccato?»
Illumi rilasciò un grugnito, già seccato dalla curiosità del suo socio, per poi poggiare la testa sul bancone e rivolgere il viso verso di lui, annuendo quasi impercettibilmente.
«Non sapevo ti piacesse truccarti» ammise compiaciuto il rosso, quasi come se fosse lui la causa per il quale Illumi quella sera avesse fatto uso di cosmetici. "Ridicolo" pensò il corvino.
«Non ho mai detto che mi piaccia truccarmi. Oggi ne ho solo sentito il bisogno» Ridicolo anche questo. Perché si stava giustificando con Hisoka?
Era libero di fare qualunque cosa volesse e non doveva dare spiegazioni a nessuno, tanto meno all'uomo al suo fianco.
«Ho capito»
Nel sentire quelle due parole, Illumi corrugò le sopracciglia, aspettandosi ulteriore insistenza.
«Anche io sono qui per lavoro» iniziò Illumi, percependo lo sguardo di Hisoka vagare sul suo viso, come ipnotizzato. «Ho ricevuto un incarico»
«L'uomo che prima se n'è andato è un tuo socio?» domandò allora Hisoka, sorpreso del fatto che Illumi avesse qualcun'altro oltre a lui.
«No, non è un mio socio» si sollevò lievemente dallo sgabello del bancone per prendere i due drink che il barista gli stava offrendo, continuando ad osservarlo «Non lo conosco. È la prima volta che ci siamo incontrati» ammise, rendendosi conto che la situazione agli occhi di Hisoka doveva sembrare strana.
«Quindi vi siete incontrati per la prima volta in un locale a luci rosse per omosessuali» dichiarò divertito il rosso, facendosi scappare una risata «Perché proprio questo posto? Non mi pare abbia aria da ambiente lavorativo»
