𝒃𝒓𝒐𝒌𝒆𝒏 ༄ 𝒉𝒊𝒔𝒐𝒊𝒍𝒍𝒖

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"𝒇𝒆𝒂𝒓𝒍𝒆𝒔𝒔 𝒄𝒉𝒊𝒍𝒅,
𝒃𝒓𝒐𝒌𝒆𝒏 𝒃𝒐𝒚;
𝒕𝒆𝒍𝒍 𝒎𝒆 𝒘𝒉𝒂𝒕 𝒊𝒕'𝒔 𝒍𝒊𝒌𝒆
𝒕𝒐 𝒃𝒖𝒓𝒏"

"𝒇𝒆𝒂𝒓𝒍𝒆𝒔𝒔 𝒄𝒉𝒊𝒍𝒅,𝒃𝒓𝒐𝒌𝒆𝒏 𝒃𝒐𝒚;𝒕𝒆𝒍𝒍 𝒎𝒆 𝒘𝒉𝒂𝒕 𝒊𝒕'𝒔 𝒍𝒊𝒌𝒆𝒕𝒐 𝒃𝒖𝒓𝒏"

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Illumi si svegliò sentendo il rumore di una suoneria, precisamente quella del suo cellulare, poggiato sul comodino di fianco al letto.

Combattuto tra il pensiero di continuare a dormire oppure rispondere alla chiamata perché poteva essere importante, prevalse quest'ultimo grazie al suo senso del dovere morale elevato.
Si tirò su, poggiandosi sui gomiti, afferrando il telefono con la mano destra e facendo scorrere il dito per accettare la chiamata, che era di suo padre.

Suo padre che lo chiamava la mattina era un evento raro, non era quasi mai successo: di solito capitava la sera o nel tardo pomeriggio. Talvolta anche a notte inoltrata, entrambi non riuscivano ad addormentarsi con facilità e soffrivano di una leggera insonnia.

«Pronto?» domandò, chiedendosi cosa ci fosse di importante, rendendosi conto solo in un secondo momento della differenza di fuso orario e che quindi in Giappone era pomeriggio.

«Killua» Sentì la voce di suo padre rantolare e il suo respiro era affannato «È scomparso»
«Scomparso?» Illumi non voleva provare ansia già di prima mattina; sicuramente Killua non era scomparso.

«Gon è ancora lì?»
«Non- » la comunicazione s'interruppe, lasciando Illumi solo nel letto con il telefono tra le mani, lo schermo nero.
Chiamata terminata.

«Fanculo» imprecò, ricomponendo il numero e alzandosi più in fretta che poteva, percependo le gambe molli ma riuscendo comunque a reggersi in piedi «Perché non risponde?»

Dopo due chiamate senza risposta, alla terza finalmente ci fu un segno di vita.
«Trovati entrambi» disse la voce di suo padre, in sottofondo Illumi sentì quella della madre urlare contro qualcuno.

Il corvino sospirò, chiedendo dove fossero: erano andati da Mike, il cane a guardia della residenza degli Zoldyck.

«Ho capito» Silenzio. «La prossima volta cercate meglio prima di chiamarmi»
Non voleva essere scortese, ma semplicemente anche chiamandolo in un momento del genere c'era ben poco che potesse fare.

Si trovava dall'altra parte del mondo, non sarebbe potuto intervenire neanche volendo.
«Certamente» Silenzio. «Come va in Italia?»

Illumi pensò al modo più opportuno per rispondere a quella domanda, mentre parlava di come avesse trovato lavoro anche lì - sapeva che suo padre sarebbe stato fiero che gli Zoldyck erano conosciuti perfino in Italia - si vestì, prendendo dei boxer dal cassetto del comodino, per poi mettersi i pantaloni di una tuta grigia, una canotta nera e la felpa con la zip abbinata alla tuta.

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