𝑯𝒊𝒔𝒐𝒌𝒂 𝒙 𝑰𝒍𝒍𝒖𝒎𝒊 (smut)
Storia di come Illumi impara che non sempre cercare di essere perfetti è sinonimo di esserlo e che amare un'altra persona non significa essere deboli.
༺ Illumi si prende una pausa dalla sua vita di assassino per...
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Il mattino seguente, Illumi si risvegliò nel suo letto con un lieve mal di testa.
Si ricordava tutto quello che era successo la sera precedente, dell'incarico lavorativo, dell'incontro com Sebastiano e di quello con Hisoka.
Hisoka dormiva beatamente sul suo divano letto in soggiorno, constatò Illumi, dirigendosi verso il frigo della cucina per prepararsi qualcosa per colazione. Si sorprese poiché Hisoka non dava segni di essersi svegliato, nonostante di solito fosse sensibile ad ogni rumore.
Magari doveva provare a svegliarlo: erano già le undici passate di domenica mattina e Illumi aveva in programma di fare un giro per Roma nel pomeriggio. Prima di uscire di casa, però, avrebbe dovuto riordinare e mettere a posto tutto il caos che regnava nell'appartamento. A partire dai vestiti sparsi di Hisoka e dalla sua valigia aperta abbandonata vicino alla porta d'ingresso.
«Svegliati» gli disse Illumi, dandogli contemporaneamente un pugno sul braccio. Ottenne solo un mugolio da parte dell'altro, nessun altro segno di vita. Sospirò, capendo che avrebbe dovuto utilizzare metodi più violenti.
Afferrò con le mani il busto di Hisoka da sopra il lenzuolo, spingendolo con forza oltre il bordo del materasso, facendolo cadere vicino ai suoi piedi.
«Ma...» si tirò su Hisoka, rivolgendo un'occhiata che probabilmente avrebbe dovuto essere intimidatoria, ma i capelli scompigliati e il suo viso appena sveglio lo facevano apparire quasi...tenero. Quasi.
«Sto preparando la colazione. Vedi di mettere a posto tutti i tuoi vestiti che hai lasciato in giro» Illumi non aveva proprio voglia di mettersi a pulire i "danni" causati dall'altro, decise di lavarsene le mani e far sì che se ne occupasse Hisoka.
«È così che svegli le ragazze con cui stai?» domandò Hisoka, con una vena ironica, mentre si massaggiava la schiena, tirandosi in piedi. Il fulvo si guardò attorno, constatando che effettivamente non aveva lasciato la stanza in condizioni ottimali.
La sera prima, Illumi aveva accettato, con un certo compiacimento da parte di Hisoka, di ospitarlo a casa sua a tempo illimitato. Non che quest'ultimo non avesse un posto dove potesse alloggiare, ma perché sprecare fatica quando Illumi aveva già un appartamento pronto all'uso? Ovviamente, avrebbe contribuito alle spese per il periodo di tempo in cui sarebbe rimasto a casa del corvino. Non era un parassita e di soldi ne aveva in abbondanza.
