𝑯𝒊𝒔𝒐𝒌𝒂 𝒙 𝑰𝒍𝒍𝒖𝒎𝒊 (smut)
Storia di come Illumi impara che non sempre cercare di essere perfetti è sinonimo di esserlo e che amare un'altra persona non significa essere deboli.
༺ Illumi si prende una pausa dalla sua vita di assassino per...
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Illumi non aveva proposto di andare in un locale per ubriacarsi, non ci aveva neanche pensato. Forse solo un po', ma aveva bevuto più durante quel periodo in Italia che in un mese in Giappone.
Senza contare il fatto che la vicinanza con Hisoka gli faceva venir voglia di bere e ubriacarsi fino a dimenticarsi il suo nome.
Non sapeva se anche l'altro provasse le stesse sensazioni e non ci teneva a saperlo.
Dopo aver finito di mangiare cena, decisero di fare un giro per vedere quali locali fossero effettivamente aperti di domenica e ne trovarono abbastanza: l'unico problema era che richiedevano un abbigliamento formale, cosa che i due ragazzi in quel momento non avevano.
Hisoka aveva un crop top con dei pantaloni larghi e stretti sulla caviglia, entrambi bianchi, e delle normali scarpe ai piedi del medesimo colore. Illumi era già vestito in modo più elegante, con una camicia nera e i pantaloni chiari, quindi forse sarebbe potuto entrare, ma non aveva intenzione di farlo senza Hisoka.
L'unica alternativa era quella di andare in dei locali più malfamati: Hisoka propose subito quello dove si erano incontrati il corvino e l'assassino italiano, ma Illumi gli ricordò che era solo per uomini omosessuali, quindi non aveva senso che ci andasse.
Hisoka sospirò sentendo le obiezioni dell'altro ma non insistette; di locali ce n'erano tanti e di sicuro uno che facesse al caso loro l'avrebbero trovato.
Ne trovarono uno, non troppo lontano da quello della volta precedente, che aveva delle luci a neon colorate: rosa, viola e blu.
Ad Illumi quei colori non dicevano nulla, ma Hisoka si fermò a guardarli interessato, proponendogli di entrare in quel posto. Illumi accettò, consapevole di aver privato l'altro di divertimento con le sue lamentele precedenti.
Appena entrati, la prima cosa che saltava agli occhi era la grande pista da ballo, un palco su cui sopra vi era quello che doveva essere il dj presumibilmente, un bar con un bancone con svariati posti a sedere e le scale che portavano al piano di sopra.
Illumi sollevò un sopracciglio, mentre gli si formava in mente cosa potesse effettivamente esserci al piano di sopra, ma decise di non pensarci troppo e di godersi la serata senza pensare al lavoro o a qualunque altra cosa che non fosse il suo divertimento personale.
