𝐒𝐄𝐍𝐈 Ç𝐎𝐊 𝐒𝐄𝐕𝐈𝐘𝐎𝐑𝐔𝐌 | 𝐓𝐈 𝐀𝐌𝐎 𝐂𝐎𝐒Ì 𝐓𝐀𝐍𝐓𝐎

𝑼𝑵 𝑮𝑰𝑶𝑹𝑵𝑶 𝑽𝑶𝑹𝑹𝑬𝑰 𝑬𝑺𝑺𝑬𝑹𝑬

Ho passato un po' del mio tempo "libero" nell'ufficio di Emre e tra una mail, un contratto e un lavoro abbiamo chiacchierato.

"Emre, sai avrei avuto un'idea per la tua nuova assistente" - gli dico
"Ah bene!"
"Io pensavo a Leyla... non ne ho ancora parlato con lei, ma sono sicura che accetterà. Infondo è un lavoro molto buono, professionale, avrà delle responsabilità importanti ma a lei piacciono queste cose, e poi qui ci siamo noi, si troverà più a suo agio, non trovi?"
"Credo sia un'ottima idea Dem, tua sorella è una ragazza così intelligente"
"Proprio per questo! Imparerà in fretta, e poi già ne capisce di queste cose. Quando sarà qui almeno avrà un lavoro e insieme possiamo mantenerci"
"Hai ragione, Leyla andrà benissimo. Però vorrei discutere con te sul fatto della casa" - mi dice
"Non c'è nulla da discutere Emre"
"Demet non mi va che andiate da sole in un'altra casa e chissà dove poi"
"Non è ancora deciso nulla, poi vedremo dai"

Passa per l'ufficio di Emre, Deniz

"Ehi... Emre io sto andando via, ho un piccolo problema con il locale" - afferma Deniz
"Non ti preoccupare vai" - gli risponde lui
"D'accordo grazie... Demet vuoi venire?"
"Mi dispiace ma non posso, sto seguendo la produzione dei vestiti per il progetto"
"Ah giusto, e complimenti per il lavoro"
"Ti ringrazio"
"Va bene allora io vado, buona giornata" - afferma andando via

"Quindi ora voi due...?"
"Prima mi ha chiesto scusa, abbiamo parlato un po'" - spiego al mio amico

"Sarà meglio che vada ora, ci vediamo dopo" - dico sorridendo ed uscendo dal suo ufficio

Nel pomeriggio, sta sempre bene un po' di the no?
Andrò a prepararlo

« è solo una scusa per tornare da lui »
Ma che dici? Una scusa? Pff, ti pare.
« tu non bevi tutto questo the, e di sicuro non prepari due tazze »
Non mi sembra carino farlo solo per me voce! Lo porterò anche a lui sennò si offende dai
« si sì certo, solo scuse »
Sta zitta ora, non disturbarmi quando sono con lui.

Prendo le due tazze di the e le porto nell'ufficio di Can

"Demet c'è qualcuno nell'ufficio di Can? Per caso c'è Metin?"
"No signora Deren"
"Perché hai in mano due tazze?"
"Perché Can, cioè il signor Can mi ha detto di avere molta sete ecco" - affermo correggendomi
"Che strano, non lo capirò mai quell'uomo"
"Ha ragione signora Deren, chi lo capisce..."

Me la sono scampata dai!

Busso, lui mi fa cenno di entrare, è al telefono.
Poso i due the sulla scrivania e mi siedo.
Lo osservo attentamente.
Chi sarà?
Sorride troppo, parecchio.
Ridacchia, che ti ridi eh?
Sarà una modella super galattica che sta invitando a cena.
O magari è un'attrice famosa e affascinante con cui ha intenzione di fare un film e finire sui red carpet di tutto il mondo.
O ancora peggio! Una fotografa di fama internazionale come lui.

"Sai cosa, te la passo ora" - dice Can, alla persona dall'altra parte del telefono

Mi guarda passandomi il suo cellulare.
Gli faccio cenno di no, ma insistendo decido di rispondere.

"Pronto?"
"Demet!"
"Signor Aziz?! Che piacere sentirla!" - affermo alzandomi e cominciando a camminare per la stanza, ovviamente da brava italiana, gesticolando.
"Come stai figliola?"
"Io sto benissimo, lei? Dove si trova?"
"Sto bene anche io. Ora sto navigando per i mari del sud"
"Che meraviglia, spero però che torni presto" - gli dico
"Per come mi ha detto mio figlio, spero proprio di tornare presto e passare un po' di tempo con te cara"
"Mi piacerebbe molto"

Ho chiacchierato per un po' con il signor Aziz, lui è il padre dei fratelli Divit.
Gli voglio molto bene, l'ho conosciuto parecchio tempo fa con Emre. Si vede da subito che è un'uomo molto buono, è spiritoso e quasi sembra abbia molta più energia di noi giovani.
Con me è sempre stato molto carino.
Una volta terminata la conversazione, passo il telefono a Can.