Capitolo 31

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TW: autolesionismo
(non credo che delle persone con stabilità mentale leggano questa cosa peró mi sembra giusto avvisare)

Mia madre, mi mancava, tanto, perché non era più come quando ero piccola? era sempre presente, sempre.

G: a che pensi piccola?

M: no niente

G: non è vero, hai una faccia un po' delusa

M: è un po' mia madre

G: io di mia mamma non posso dire niente, lei è tanto brava, se vuoi te la faccio conoscere, solo che abita a long beach, quindi è un po' difficile

M: SI CAZZO ME LO HAI DETTO CHE TUA MAMMA È BRAVA, LA MIA NO QUINDI BASTA PARLARNE CHE ALTRIMENTI MI VIENE IL RIMORSO

G: oh, scusa, non pensavo la prendessi così male

M: non pensavi? era intuibile cazzo

G: scusa piccola, sai che mi spiace

M: no ti spiace un cazzo, vai via

G: ei, calma dai

M: ti ho detto di andare

G: capisco che è un argomento delicato ma se ti va possiamo archiviare il discorso oppure posso aiutarti

M: aiutarmi? si certo, farmi piangere al massimo mentre cerchi di darmi un cazzo di supporto morale anche se non te ne frega niente

G: MORGANA CAZZO MI IMPORTA DI TE

M: vai via

G: no, io non me ne vado, voglio stare a sentire qualunque cazzata esca dalla tua bocca

M: TI HO DETTO DI ANDARE

G: LO FACCIO PER TE, ORA HAI BISOGNO DI ME ED IO SONO QUI

M: SONO CAZZI MIEI VAI VIA

G: andare via per cosa, farti tagliare perché soffri chiusa nel tuo dolore?
CAZZO CREDI CHE NON TI CAPISCA, TI HO VISTO, LE BRACCIA LE GAMBE, SEI COMPLETAMENTE SEGNATA, NON TI FARÓ TAGLIARE ANCORA

l'aveva detto, lo sapeva e lo aveva notato.

M: SENTI NON MI INTERESSA, VOGLIO SOLO UNA MADRE

G: SI MA TAGLIARSI NON È LA SOLUZIONE

M: VAI VIA CAZZO, MI FAI STARE ANCORA PEGGIO

G: senti vaffanculo, tanto non mi stai a sentire, FAI QUEL CAZZO CHE VUOI, RIDUCITI A MERDA E POI CHIAMAMI, COSÌ MAGARI TI RENDERAI CONTO CHE NON È LA COSA GIUSTA DA FARE

mi volta le spalle e se ne va, sale in macchina, e la accende, come se non gli importasse più.

Rientro in casa, mi butto sul divano e piango, per diverse ore, vado in bagno, fisso la lametta, incerta sul se usarla, penso a quello che m
i aveva detto Gus nel vago tentativo di farmi ragionare, non dovevo lasciarlo andare, solo lui sapeva calmarmi, non lo richiamerò in ogni caso, se ci tiene veramente, tornerà.
Continuo a fissare la lametta, la mia salvezza e la mia condanna allo stesso tempo.
Decido di tagliarmi, proprio come ogni volta, dimenticavo tutto, pensavo solo al dolore fisico, tralasciando quello mentale, ogni volta che un piccolo pezzo di pelle si spaccava potevo vedere il sangue fuoriuscire come un piccolo zampillo, o colare fuori dalla ferita, fino a percorrere tutto il braccio, giungere al dito e cadere a terra.
Se devo essere sincera, mi piace vedere il sangue colare e cadere a terra, sporcare le piastrelle, esse sono di colore marrone scuro, mi piace quando si crea contrasto, sembra quasi nero, alcune goccie cadono anche sul lavandino, lí il colorito è più rosso, molto acceso, come quello dei film horror, li guardo solo per vedere il sangue, non perché mi piace il genere, continuo, un braccio ormai è totalmente ricoperto, l'altro credo lo sarà fra poco, sento il freddo della lama prima del dolore, giungo alla fine dell'altro braccio, il dolore è forte, mi brucia tutto, guardo le mie braccia che grondano e realizzo quello che ho fatto, apro la finestra e senza ragionare lancio via la lametta, ancora sporca, come se volessi liberarmene, so che andò a comprarne altre, se proprio non vorrò uscire mi basterà usare la parte superiore di una lattina; non ce la faccio, non vogio morire, ma allora perchè lo sto facendo? metto le braccia sotto l'acqua gelida, fascio i tagli ed infilo una felpa, pulisco il sangue e vado in cucina, sono le 8 di sera, nessuna traccia ne di gus ne di mia madre.

Mi cucino un piatto di pasta, nel disperato tentativo di mettere del cibo nel mio stomaco, mangio si e no 4 penne, lascio il piatto ancora pieno sul tavolo, non apro nemmeno il telefono, mi infilo sotto le coperte e mi addormento piangendo.

Spazio Autrice:

questo capitolo è completamente tragico, spero di non avervi triggerato troppo

𝐋𝐈𝐅𝐄 𝐈𝐒 𝐁𝐄𝐀𝐔𝐓𝐈𝐅𝐔𝐋 | 𝐋𝐈𝐋 𝐏𝐄𝐄𝐏Where stories live. Discover now