Capitolo 6

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Lele

Comincio ad aprire gli occhi e la prima cosa che noto è la bellezza di Tancredi mentre dorme, non ne ha nemmeno idea.... ieri ci ha messo un pò ad addormentarsi, ma siamo rimasti che oggi dobbiamo parlare per bene io e lui ed ho capito che la serata ballo salta proprio. Finalmente lo vedo sereno dopo ieri che è stata una giornata di merda e notando che non è poi così tardi decido di lasciarlo ancora dormire e mi alzo per andare in cucina dove trovo tutti e due i ragazzi <<ciao bro>> <<giorno>> dico dirigendomi verso il caffè che hanno fatto <<come sta?>> chiede Gianmarco <<ci ha messo un pò a dormire, ma adesso sembra tranquillo e non lo volevo svegliare. Sono stato solo uno stronzo ad andare via così, non dovevo farlo agitare ancora di più>> <<non darti la colpa, era semplicemente già agitato di suo. Questo tema è molto pesante per lui>> <<l'ho notato, perché non ce ne ha parlato prima?>> <<perché non vi voleva far preoccupare, soprattutto te e dalla tua reazione direi che ci aveva preso>> <<io ci prendo sempre quando si parla di Lele>> sentiamo la sua voce dalla porta e ci giriamo bloccandomi un attimo a vedere quella bellezza, sembra un bambino che si sta stropicciando gli occhi ancora assonnati e ha i capelli tutti spettinati e lo vediamo dirigersi verso di me per sedersi poi in braccio <<per questo non volevo parlarvi di ciò, non farete altro che preoccuparvi. Io voglio andare a Roma però lo capite? Non le voglio lasciare da sole e lo voglio vedere con i miei occhi quello stronzo>> <<ma lo vuoi capire che non ti possiamo lasciare andare da solo?>> <<ma...>> <<Tancredi se vuoi andare a Roma per la tua famiglia è ovvio che puoi, ma non puoi pretendere che noi non ti seguiamo>> dice Diego deciso parlando al nome di tutti <<ho troppo sonno per controbattere e so che non la vincerei mai comunque>> <<bravo>> dico stringendolo a me <<vuoi il latte>> <<ovvio>> dice alzandosi, è proprio un bambino, ma lo adoro.   

Ormai è pomeriggio quando costringo Tanche ad uscire con noi per incontrare Marta, Elisa e Zoe <<che palle, voglio il mio letto>> <<dai così smetti di pensare per un pò>> dice Diego <<va bene, basta che non fate uscire l'argomento>> <<tranquillo, ho già detto a Zoe di stare muta>> rispondo e poi il resto del tragitto lo facciamo in silenzio finché non arriviamo al lungo dell'incontro e vediamo le ragazze che ci aspettano <<assurdo, siete arrivate prima di noi>> dice Gian ridendo per poi andare a salutare Marta, beh non ha tutti i torni <<che simpatici, per colpa di questa tua orribile battuta decidiamo noi dove andare>> dice Marta, lo sapevo che sarebbe finita così <<dove vuoi andare amore mio?>> dice Gian con la faccia da cucciolo, che cretino... <<non ci provare, vogliamo solo vedere qualche negozio e poi andiamo a mangiare>> <<quindi rimaniamo anche a cena?>> se ne esce Tanche e io gli do una botta sulla testa <<si e non cominciare a rompere>> dico e come risposta da bravo maturo che è mi ha la linguaccia, che carino...????

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