Capitolo 7

688 35 8
                                    

Tanc

Dopo un lunghissimo giro  decidiamo di mangiare in una semplice pizzeria, e anche se non ho  fame decido di dividerla con Zoe. Non so perché sto tanto giù, ma finalmente quando stavo bene con la mia vita lui ricompare, proprio adesso <<allora che ti prende?>> mi dice Zoe a bassa voce <<niente, perché?>> <<dai lo so che non hai fatto altro che pensarci e so che non dovevo tirare fuori l'argomento, ma non riesco a vederti così. Vuoi parlarne?>> <<possiamo uscire un attimo?>> <<certo>>> e dopo aver detto a Lele quale pizza ordinarci usciamo, forse mi fa bene parlare con qualcuno che non siano i ragazzi <<sto una merda Zoe, non puoi capire. Finalmente andava tutto bene cazzo, finalmente sto costruendo con fatica la vita che voglio e lui decide di tornare, perché?? Cosa cazzo ho fatto di male??>> comincio a parlare a raffica senza respirare tra un pò, ma ho davvero bisogno di tirare fuori tutto <<dicono che sembro un altro ed è vero, sono un'altra persona quando si tratta di mio padre ed ho sempre sperato che questa parte di me lui non la vedesse e invece è successo; l'ho persino scambiato per mio padre in quel momento quando ero poco lucido. Abbiamo litigato pesantemente per questo e io lo conosco e so che non mi lascerà più solo e ne sono felice perché mi fa capire quanto ci tiene a me, ma non lo voglio rovinare con questa merda, lui è troppo puro>> e senza nemmeno rendermi conto comincia a parlare di Lele e capisco che è lui il motivo principale per cui sono così scosso, non voglio rovinarlo con tutta questa merda <<lo sai che non ti lascerà affrontare questa questione da solo>> <<lo so, ma non posso rovinarlo>> <<ti stai preoccupando più per lui che per te?>> e in quel momento capisco tutto, come non mi posso essere accorto  di tutto questo? Non me ne frega un cazzo di me, ma di Lele <<non me ne ero nemmeno accorto>> <<dovresti parlare con lui di questo argomento>> <<Zoe...>> <<lo sai che da lui non potrai mai scappare. Senti ora ti lascio un pò da solo per riprendere aria, ma vorrei farti una domanda dove devi ragionare bene>> <<ok>> <<perché tra tutti quello che hai paura di "rovinare" è Lele, anche Diego, Gian, pure io ti vogliamo aiutare, ma subito hai pensato al bene suo sopra il tuo>> <<io...>> <<non rispondere a me, ma pensaci. Dico agli altri che hai bisogno di prendere aria>> <<grazie>> e va via. Perché non sono riuscito a rispondere subito alla sua domanda? Che casino che ho in testa, devo andare via. 

Lele

Zoe è tornata da quasi 10 minuti e Tanche non si decide a rientrare, ma quando arrivano le pizze trovo la scusa perfetta <<vado a chiamarlo che odia mangiare la pizza fredda>> e senza aspettare risposta esco e comincio a cercarlo senza trovarlo però. Decido di provare a chiamarlo, ma continua a dirmi che è spento ed allora mi comincio ad agitare veramente e torno dentro <<Zoe dove avete parlato?>> <<qui davanti dove ci sono le panchine, perché?>> <<perché non ho idea di che fine abbia fatto>> e capita la situazione decidiamo di lasciare il ristorante, dopo aver pagato perché comunque ci avevano già servito, e andiamo in giro per Milano e dopo una ventina di minuti mi suona il telefono e per miracolo è proprio lui <<dove cazzo sei?>> dico, lo so che non lo devo agitare, ma sono preoccupato <<scusa Lele, non volevo preoccuparti>> <<allora perché sei andato via?>> <<dovevo un'attimo allontanarmi da tutto, non ci sto capendo più niente, troppe cose insieme>> <<fatti aiutare cucciolo>> <<mi vieni a prendere? Sono davanti al Duomo>> <<arrivo subito>> <<ma solo te>> <<d'accordo>> e stacco <<sta davanti al Duomo, ma vuole solo me. Tranquilli>> <<fammi sapere quando lo trovi, noi andiamo a casa>> dice Gian che è quello più preoccupato insieme a me essendo il suo migliore amico <<certo>> e così mi avvio verso di lui, ho bisogno di stringerlo forte a me. 

ME

Lo so che è tutto un dramma, ma presto ci sarà una parte più felice e grazia mille per aver superato le 100 visualizzazioni ❤

cosa proviamo?Where stories live. Discover now