Capitolo 34

480 34 3
                                    

Tanc

In questo momento stanno visitando Lele e io sto aspettando nella sala d'attesa dove gli occhi piano piano si stanno chiudendo; sono giorni che non dormo o dormo poche ore, la ragione principale è per esserci sempre quando serve a Lele, ma anche perché non riesco a togliere mio padre dalla testa, non sono sicuro che sia veramente malato, sono così confuso. Dopo un po' vengo chiamato dall'infermiera ed entro nello studio sedendomi vicino a Lele <<allora Tancredi Lele sta benissimo, ha solo preso una brutta influenza, semplicemente doveva prendere qualcosa di più adatto invece che solo la tachipirina, infatti ho fatto la ricetta con il nuovo farmaco>> <<è normale che non ha tante energie?>> <<questo è dovuto al fatto che non mangia, o mangia davvero poco. Tu invece come stai?>> mi chiede, perché?! Siamo qui per Lele, no per me <<non capisco dottore>> <<ti vedo stanco, stai dormendo?>> mi chiede e mi giro verso Lele che mi guarda un po' stranito dalla domanda <<certo...>> <<Tancredi sei sicuro? Non mi sembri in gran forma neanche tu>> <<dottore sto bene, adesso dobbiamo andare che Lele deve riposare...>> <<... e anche tu>> mi dice prima di darmi la ricetta e poi usciamo dallo studio. Siamo in macchina diretti verso casa quando Lele parla <<non stai dormendo per causa mia?>> <<ma che dici? Io sto dormendo, non dargli retta>> <<amore anche io vedo come sei stanco, perché non dormi?>> <<sto bene davvero, basta preoccuparsi per me>> <<a casa vai a dormire un po'>> <<non ci penso proprio>> <<c'è Diego a casa, sto con lui>> <<Lele....>> <<fallo per me, sei distrutto>> <<va bene>> dico sospirando, non mi va di lasciarlo da solo, ma di questo passo non potrò nemmeno guidare per la stanchezza. Arrivati a casa lascio Lele in sala e mi dirigo in camera, tempo due secondi che crollo. 

Lele

<<non so come lo hai fatto andare a dormire>> mi dice Diego sedendosi vicino a me <<deve dormire, stanno succedendo troppe cose insieme che lo stanno distruggendo, ci mancava la mia influenza>> <<Lele ti posso chiedere una cosa?>> <<certo>> dico guardandolo mentre bevo il latte che mi ha portato <<perché quando non stai meglio lo porti a Roma? Deve mettere fine a questa cosa della sua famiglia una volta per tutte>> <<ma...>> <<ci ho parlato e non è finita con suo padre, ci continua a pensare. Cazzo Lele gli ha comunque detto che rischia di morire, verità o no>> dice e concordo, non ci avevo pensato a questo <<quando sto meglio lo porto a Roma, con o senza il suo consenso. Non riesco a vederlo così>> <<deve stare bene, si merita di essere felice al 100%>> farò di tutto per rendere felice Tancredi, di tutto, per una volta deve mettersi davanti agli altri, anche davanti a me <<devo trovare una scusa per prendere il treno, non vorrà mai venire a Roma altrimenti>> <<con l'aiuto di Gian ci inventeremo qualcosa>>.

cosa proviamo?Όπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα