Capitolo 36

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Tanc

Ci stiamo dirigendo in stazione e sto morendo di sonno, ci siamo dovuto svegliare presto e io non sono per niente un ragazzo mattiniero. Mi dispiace andare a Roma e non poter vedere la mia famiglia, ma non ce la faccio a vedere di nuovo mio padre, sono stato troppo male per lui ancora una volta e voglio essere felice. Stiamo aspettando il nostro treno e nel mentre mi appoggio a Lele <<scommetto che sul treno crolli>> dice ridendo <<mi hai fatto svegliare presto>> <<non decido io gli orari dei treni amore>> afferma <<e mi hai svegliato pure male>> <<si?>> dice e lo guardo negli occhi <<chiamandomi mentre tu corri da una parte all'altra, nemmeno un bacino mi hai dato>> dico mettendo il broncio da bimbo arrabbiato <<amore scusa...dai che rimedio subito>> e mi stringe i fianchi per poi baciarmi e ci metto due secondi a ricambiare mettendo le mie braccia intorno al suo collo; da subito abbiamo deciso di rendere pubblica la nostra relazione perché noi vogliamo essere liberi di viverla al meglio e tutti ci sono stati vicini, alcuni lo avevano capito anche prima di noi. Siamo costretti a staccarci per mancanza di ossigeno e perché sta arrivando il treno; ci mettiamo seduti e, ovviamente, sono vicino a Lele che ha assunto una faccia seria e non ne capisco il motivo <<tesoro tutto bene?>> <Tanche io ti devo parlare>> dice mantenendo lo sguardo serio <<Lele così mi preoccupi>> <<perché non sfrutti questo viaggio per vedere tua madre e le tue sorelle?>> <<lo sai perché...>> dico diventando serio anche io <<non devi per forza andare a casa tua, vi potete vedere anche fuori>> <<....>> <<almeno hai avvisato tua madre?>> <<no perché la conosco...>> <...e vorrebbe vedere suo figlio, cosa c'è di male? Tuo padre è lo stronzo in questa questione, no loro. Tu le hai sempre protette>> <<magari gli posso mandare un messaggio>> dico ragionando. Con tutta questa faccenda mi sono allontanato molto soprattutto da mia madre a cui voglio un mondo di bene e così prendo il telefono senza pensarci due volte e lo faccio <<le posso vedere in un bar, oppure possiamo organizzare una cena dove vieni anche tu>> <<io?>> chiede con faccia preoccupata <<sei il mio ragazzo, ovvio che devi venire>> <<possiamo organizzare una cena tutti insieme allora, anche con mia madre>> <<mi piacerebbe molto>> e ci mettiamo comodi a fare due chiacchiere finché non mi addormento.

cosa proviamo?Where stories live. Discover now