tutti oggi?

865 45 4
                                    

La situazione tra i due si stava scaldando, come i loro respiri stavano accelerando presi dalla passione del momento. Erano ormai diversi giorni che non si baciavano, ne toccavano e quel momento stava diventando quasi qualcosa di unico e magico. Jk non perse quell'occasione d'oro. Fece scivolare le sue mani sul sedere di Jimin così da avere una buona presa su di esso e poterlo sollevare, così da portarlo dove avrebbero potuto stare più comodi per celebrare la pace ritrovata. Lo sollevò in un attimo, senza alcuna fatica. Una volta tra le sue mani si diresse velocemente verso la camera da letto, aprendo la porta così veloce da farla sbattere contro il muro. Entrò nella stanza, dirigendosi verso il letto ed adagiò su di esso jimin. Non perse minuto di più. Era desideroso di ogni parte di lui. Subito si riposizionò sopra di lui, dirigendosi sparato verso le labbra di Jimin, così morbide e carnose. Si avvicinò lentamente, assaporando ogni singolo tratto del suo volto. Gli era mancato poter osservare il suo viso da così vicino. Ad ormai pochi centimetri dalle sue labbra, jk si fermò. Iniziando a fissarlo negli occhi ancora più intensamente.
-sei bellissimo.... soprattutto il tuo corpo-disse jk mordendosi il labbro inferiore e passandogli una mano velocemente dalla coscia fino a sotto la sua maglietta, accarezzandogli sia gli addominali che il petto. Jimin si lasciò dominare da quel tocco e lasciò la testa sprofondare all'indietro nel cuscino. Non aspettava che questo. Da quando avevano litigato, aveva immaginato varie volte il tocco di Jk sulla sua pelle. Era un qualcosa di cui aveva bisogno per sentirsi vivo. Jk si avvicinò nuovamente al suo orecchio per sussurrargli qualcosa che gli  provocò milioni di brividi lungo la schiena
-sai così sei bello, ma...senza vestiti lo sei ancora di piú- disse jk posizionando la sua mano sul cavallo dei pantaloni di Jimin e leccando il lobo del suo orecchio. Non appena lo sentí sbarrò gli occhi, sia per quanto pronunciato da lui pochi attimi prima sia per la sua mano sul cavallo dei suoi pantaloni. Non credeva a ciò che stava per succedere. Nonostante l'imbarazzo che stava provando, lo lasciò fare ed attese di sentire le mani di jk sulla sua ormai presente erezione. Mentre jk si stava dirigendo ad aprire i pantaloni di Jimin, il telefono di quest'ultimo suonò, rovinando la piccante atmosfera che si era creata. Jimin sobbalzò in quanto non si aspettava che potesse suonare, non in quel momento almeno. Decise però di non dargli peso ed di ignorare la chiamata.
-lascialo suonare, richiameranno-disse Jimin abbandonato al tocco di Jk.  Quest'ultimo continuò con il suo lavoretto, continuando a togliere i pantaloni a Jimin. Dopo pochi secondi smise di suonare e l'atmosfera tornò bollente.
*Finalmente* pensò Jimin non appena smise. Jk continuò a procedere con i suoi pantaloni, finché questa volta non fu la il campanello a suonare. Jimin aprí gli occhi d'improvviso infastidito da quei continui disturbi
-e andiamo...tutti oggi?!-esclamò Jimin ormai innervosito, sbattendo le braccia sul materasso. Si alzò mettendosi seduto e spostò jk da lui
-torno subito-disse lasciando un dolce bacio sulle labbra di jk dirigendosi verso la porta. Non appena ci fu davanti, l'aprì subito volendo tornare al più presto a quello che stava facendo col suo ragazzo. Davanti si trovò qualcuno che non stava aspettando e subito cercò di parlare ma l'altra persona parlò prima di lui
-salve, Park Jimin?-disse la persona che aveva davanti

Cosi deve essereWhere stories live. Discover now