non toccarlo

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-SEI SORDO PER CASO? TI HA DETTO DI FERMARTI- disse jk entrando nel bagno, spalancando la porta con forza facendola sbattere contro il muro. Jackson sentendo la sua voce si fermò, mantenendo le mani sul corpo di jimin. Dopo alcuni secondi dal suo ingresso, fece una risatina sarcastica per poi prendere la parola
-il paladino della legge è arrivato-disse Jackson girandosi e guardarlo dritto in faccia
-il paladino che ti spaccherà la faccia se non lo lasci in pace e non togli le tue mani da lui-rispose jk, stringendo i pugni pronto a colpirlo, con le vene del braccio belle evidenti, segno che era nero di rabbia
-uuuh che paura....non farmi del male...come farò a resistere-rispose Jackson ironizzando sulla cosa, dimostrando di non aver affatto paura di jk. Questo suo atteggiamento fece solo arrabbiare di più jk, il quale però cercò di trattenersi dal prenderlo a pugni
-sai jk, sei sempre stato uno sciocco....-disse Jackson. Jk aggrottò la fronte non capendo perché dicesse questo. Volevo provocarlo? Ci stava riuscendo
-non lo sai eh?! La cosa non mi sorprende....bene visto che non lo sai te lo dirò io-disse Jackson continuando a parlare e camminando leggermente vicino ai lavandini, per prendere il controllo della situazione
-che cosa?-chiese jk sempre più confuso ed arrabbiato. Sapeva che Jackson cercava solo di provocarlo,ma questa sua insinuazione lo faceva esitare. Cosa aveva di così importante da dirgli? Cosa non sapeva? Riguardo cosa poi?
Jackson rispose sorridendo e poi riprese a parlare
-vedi....ricordi il giorno in cui tu eri nel bagno e noi parlavamo di te quando facevamo le superiori?...beh diciamo che io sapevo che tu eri lì e che ho spinto Jimin a dire quelle cose di proposito-disse con un ghigno soddisfatto guardando jk e poi Jimin, il quale abbassò lo sguardo sentendosi ancora in colpa per la cosa
-cosa?-chiese jk, pensando sempre di più che fosse un bastardo senza cuore
-si....sai volevo eliminare la concorrenza....non potevo permettere che tu me lo portassi via...dovevo farti fuori e quale miglior modo di questo?....mi piace schiacciare la gente così....non potevo permettere che questo corpo spettacolare-disse sfiorando con la sua mano il corpo di Jimin-fosse tuo-disse lui voltandosi verso Jimin con un ghigno. Jimin lo guardò disgustato, spingendo via la sua mano
-non toccarlo!-disse jk, con i pugni serrati pronti a colpire, ormai sull'orlo dello scoppio. Il sangue gli ribolliva nelle vene. Non sapeva quanto ancora avrebbe potuto trattenersi con uno stronzo del genere, soprattutto se continuava anche solo a sfiorare Jimin
-come? Che hai detto?-chiese Jackson cercando ancora di provocarlo, avvicinandosi ancora a Jimin
-ti ho detto...NON...AZZARDARTI...
A...TOCCARLO....ANCORA-ribadí jk scandendo bene le parole con uno sguardo di fuoco che avrebbe fatto impallidire chiunque
-oooh dici cosi-rispose Jackson stringendo velocemente Jimin a se e palpandogli il sedere in modo possessivo. Jk alla vista di ciò perse le staffe. Non riusciva più a rimanere calmo di fronte a ciò. Come si permetteva a toccare il suo ragazzo? Si avventò su Jackson, staccandolo da Jimin e colpendolo molto forte in faccia con un pugno, mandandolo al tappeto. Questo fece sì che Jackson sputò sangue, in quanto con il colpo gli era saltato un dente. Lo sputò a terra, passandosi posi la manica sulla bocca per pulirsi da esso. Poi alzò lo sguardò su jk, ritrovando il suo ghigno
-vedo che sei più forte-disse Jackson ghignando
-invece tu sei il solito stronzo di sempre....non azzardarti ad avvicinarti mai più a Jimin o te ne farò pentire...sono stato chiaro?-disse jk ormai alterato e con il sangue al cervello. Jackson sorrise ancora, cercando di sfidarlo ulteriormente, sapeva quale corde toccare per provocarlo ancora
-potrei denunciarti per ciò che hai fatto...lo sai?-disse Jackson trovando un contatto diretto con lo sguardo di jk, il quale distolse lo sguardo per poi guardarlo nuovamente
-e io potrei denunciarti per molestie e tentato stupro nei confronti di Jimin....se non vuoi problemi stacci lontano o te ne pentirai- disse jk, prendendo poi Jimin per mano e portandolo fuori da locale. Lo fece salire in macchina e non appena salí anche lui si lanciò ad abbracciarlo. Si sentiva in colpa. Credeva che quello che era successo fosse solo colpa sua. Aveva lasciato Jimin da solo e lo aveva portato in un ristorante mentre un pazzo lo stava cercando. Sentiva di aver sbagliato, di essere la persona peggiore del mondo. Aveva messo in pericolo la persona che amava, per un suo stupido capriccio, convinto di poterlo proteggere sempre
-mi dispiace piccolo, è colpa mia di tutto....mi dispiace averti portato fuori a cena in una situazione del genere non credevo che potesse succedere una cos....-non riuscì a finire di parlare che Jimin lo prese e lo baciò appassionatamente per qualche istante. Istanti sufficiente a farlo smettere di parlare. Jk sbarrò gli occhi, sorpreso dalla sua reazione. Fu felice di ricevere quel bacio, con il cuore un po' più leggero rispetto a prima. Lo stalker era stato fermato, ora poteva respirare di nuovo.
-non devi scusarti di niente....mi hai salvato da lui è questo che conta....se tu non fossi arrivato non voglio sapere cosa sarebbe successo. Non piangere piccolo-disse Jimin asciugando le lacrime che jk aveva iniziato a versare con il pollice, afferrando dolcemente il suo viso. Subito gli diede un secondo bacio, più dolce e veloce. Questo fece sorridere jk, per poi fargli appoggiare la sua mano su quella di Jimin, ancora sul suo viso. I loro sguardi si fusero di nuovo per qualche secondo finché Jimin non si accorse di qualcosa, qualcosa che lo fece preoccupare.
-jk la tua mano sanguina!-eslamò Jimin prendendola e vedendo che tutte le nocche erano piene di sangue. Subito si agitò vedendolo in quel modo. Si era battito per lui e si era fatto male nel farlo
-andiamo a casa così ti medico, mi dispiace che tu ti sia ferito a causa mia-continuò Jimin, invitandolo a partire ed a dirigersi verso la sua abitazione. Un volta li, entrarono velocemente in casa e jimin fece sedere jk sul divano mentre si diresse in bafno a prendere la cassetta del pronto soccorso, pronto a diventare la sua infermiera personale. Tornò velocemente da lui, sedendosi accanto a lui ed iniziando a medicarlo. Prese disinfettante e cerotti peggio di un ospedale ed iniziò
-mi dispiace per questo-disse jk intendendo il lavoro di medicamento
-tranquillo va tutto bene....gli eroi si feriscono-disse Jimin con un sorriso timido, evitando lo guardo del suo ragazzo per l'imbarazzo. Jk vedendolo così carino impazzí e gli lasciò un dolce bacio sulla guancia. Dinnanzi a ciò Jimin si imbarazzò ancora di più per un attimo voltandosi poi verso jk, il quale senza fargli aprire bocca si avventò su di essa per un secondo bacio questa volta più intenso e passionale.

Cosi deve essereWhere stories live. Discover now