dobbiamo fare qualcosa

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-come un'altra?-chiese subito Jk voltandosi verso di lui. Jimin sbiancò al suono delle sue parole dietro di sé. Non credeva di averlo detto a voce alta. Non voleva che fosse vero.
*Cazzo! Quanto sono stupido...ora che mi invento?! Che gli dico? Scoprirà tutto* pensò Jimin, quando si sentí prendere e girare da un braccio da parte di jk, trovandoselo di fronte a sé con gli occhi impauriti
-che significa un'altra? Te ne sono arrivate altre oltre alla prima che abbiamo visto insieme?-disse jk con tono leggermente alterato e preoccupato. Jimin non rispose, distogliendo lo sguardo da lui,fissando il pavimento. Non sapeva come dirgli che era tutto vero, che ne aveva ricevute altre. Jk lo notò ed andò ad alzargli il mento con due dita per ritrovare il contatto visivo con lui
-allora? Ne hai ricevute altre?-chiese ancora jk, aspettandosi una risposta da Jimin che arrivò velocemente,fin troppo
-no, lasciami finire di prepararmi ora!-disse Jimin cercando di essere credibile, cercando di tornare in bagno ma jk lo fermò afferrandolo da un polso, tirandolo a se. Subito lo abbracciò stringendolo forte tra le due enormi spalle
-piccolo...ti prego non mentirmi...non nascondermi niente...mi fa stare male non sapere qualcosa di così importante- disse per poi rigirarlo, così da poterlo guardare negli occhi. Vide subito che sul viso di Jimin si erano formate delle lacrime che stavano rigando il suo viso e una fitta al cuore lo colpí. Non sopportava di vederlo piangere neanche per un momento. Vederlo così gli faceva doppiamente male non sapendone neanche il motivo
-piccolo...parla con me...che succede? Dimmelo per favore-disse jk accarezzando la sua guancia ed asciugando le sue lacrime con il pollice. Jimin non appena ritrovò il contatto visivo, scoppiò a piangere di nuovo ed abbracciò jk facendosi prendere tra le sue braccia. Era l'unico posto in cui si sentiva al sicuro
-si è vero...mi sono arrivate altre lettere tutte da lui ed in alcune era dolce ed in altre mi minacciava-disse Jimin, singhiozzando
-come ti minacciava? Che ti diceva? Dove sono?-chiese jk agitato ed arrabbiato.
-le ho messe di là....all'inizio mi diceva tipo " non sei venuto all'appuntamento, ma può capitare" e me ne dava un altro, a cui non sono mai andato. Poi ha iniziato a dirmi cos'è come, che ero uno stupido, che tu non mi avresti mai reso felice e che se non andavo agli incontri mi sarebbe successo qualcosa di spiacevole- disse Jimin in lacrime. Jk sbarrò gli occhi e strinse i pugni. Non credeva che una persona sarebbe potuta arrivare a tanto.
-cosa? Come ha osato questo individuo permettersi di fare una cosa del genere....chi si crede di essere per trattarti così?!-disse jk ormai super arrabbiato e fuori di sé
-amore ti prego calmati...-disse Jimin cercando di calmarlo, poggiandogli le mani sul petto
-come posso farlo? Il mio ragazzo viene minacciato e io non posso fare niente....sai che c'è oggi io e te non andiamo al lavoro e chiamo la polizia-disse jk, prendendo subito in mano il telefono
-no non possiamo. La mia settimana di malattia é finita e...-disse Jimin venendo interrotto da jk
-non preoccuparti di questo, sono io il capo quindi non c'è problema-disse jk afferrando dolcemente Jimin dalle braccia
-adesso chiamo un paio di miei amici che ci aiuteranno, sono poliziotti-disse jk per poi allontanarsi un attimo a telefonare

Dopo alcune ore il campanello suonò e jk si diresse ad aprire, sapendo già chi fosse alla porta. Non appena aprí la porta si trovò davanti i suoi due amici poliziotti e subito sorrise nel rivederli
-ciao hyungs, come state?...entrate pure-disse jk invitandoli ad entrare in casa e così fecero
-ciao kokkie come stai? Ti trovo bene...e lui deve essere Jimin il tuo ragazzo?!-disse uno dei due guardando Jimin- piacere di conoscerti...hai scelto proprio bene jk-continuò lui dando piccole gomitate a kokkie
-basta Hyung o mi farai arrossire- rispose jk-jimin loro sono i miei Hyung, Jin e Namjoon....li conosco da tutta la vita e ci sono sempre stati per aiutarmi. Ogni volta che ho un problema mi salvano sempre-disse Jk sorridendo
-piacere di conoscervi-disse Jimin, facendo un leggero inchino
-piacere nostro Jimin, visto che ora sei il ragazzo di jk sei anche nostro amico...faremo di tutto per proteggerti...jk ci ha già anticipato un po' la situazione, ma che ne dici se ne parliamo più nel dettaglio?-chiese Nam sedendosi poi nel tavolo presente nella stanza

Cosi deve essereWhere stories live. Discover now