ancora

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Passarono diversi giorni e tra i jikook era tornato il sereno. Erano tornati alla fase luna di miele, in cui si scambiavano messaggi dolci ma anche provocanti, regali carini e romantici e serata accoccolati che si godevano insieme tra film e coperte. Quella sera erano di nuovo insieme. Erano assorti nel film che stavano vedendo. Accocolati sul divano sotto una calda coperta. Il film era quasi giunto al termine e Jimin stava lentamente iniziando ad addormentarsi. Era stata una giornata molto lunga per lui ed era molto stanco.

Jimin's pov
Sentivo i miei occhi stare per cedere. Ero così stanco che avevo resistito anche troppo sveglio. Lo avevo fatto perché jk era con me e volevo passare del tempo con lui. Stavo talmente bene tra le sue braccia che volevo godermi il momento finché potevo. Mi accoccolai meglio sul suo petto e lasciai che i miei occhi si chiudessero molto lentamente. Lui si rese conto di questo e mi lasciò fare, stringendomi più stretto a lui. D'improvviso sentimmo il campanello e subito i miei occhi tornarono aperti. Chi poteva essere alle 11 di sera? Decisi di non dargli peso e continuai a dormire, così fece jk pensando che fosse qualcuno che avesse sbagliato casa. Succedeva spesso che sbagliassero. Il palazzo era grande con molti appartamenti, quindi ci poteva stare che sbagliassero. Ci addormentammo sul divano, davanti al film che finí e ne iniziò un altro. Verso le 4 mi risvegliai in quanto sentii la mia gola essersi fatta molto secca. Delicatamente mi alzai, cercando di non svegliare jk e mi diressi verso la cucina per poter prendere dell'acqua. Durante il tragitto dovetti passare davanti alla porta d'ingresso, in quanto la cucina era opposta al salotto. Notai, da sotto la porta, la luce sulle scale accesa. Pensai che fosse qualcuno che stesse rincasando.
*Anche io una volta rientravo a questi orari* pensai continuando a camminare con un sorrisetto nostalgico sulle labbra. Arrivato in cucina presi l'acqua, la bevvi e poi tornai da jk, riaccocolandomi con lui. La mattina arrivò in fretta, molto in fretta. Quando ci svegliamo ci rendemmo conto di quanto fosse tardi. Avevamo dormito troppo. Eravamo in ritardo al lavoro. Ormai la mia settimana di malattia era finita e dovevo rientrare al lavoro. Ci alzammo di fretta e furia ed iniziammo a vestirci. Jk si mise a preparare il caffè per entrambi, essendo già pronto mentre io corsi in bagno a pettinarmi. Mentre ero lì, sentii il campanello suonare di nuovo. Mi affacciai alla porta ed urlai a jk di andare lui ad aprire. Sentii la porta di casa aprirsi e jk parlare con qualcuno e poi la sentii richiudersi. Successivamente non sentii più nulla, ne un suono, ne una parola. Finii in fretta di vestirmi e mi diressi in cucina da lui. Non appena entrai lo vidi di spalle fermo ed immobile. Mi avvicinai lentamente non sapendo che problema avesse e poi parlai
-piccolo....chi era alla porta?-chiesi titubante, un po' impaurito per la risposta che sarebbe potuta arrivare. Non rispose subito, poi si girò verso di me lentamente. Vidi che in mano aveva un foglio, evidentemente lo stava leggendo. Lo guardai e lui guardò me per qualche attimo, finché non prese la parola lasciandomi a bocca aperta
-che significa questo?-chiese lui, indicando il foglio che aveva in mano, con un'espressione al quanto impaurita. Mi avvicinai a lui per vedere di cosa si trattasse e quando finalmente lo ebbi in mano rimasi di stucco. Non potevo credere a ciò che stavo leggendo. Senza pensarci mi uscì una frase dalla bocca che forse non avrebbe dovuto uscire, almeno non in sua presenza
-un'altra?-esclamai, sorpreso e un in ansia leggendo il foglio che avevo in mano
-come un'altra?-chiese subito Jk voltandomi verso di lui

Cosi deve essereWhere stories live. Discover now