Prologo

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A me non interessavano le lunghe storie da innamorati, a me non interessava trovare il ragazzo giusto, il ragazzo perfetto, quello che mi avrebbe resa completa, perché io ero già completa da me. Io stavo benissimo così, single e libera. D'altronde, perché mai chiudersi in una storia? Perché mai rinunciare alla propria libertà? Non aveva senso alcuno. Non ero stata così fin da piccola, ma poi arrivò uno strano periodo della mia vita, un periodo in cui mentre le mie amiche sognavano l'arrivo del principe azzurro che le avrebbe salvate, io sognavo un grande armadio pieno di vestiti e scarpe, sognavo macchine, cene lussuose e bei ragazzi.
Era quello che volevo, ed era quello che ero riuscita a prendermi.
La bellissima Aurora Valente, giovane attrice di fama mondiale. Ecco cos'ero diventata.
Mia mamma aveva sempre detto che ero troppo caparbia per smettere di cercare di realizzare il mio sogno, e aveva ragione, non avevo smesso per un secondo ed ero riuscita a diventare chi volevo essere davvero.
Era capitato per caso, mi avevano presa per un piccola parte in un film Italiano di media importanza, nulla di eccessivamente importante, ma era un inizio, l'inizio di cui avevo bisogno. Da lì in poi era stato facile, il passo giusto era stato quello di farmi notare, e c'ero riuscita perfettamente. Da lì in poi nessuno mi aveva più fermata.
E ora, solo ventun anni e una meravigliosa carriera davanti a me.
Alla gente piacevo, ero la ragazza carina dal grande talento, certo non esattamente una santa, ma a me andava bene così. Mi divertivo e sapevo come divertirmi, cosa c'era di sbagliato in questo? Nulla.

"Aurora, ti aspettano per l'intervista, è tutto pronto" disse Kate sorridendomi.
Ero seduta comodamente sulla poltrona di un camerino di quell'enorme studio.
"Si, andiamo" dissi alzandomi e sorridendole di rimando.
"Signore e Signori.." Disse iniziando a parlare con quello strano accento Americano, che solo da poco avevo imparato a capire "..oggi è qui con noi una ragazza dal talento eccezionale, che in poco tempo ha conquistato il cuore di ogni essere vivente su questo immenso e vasto pianeta.." La presentatrice rise a quella battuta e con lei feci io, poi continuò la sua presentazione "I suoi film sono stati visti da mezzo mondo e ogni regista la vuole per la parte di un film. Ecco a voi l'Italiana più amata di sempre, Aurora" disse alzando il braccio verso la mia direzione.
Entrai nello studio sorridente e tutti applaudirono, salutai con la mano il pubblico e mi avvicinai alla presentatrice.
"Ciao Aurora" disse stringendomi la mano
"Ciao Eileen, è un piacere incontrarti" sorrisi io
"Accomandati"
Mi sedetti su una grande poltrona e accavallai le gambe, mentre lei si accomodò dietro la sua grande scrivania in legno.
L'intervista iniziò e tutto procedeva al meglio, parlammo del mio nuovo film e della mia carriera finché poi non si passò ad altro, la mia vita sentimentale era sempre la parte di cui loro, purtroppo, si interessavano maggiormente.
"Allora Aurora, qualche amore in vista?" Chiese curiosa
"No, nessun amore in vista" Risi io
"Ti hanno beccata con l'attore Logan Lerman"
"Io e Logan siamo solo buoni amici"
Era la verità, fra me e lui non c'era mai stato nulla, solo una bella amicizia.
"Farò finta di crederci" rise lei
"Tu però hai la fama di cambiare spesso ragazzo" continuò
"Questo non è vero. Il fatto che io abbia degli amici maschi non significa che io abbia una storia con ognuno di loro. Ok, non ho avuto relazioni durature, questo è vero, ma va bene così, significa che non è ancora arrivato quello giusto no?" Risi io cordialmente, avevo mentito, io non aspettavo quello giusto, non esisteva nessun ragazzo giusto, ma le persone a volte vogliono sentirsi dire delle cose e io le devo accontentare.
"Sappiamo che intervisterai gli One Direction, in Italia, è vero?"
"Si, sarò io ad intervistarli, cercavano una ragazza che riuscisse ad intervistarli in Inglese e hanno scelto me. Li intervisterò fra una settimana, quando saranno in Italia per la presentazione del loro nuovo profumo. Per me è un onore, sono molto felice di incontrarli"
"Sarà davvero divertente, cercherò di guardarvi in qualche modo" disse lei sorridendo, io risi insieme a lei ma non risposi, non sapevo neanche cosa dirle.
"Ok, Aurora, è stato bello. Spero tornerai presto a trovarci"
"Lo farò. Ciao a tutti" dissi salutando.
Poi staccarono le telecamere e dopo qualche autografo e foto andai via.
Pensavo a quell'intervista con i One Direction, io che le interviste le odiavo, avrei dovuto farne una.
Erano davvero dei bei ragazzi e non mi dispiaceva affatto incontrarli di persona. C'era il biondino poi, lui mi piaceva un sacco, avevo avuto dei pensieri insani su di lui fin da quando il mio produttore me li aveva fatti vedere in foto dicendomi che li avrei intervistati. Aveva tanto l'aria di un angelo ma secondo me non lo era per niente.
Scossi la testa da quei pensieri e salii sopra il taxi per tornare in Hotel.

We never go out of style (Niall Horan)Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt