•Capitolo 2•

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"Ho finito di scrivere...cosa posso fare?" Domandasti a Josh con aria già stanca. Pensavi che sarebbe stato facile scrivere una lettera del genere, ma ti sbagliavi.

"Aiuta Lisa e Margot con il cibo" ti rispose degnandoti neanche di uno sguardo; troppi impegnato a sistemare le sue cose nel suo piccolo zainetto rubato in una locanda a pochi kilometri da qui.

"E tu e Richard?" Chiedesti

"Noi andremo a "prendere in prestito" delle armi" rispose il maggiore al posto suo, una volta caricato lo zaino sulle spalle.

"Qui ci sono armi?" Disse Margot sorpresa.

"Si certo, spade, coltelli, coltellini svizzeri"

"Ok ma state attenti" li richiamai tremolante

"Sii non ti preoccupare fifona" ti arruffò i capelli per rassicurarti.

"non sono una fifona, dubito che voi possiate uccidere degli omoni alti 4 metri e passa con dei "coltellino svizzeri" precisasti schiffeggiandogli la mano che aveva tra i tuoi capelli

"Non potrai vivere in superficie se ti preoccupi tanto per noi, devi rimanere concentrata, torniamo subito" Ti enunciò con aria decisamente fredda.

"Si ma fate in fretta" sussurrasti mentre prendevi altro pane dagli scaffali con uno sgabello, essendo troppo alti per arrivarci da sola.

I due uscirono dalla porta.
Provavi una forte ammirazione per Josh, era coraggioso, intelligente, altruista e maturo, lei...era tutto il contrario, ma voleva cambiare.
Josh aveva ragione, lei non sarebbe sopravvissuta, doveva contraddirlo.
Aiutò le sorelle a prendere il necessario e dopo 20 minuti arrivarono Josh e Rich con delle armi.

"Ok, adesso dividiamoceli. Io userò queste due asce essendo le più pesanti, Lisa prendi i due coltelli svizzeri, Margot prendi quel coltello,attenzione è bello affilato, Rich tu hai la balestra e tu T/n essendo che ti piacciono tanto ti ho portato un ascia Bipenne, sta attenta" Disse Josh con il fiatone

(Immaginatela più piccola)

"Cosa? Ma io non la so usare!" Gli sbraitasti spaventata

"C'è la farai T/n, vuoi diventare forte o sbaglio?"

"Si ma-" vorresti essere come lui ma le tue insicurezze te lo impediscono.

"Niente se e niente ma, tu userai quell'ascia, cosa ti ho detto poco fa? Concentrati sul nostro obiettivo! bene, ho visto che non c'è nessuno in giro e le guardie stanno dormendo nella loro capanna, se andiamo adesso avremo più probabilità di scappare, siete pronti?"

"Prontissimi!" Gridaste all'unisono

"Bene, forza andiamo" concluse Josh saltellando verso la porta.
Usciste, e con un silenzio tombale riusciste ad arrivare a metà strada, vedette una porta con le scale, doveva essere quella l'uscita. In realtà c'era un'altra entrata alla città sotterranea e cioè un tombino: però non sareste mai potuti arrivare così in alto.
Non esitaste neanche un attimo; e una volta superata la porta saliste le scale.
Arrivaste in superficie, non ve lo aspettavate così bello,
Usciste tutti quanti e correste lontano da lì arrivando in un posto circondato da alberi, erba e fiori.

"Ma è fantastico! Guarda Margot! Avevi ragione c'è una palla luminosa in cielo e...fa male agli occhi!" Urlasti dalla gioia, eravate liberi

"Hihi è il sole quello; e sì, è talmente luminescente da farti diventare cieca" ti avvertì divertita

"Quei cosi sono alberi?" Indicasti con l'indice verso le piante legnose.

"Si, sono alberi e quello che stai calpestando è un prato pieno di fiori, lycoris

"Ma è magnifico!"
Ti sdraiasti beatamente sul prato quanto all'improvviso cominciò a piovere

"T/n accampiamoci nella foresta!" Urlò Rich

"Si! Vediamo se troviamo qualche rifugio!" Rispondesti felice e senza preoccuparti dell'acqua gelida che picchietta sulla tua testa.

Vi addentrare nella foresta, trovaste solo una caverna, dove vi accampaste per tutto il giorno.

"A quest'ora la mamma sarà già tornata..." Disse dopo un po' di tempo Josh.
Nella tua mente comparse il volto di tua madre. Non l'avresti più rivista.

"Pensi che si arrabbierá Josh?" Domandasti

"Non so dirtelo T/n, Ah vieni qui stai tremando dal freddo"
Ti abbracciò facendomi avvicinare di più al piccolo fuocherello che eravamo riusciti a creare con i pochi legnetti trovati nella caverna, mi sentivo al sicuro, protetta. Ma non per tanto.

"Mentre che ci siamo...mi insegni a usare quest'ascia?" Chiedesti un po' indecisa.

"Con piacere! Su, alzati!" Esultò facendo rimbombare la sua voce per tutta la grotta

Tutti i giorni vi allenavate fino a far passare un anno intero. Sembrava che il tempo fosse passato velocemente

Eravate cresciuti molto, soprattutto io che con gli allenamenti del mio maggiore, eri diventata molto forte, quella paura non esisteva più, era svanita nel nulla; così come le insicurezze.

stavi sempre al sole,
Ti piaceva il caldo, ti piaceva il sole e soprattutto ti garbava stare scalza in mezzo all'erba fresca.

Josh ti aveva insegnato anche a costruire asce, coltelli di legno, tutto ciò che serviva per sopravvivere. Ogni giorno c'era una lezione di vita diversa.

Eravate liberi, felici...

Ma questa felicità non sarebbe durata a lungo...

𝑻𝒉𝒆 𝑽𝒂𝒍𝒌𝒚𝒓𝒊𝒆/𝑳𝒆𝒗𝒊 𝒙 𝒓𝒆𝒂𝒅𝒆𝒓/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora