8. 𝒉𝒆𝒂𝒅𝒒𝒖𝒂𝒓𝒕𝒆𝒓𝒔

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Prensi la cassetta di pronto soccorso e mi diressi a passo svelto verso il quartier generale della Legione di esplorazione.
Entrai nell'ufficio di Erwin senza bussare, tanto mi aspettavano, e senza guardare nessuno mi avvicinai ad Eren che stava seduto sul divanetto a destra dell'ufficio.

-Ciao Eren! Come ti senti?- Provai a instaurare una conversazione.

-Comandante T/n! E-è un piacere conoscerla, comunque si sto bene-

-Ottimo! Ho portato alcune cose per rimetterti a posto signorino, quindi non voglio sentire nessun lamento chiaro?-

-O-ok signora- sussurrò degludendo

Forse l'avevo spaventato... mbah tanto che importava.
Presi del cotone e del disinfettante e iniziai a tamponare sui graffi. Non lo vidi soffrire neanche un po', era molto tranquillo, cosa che aveva notato anche Hanji mentre controllava ogni minima azione che facevo.
Poi presi le garze e cominciai a coprire i lividi e i punti più critici.

-Chiedo scusa, ma quello era l'unico modo per ottenere la tua custodia- dichiara Erwin.

-Sissignore-

-Dunque è stato un sacrificio che valeva la pena fare e sono felice che tu abbia compreso, è un onore per noi conoscerti. Eren, noi contiamo molto su di te-

E poi c'ero io che  mi distinguevo dalla massa. Sempre.

-Sissignore! non la deluderò signore!- Urlò Eren stringendo con forza la mano di Erwin.

Quando finii di riposare le cose dentro la cassetta mi siedetti accanto a lui.

-Anch'io sono felice di conoscerti Eren! Sei davvero molto coraggioso, complimenti! Mi raccomando conto su di te.-
Dico facendolo sorridere.
Non so perché ma a me piaceva far sorridere la gente, sebbene la mia Legione potesse essere molto...rumorosa e per niente tranquilla.

-Sissignora grazie signora per la sua fiducia in me!-

Eren era davvero un ragazzo dolce. I capelli castani e morbidi che gli ricadevano in fronte e quegli occhi caraibici che non possedeva nessun'altro, erano bellissimi.

All'improvviso vidi il nano sedersi accanto a me accavallando le gambe. Se credeva di essere figo si sbagliava di grosso.

-Senti Eren, adesso dimmi una cosa...- iniziò a parlare molto tranquillamente

-Uh? Sì-

-Provi odio per me per ciò che ho fatto?-

-No guarda ti ama e vorrebbe sposarti per vivere una vita felice insieme a te! Che cazzo di domande fai Nano!- Gli sbraitai contro con sarcasmo

Lui mi guardò storto per poi riposare lo sguardo su Eren aspettandosi una risposta da parte sua.

-N-no signore, comprendo perfettamente che era n-necessario- rispose il ragazzino.

-Bene è molto meglio così- disse guardandomi male.

-ah certo che potevi andarci più leggero. Gli hai anche spezzato un dente, eccolo qui-
esordí Hanji facendoci vedere il dente di Eren avvolto in un tovagliolo

-Tch, perché lo hai raccolto è disgustoso!- sussurrò Levi con uno sguardo schifato.

Mi girai verso Erwin che si limitò ad alzare le spalle e sorridere lievemente ed io ricambiai a quel gesto.

-Levi, sappi che questo è un campione molto importante- continuò Hanji

-Eren sta attento perché anche Hanji potrebbe vivisezionarti ahah- Gli dissi ridendo.

-Ahah molto spiritosa T/n davvero- rispose alla mia provocazione con Ironia la quattr'occhi.

-Hey che c'è! Ci vuole un po' di divertimento siete tutti seri qui!- Urlai a squarcia gola

Vidi per un attimo nel volto di Levi uno sguardo nostalgico e malinconico. Probabilmente gli avrò fatto ricordare qualcosa del suo passato.

-Eren posso vedere com'è ridotta la tua gengiva?- chiedo

-Sissignora, faccia pure!-

Mi avvicinai e gli aprii la bocca per vedere il gonfiamento sulla gengiva. Non era possibile quello che stavo vedendo.

-Cosa? Il dente, è già ricresciuto!- esordisco

- Molto probabilmente per via della sua capacità di trasformarsi- continuó Hanje.

-Eren puoi anche andare dai tuoi amici se vuoi- Si intromise Erwin che fin'ora non aveva detto una sola parola se non per accoglierlo Nella sua Legione.

-Sissignore! Grazie per le garze comandante T/n, le devo un favore!-

-Mh, mi devi promettere che ti impegnarai per diventare molto forte e dovrai autocontrollarti intesi?-

-Sissignora, non la deluderò!-
Perché mi faceva tenerezza?

Se ne andò chiudendo la porta.
Hanji andò nel suo laboratorio mentre Erwin aveva già iniziato a compilare delle scartoffie.
Levi si alzò dal divano e mi porse la sua mano per aiutarmi ad alzarmi.

-Facciamo una passeggiata? Penso che ti serva un po' d'aria fresca prima di ritornare a sentire l'odore di ferro e di bruciato-

-Certo perché no-

Salutammo Erwin ed uscimmo dal suo ufficio.

𝑻𝒉𝒆 𝑽𝒂𝒍𝒌𝒚𝒓𝒊𝒆/𝑳𝒆𝒗𝒊 𝒙 𝒓𝒆𝒂𝒅𝒆𝒓/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora