29. 𝑹𝒆𝒔𝒊𝒈𝒏𝒆𝒅

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LEGGERE L'ANGOLO AUTRICE GRAZIE. È una questione di vita o di morte.

La dolce e pulita brezza serale che aspirai a pieni polmoni bastò a farmi passare metà del mio dolore fisico.
Erano passati sei giorni e domani avremmo messo in piano la trappola per quel mostro.
Neanche una visita, se non per Hanje che mi faceva compagnia ed Erwin che ripeteva sempre il piano per accertarsi che non ci fossero errori. Gli unici da cui mi sarei aspettata almeno una visita furono Levi e Delecta, i quali non si sono fatti più vivi.
Sarei voluta andare a vedere come stessero loro due, ma Delecta era lontana da me, troppo.
Non potevo uscire dal quartier generale dell'armata ricognitiva, e non avevo neanche un cappotto per uscire.
Decisi di andare nella camera di Levi per fargli compagnia anche in sua malavoglia. Feci un tè nero nella mensa per poi raggiungere la sua stanza.
Quando sentii un "chi cazzo è a quest'ora?" Dopo aver bussato alla sua porta, riflettei a come potessi rispondere in modo ironico a quella domanda banale.
-La tua donna preferita- Alla fine me ne uscii con una frase stupida e senza senso, ma non potevo di certo rispondergli con "Sono tua madre" oppure "Hey! Sono T/n!". Non era da me rispondere in quei modi e di certo non avrei cominciato proprio in quel momento.
-Tsk, entra-
-Grazie per l'accoglienza, ti ho fatto un tè, so che non ne prendi uno da tanto visto che la gamba ti fa male. Non ti ci abituare troppo però- Dissi appoggiando il vassoietto alla scrivania.
-Siediti dove vuoi-
-Ok- risposi andandomi a sdraiare sul letto di lato per scrutarlo meglio mentre leggeva dei fogli e mentre il suo pomo d'Adamo faceva su e giù.
-Che sei venuta a fare qui oltre il tè?- Mi chiese dopo un lungo silenzio.
-Probabilmente domani morirò o verrò incarcerata insieme ad Erwi se tutto dovesse andare a rotoli; Perciò volevo passare un po' di tempo insieme a te. Inoltre il dolore schienale è quasi passato del tutto, non so come possa essere possibile che passi in sole 3 settimane ma è successo e sono più  che felice di ciò. Allora, cosa stai leggendo?-
-Nulla di importante, sto solo controllando alcune informazioni sui cadetti più bravi- Mi rispose schietto.
-Veramente interessante. Beh, buonanotte, se vuoi raggiungermi sei sempre il benvenuto-
Dissi coprendo il mio busto con le morbide coperte.
La testa cominciò a girarmi e le mie palpebre pian piano si appesantirono.
Sarebbe stato più  bello se avessimo cominciato a instaurare una conversazione, ma purtroppo con lui era impossibile conversare. Aveva sempre la risposta pronta a tutto, ma con il mio sarcasmo e il mio umorismo a volte lo lasciavano di stucco.
In fondo in fondo non eravamo così diversi. Un po' il carattere, cercavo sempre di nascondere le mie sofferenze, lui pure, ma in modo decisamente diverso e non paragonabile al mio.
Il giorno dopo saremmo stati in pericolo, non potevamo usare la manovra, eravamo feriti entrambi; non sarebbe per niente soddisfacente se una pallottola mi attraversasse il cranio, ne tanto menop le palle di Levi (Io che rido da sola per quello che scrivo).
Un altro pensiero che mi pervase la mente: Delecta.
Avrei dovuto capire i suoi comportamenti strani; che soffrisse di depressione? In fondo dopo l'ultima spedizione non fu più la stessa. Sapevo quanto amasse Eliot, ma continuava a dirmi che non era il suo tipo
Ho sempre pensato che provasse una certa attrazione per le donne.
Me ne accorsi dai suoi atteggiamenti per niente femminili, ma non era una motivazione valida; semplicemente me lo sentivo.
-Oi, T/n...-
-Mh, dimmi?-
-...Niente, lascia perdere-
-Odio quando mi rispondono così, avanti su parla-
-Nulla di importante, volevo solo sapere a che ora avrei dovuto svegliarti domattina...-
-Non prima delle 5:30, Hai capito? Ti invito a sdraiarti nel tuo letto insieme a me visto che hai finito di assaporare il mio tè eccellente-
Risposi sorridendo.
-No grazie, dormirò sulla sedia e se te ne vai mi fai un favore-
-Non me ne vado da qui lo sai-
Mi alzai dal letto e andai verso di lui per sedermi sulla sua gamba buona. Iniziai ad accarezzargli i capelli morbidi e lisci; erano un antistress.
Poggiai il capo alla sua spalla senza smettere di toccare quei fili setosi e profumati.
Sfiorai la sua rasatura che mi solleticò i polpastrelli.
Lo vidi irrigidirsi al mio tocco, posò sulla scrivania i fogli che stava leggendo e chiuse gli occhi buttando la testa all'indietro.
-Domani mi vedrai diverso...-
-Lo so bene, anch'io. Però adesso andiamo a dormire, provaci- conclusi con un sussurrò dandogli un leggero bacio sulla guancia.

  ———La mattina seguente——–

Mi svegliai di soprassalto: gli occhi mi bruciavano, avrei dovuto rinfrescarli con dell'acqua fredda.
Levi non era nel letto ma dal rumore delle goccioline che rimbombava dal bagno bastò a farmi capire che si stesse facendo una doccia.
Il posto da Levi occupato nel materasso era caldo così mi ci stesi sopra per il freddo.
Sarei dovuta tornare in infermeria al più presto prima che qualcuno ci beccasse. Non avrei potuto sopportare i pettegolezzi falsi su noi due. Noi....

Chiusi la porta alle mie spalle e tornai nella mia stanza.
Una volta entrata lì mi lavai e misi l'uniforme con sotto però una felpa bianca apposto della solita camicia leggera.
Pettinati i capelli uscii di corsa dall'infermeria, non andai neanche a mangiare e andai verso l'uscita.
Finalmente libera.
-Comandante! Che ci fa lei qui?!- Sbottò una voce alle mie spalle.
Era Delecta.
-Delecta...dovrei farti la stessa domanda- Le dissi in modo sorpreso ma allo stesso tempo freddo.
-Scusi se non sono venuta a trovarla...ero molto stressata. Ma adesso ho recuperato. Sono ritornata quella di prima- mi rispose sorridendo.
Quel sorriso era più che falso, non era lei a parlare.
I suoi occhi era stanchi e contornati da delle occhiaie violacee.
La sua Frangia copriva ben poco ma con i suoi capelli sciolti non si notavano molto.
-Ti vedo in forma. Bene, aspetterò Levi ed Erwin. Sai già  il piano-
-Certo, aspetterò insieme a lei. Non pensavo, che alla fine la nostra legione si sarebbe unita al corpo di Ricerca-
-Giá, assurdo vero? Purtroppo, tutto quello che è successo, me lo aspettavo, non so come ma me lo aspettavo-
Dopo che finii di parlare, lei non smise più di fissarmi, il suo sguardo era simile a quello di un sadico. Non mi faceva paura, ma mi metteva angoscia e inquietudine.
-Perchè mi fissi in quel modo? Ti sembro una pazza?-
-No...solo...mi sorprende sempre di più Comandante-
-Qui l'unica che si sta comportando in modo strano sei tu Delecta-
-Oh...davvero? Non me ne sono resa conto, il fatto è  che sono ancora scossa, devo farmela passare subito-
-Si direi...-
-COMANDANTEEE! BENTORNATA!- Urlò Hanje.
-Si però, non mi rompere i timpani mi sono dimessa ora Hanje-
-Uh si! Scusa hehehe. Purtroppo non staremo insieme oggi ma fidati che dopo questa missione passeremo moltissimo tempo insieme e ti insegnerò a fare gli esperimenti!- Continuò ad esclamare stringendomi a se.
-Si ok ma placa gli ormoni-
-La vedo in forma Comandante
T/c, Sono felice di riaverla qui al mio fianco- Arrivò Erwin insieme a Levi vestito con un completo a dir poco elegante che se ne stava a disparte.
-La ringrazio Comandante Smith. È  un onore- Risposi imitando la sua voce e facendo ridere tutti, riuscii a scorgere un angolo della bocca del nano alzarsi, non era visibile neanche a occhio nudo  ma la mia vista non sbagliava mai.
Dopo aver ripassato tutti insieme il piano arrivò Jean  travestito da Eren insieme a Moblit e Mike, arrivarono anche i soldati della Gendarmeria e le due carrozze che ci avrebbero portato al distretto di Stonhess.
Delecta ed io saremmo salite insieme ad Erwin, il nano e Jean.

Che la festa abbia inizio.

/Mi scuso per l'attesa del capitolo ma come ben sapete tra due mesi inizieranno gli esami e mi sto impegnando di più per passare l'esame che ho aspettato da tre anni con ansia. Spero vivamente sia una cazzata. In ogni caso oggi, il 27 Aprile faccio ben 14 vecchi, ye.
Perciò mi aspetto un sacco di stelline come regalo di Compleanno. Bye!/

𝑻𝒉𝒆 𝑽𝒂𝒍𝒌𝒚𝒓𝒊𝒆/𝑳𝒆𝒗𝒊 𝒙 𝒓𝒆𝒂𝒅𝒆𝒓/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora