22. 𝑺𝒕𝒂𝒚 𝒘𝒊𝒕𝒉 𝒎𝒆

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T/n Pov's

Quel giorno vennero tutti i primini a farmi visita tra cui Armin, Mikasa, Jean, Reiner, Berthold, Sasha, Connie, Ymir, Historia ed Eren. Quest'ultimo aveva uno sguardo perso, probabilmente si sentiva in colpa per la squadra di Ackerman. In effetti anch'io mi sentii in colpa appena vidi la faccia del Castano. Avrei voluto aiutarli, essere lì con loro e invece era bastato un inutile gigante a mandarmi dritto all'infermeria.

------------------Skip Time-------------------

Era passato un giorno dal loro incontro ma del Caporale nessuna traccia.
Riguardo al mio corpo, riuscivo a sedermi e anche a camminare, era già qualcosa ma quando cercaco di deglutire la gola bruciava e quando Poggiavo la schiena al letto faceva male, molto male.

*Toc Toc* (Leggendo manga mi viene spontaneo)

Sento dei piccoli colpi sulla porta, non ho idea di chi possa essere alle 11:30, Quasi tutti i superiori mi avevano fatto visita e anche i membri della mia legione.

-Arrivo- risposi a tono

Non mi fidavo a lasciare la porta aperta. Approposito di questo, mi avevsno dato una camera d'infermeria personale essendo un superiore. La stanza non era bianca, ma in legno. In fondo al centro vi era un letto spazioso ma non matrimoniale. Le coperte erano di velluto color Glicine proprio come piaceva a me. Alla destra del letto si trovava un comodino di media grandezza fatto di legno scuro e liscio e sopra si trovavano una lampadina che emetteva una luce fioca e dei medicinali.
Inoltre a Sinistra di fianco al letto  c'è un balconcino che come visuale dava il campo d'allenamento.  Il bagno si trovava in fondo a Destra.

Mi alzai dal letto e  infilata la chiave girai la maniglia per poi aprire la porta.
Davanti a me si trovava Levi che con il suo solito sguardo esausto mi fissava. Stavolta mi persi per davvero nei suoi occhi vitrei, le sue labbra non troppo carnose ma morbide alla vista e quei capelli neri come il carbone che coprivano la sua fronte. Fino a quel momento non avevo mai fatto caso al suo naso leggermente all'insù. Era davvero bello.

-...Posso entrare o deve ancora vivisezionarmi con lo sguardo?- Mi chiese risvegliandomi dai miei pensieri. Un po' arrossii a quel commento ma per via della poca luce emessa dalla lampadina non aveva notato nulla.

-Guarda che puoi smetterla di darmi del Lei. Non sarò Comandante fin quando non guarirò del tutto-

-Tch, È pur sempre un mio superiore-

-NON. Fin quando mi riprenderò. Parole dei dottori- Gli risposi puntandogli un dito contro.

-Come vuoi, T/n-

-Perchè sei venuto a farmi visita adesso e non stamattina?-

-Troppa confusione, inoltre Erwin mi ha dato dei giorni di riposo per la gamba. Sarei anche potuto venire in uniforme ma credo che tu sia abbastanza intelligente da capire che non è facile- mi rispose

In effetti aveva ragione. Vestiva con una semplice maglia grigia e il sotto di una tuta nera. Io invece ero vestita con la solita camicetta da ospedale e il sotto di una tuta bianca.

-Vuoi entrare? Se vuoi...parlarmi di cosa è successo alla spedizione...-

-Si, credo sia il caso-

Mi scostai dalla porta per farlo passare e si andò a sedere sulla sediolina alla sinistra del mio letto. Io mi sedetti di fronte a lui sul letto  e lo fissai aspettando che iniziasse a parlare. Mi guardò per poi emettere un sospiro frustato.

-Quando non ti trovai dietro di me non ero preoccupato. Pensavo che ce l'avresti fatta. Quando sei stata intrappolata da quel gigante gli tagliai la collottola per poi disintegrargli le mani per liberarti, Erwin dichiarò la ritirata subito dopo che tu svenisti e che il Gigante Femmina si fece divorare vivo.
Dissi ad Erwin che sarei andato a cercare Eren e la mia squadra ma lui mi ordinò di fare carico di Gas per sicurezza. Non l'avessi mai fatto T/n, cazzo sono un'idiota. L'ospite all'interno del Gigante si era spacciato per me e ha condotto la mia squadra lontana dagli altri soldati. Una volta allontanatosi si trasformò e li uccise uno ad uno. E indovina un po', Eren si era trasformato proprio in quel momento. Hanno combattuto ma era ovvio, aveva vinto Il Gigante femmina. Io e una mocciosa abbiamo provato ad'attaccarlo ma è stato inutile, così siamo fuggiti insieme ad Eren.
Durante il viaggio degli altri mocciosi hanno cercato di riprendersi il corpo di un loro compagno ma è stato tutto inutile. Sono morti pure loro, schiacciati dai giganti che avevano cominciato a inseguirci. Ce n'erano da tutte le parti e l'unica cosa che mi venne in mente di fare fu ordinare di buttare i corpi dai carri. Non avevo altra scelta- Mi spiegò.
Dopo aver finito di parlare mi riguardò ma stavolta non riuscii a sostenere i suoi occhi e abbassau lo sguardo.

-Ah e...ti ho recuperato una cosa, credo che tu poi debba darla a quella mocciosa rossa che hai come caporale.-
Estrasse dai pantaloni lo stemma della mia legione, apparteneva alla giacca di Eliot. Non solo era riuscito a salvarmi, si era anche preso la briga di staccare lo stemma dalla sua giacca in memoria di lui. Non sapevo cosa dire, volevo tanto dirgli grazie ma le parole non mi uscivano dalla bocca. Lui mi aveva salvato e aveva perso la sua squadra, io che cosa avevo fatto per lui?

-Hey, tutto bene?-

-Si credo- mi feci coraggio

-Sul serio, cos'hai? non ti piace il gesto?-

-No anzi, te ne sono grata. Tu mi hai salvato ed io non ho fatto nu-

-Ma non dire idiozie. Non è stata colpa tua, anzi speravo anch'io che lui non si trasformasse. Lo incitavo per far si che facesse il contrario. La colpa non è tua o di Eren che non mi ha ascoltato, beh, lui centra, ma gran parte della colpa è mia, non credevo sarebbe successo-

-Ma tu quella volta avevi detto che non potevi mai prevedere il risultato finale, sia che si conti sulle proprie forze, sia che si conti sull'aiuto dei propri compagni. L'unica cosa che importa è non avere rimpianti-

Alzò lo sguardo verso i miei occhi C/c, potei intravedere un briciolo di stupore e sorpresa in quegli occhi spenti e rossi. Si ricompose riguardando in basso.
Poi si alza e mi dice -Credo sia meglio andare, si è fatto tardi-

No aspetta.

Non volevo che se ne andasse. Per quanto lo odiassi e non lo sopportassi mi trovavo bene con lui. Come scoprire, conoscere meglio quell'uomo.

-Puoi restare qui per la notte se vuoi- Gli chiesi un po' titubante.
Lui non mi rispose subito. Per qualche strano motivo non mi sembrò in se.

-Soffro d'insonnia quindi sarebbe inutile-

-Eddai, vedresti una bellissima fanciulla che dorme beatamente nel suo letto-

-Oppure che russa- Mi rispose con tono provocatorio

-Cosa? Io che Russo? No! Sono una persona molto delicata- gli dissi buttandomi nel letto a pancia in giù ed emettendo una sonora risata che avrebbe potuto sentire tutto il quartier generale. Subito dopo cominciai a percepire un gran dolore alla spina dorsale ma continuai a ridere comunque.

-Ok ok ma sta zitta, e non sbavare che schifo-

-Non sbavo stanne certo-

Mi misi sotto le coperte per riscaldarmi e stessa cosa fece lui una volta tolte le scarpe.

-Notte- Gli sussurro

-Tch, notte gnoma- concluse lui per poi girarsi dall'altra parte del letto per ammirare il cielo stellato  che si poteva intravedere dal balcone.

---------Skip Time un'ora dopo----------

Per noia di non riuscire a dormire mi appoggiai a lui mettendo una mano sulla sua spalla e nascondendo il viso nell'incavo del suo collo. Per il contatto lui si irrigidí ma io gli carezzai i capelli per calmarlo

-Non ti irrigidire che diventi duro come una pietra. E non ti voltare perché rischi di schiacciare il mio corpicino. Notte notte-

-Tch, Fanculo stronza-

-Anche tu mi sei mancato si-

Dette codeste parole mi addormentai senza alcun pensiero fisso in mente e Levi invece, anche se sarebbe stato lì fin quando non mi sarei addormentata, non aveva provato neanche una volta a scansarmi.

( ͡° ͜ʖ ͡°)

𝑻𝒉𝒆 𝑽𝒂𝒍𝒌𝒚𝒓𝒊𝒆/𝑳𝒆𝒗𝒊 𝒙 𝒓𝒆𝒂𝒅𝒆𝒓/Where stories live. Discover now