Capitolo 21

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Passarono giorni dal litigio avuto a casa di Nelson e il gruppo aveva deciso di prendersi una breve pausa per far calmare le acque e fare il punto della situazione.

Ma la verità era che Nicolas, Dario e Cesare non rivolsero più una parola con gli altri tre e viceversa; nessun messaggio e nessuna chiamata.
Il da farsi per i tre ragazzi era ancora un'incognita, ci pensavano giorno e notte ma nessuna soluzione sembrava essere in grado di sistemare l'enorme danno che si era venuto a creare.

Nelson bloccò sui vari social i tre ragazzi, ma con Nicolas decise di cancellare direttamente il suo numero dalla rubrica tagliando completamente i rapporti.
Se Cesare e Dario i quei giorni stettero male, per Nicolas fu ancora peggio.

I tre da quel giorno decisero di vedersi meno frequentemente, o almeno dopo ciò che era accaduto pensarono che fosse meglio così per tutti; magari quei giorni di solitudine avrebbero aiutato a calmare quella sensazione di ansia e angoscia, o sarebbero serviti a riflettere sui propri errori o a trovare qualche vana soluzione.

Nicolas però fece un errore, consapevole che non sarebbe riuscito a uscirne tanto facilmente in futuro, ma la tentazione era troppa e la disperazione aveva preso il sopravvento impossibilitandolo a ragionare sulle proprie azioni ancor prima di compierle; aveva iniziato a fumare.

Nicolas sapeva a cosa stava andando incontro, ne era consapevole, eppure, la sua mente e i suoi pensieri negativi fecero sì che le sue mani si muovessero automaticamente a sfilare una sigaretta dopo l'altra dai vari pacchetti.
Si dava costantemente dello stupido e del ragazzo che non è in grado di affrontare come si deve un problema di questo calibro; dopo quella sua mossa che nemmeno lui si sarebbe mai aspettato di compiere, non riusciva nemmeno più a considersi un uomo adulto e maturo.

Ora si trovava sul balcone del suo appartamento a osservare con apatia le poche persone vagare nel suo quartiere nel bel mezzo della notte.
Si appoggiò con i gomiti sulla fredda ringhiera in metallo e si portò alle labbra la solita sigaretta.
Il cellulare era ormai in modalità aereo da svariate ore o forse già da più di un giorno, non si ricordava nemmeno, ma per lui andava bene così.
Appoggiò il mento sul palmo dell'altra mano e chiuse gli occhi ascoltando i suoni notturni della sua città che tanto lo rilassavano.
Il leggero vento a scompigliare qualche ciocca dei suoi lunghi capelli ovviamente in un momento come quello non poteva mancare.

Ogni qual volta aspirasse il fumo del tabacco, sentiva i suoi muscoli rilassarsi quel poco che bastava per avere qualche minuto di "pace".
Continuò a guardare stanco e malinconico le case accostate lungo il viale illuminato dalla fioca luce dei lampioni, sapeva di avere enormi occhiaie sotto gli occhi, dopotutto da quel giorno faticava a chiudere occhio e se riusciva ancora a reggersi in piedi gli veniva da considerarlo quasi un miracolo.

Inutile dire che Dario e Cesare gli mancavano veramente tanto, e lo stesso valeva per i due con lui.
"Amore proibito.." disse fra sè e sè Nicolas sorridendo amaramente. Sfregò l'ennesima sigaretta ormai finita nel posacenere aspettando ancora qualche minuto prima di rientrare nel suo appartamento.

Sia Cesare che Dario in quei cinque giorni sentirono troppo la mancanza del minore, la tentazione di andare sotto il portone di casa sua sapendo già che non avrebbe risposto a nessuna chiamata era tanta.
Una cosa era certa, l'odio che provavano entrambi nei confronti di Nelson cresceva sempre di più con l'andare dei giorni. Non lo avrebbero perdonato ne ora ne mai.

Si chiedevano in continuazione come stesse Nicolas e cosa facesse in quei giorni di allontanamento, avevano provato a chiamarlo ma nulla, come c'era d'aspettarsi Nicolas non dava segni di vita.

"Dario non ce la faccio più, io devo andare a vedere come sta." disse Cesare preoccupato dall'altro capo del telefono.

"Cesare-"

"Saranno ormai due giorni che non risponde più! Dario per favore..."

Dario sospirò tremante mentre per l'ennesima volta in quella giornata si ritrovava a dover calmare Cesare per non fargli perdere il controllo un'altra volta.

"Cesare cazzo non hai idea di quanto sia preoccupato anch'io per lui però capisci che questa volta gli accordi dobbiamo mantenerli per forza? Lo capisci??" Dario alzò la voce sperando in qualche modo di svegliare Cesare da quella situazione, ma nulla sembrava funzionare.

"Non me fotte nulla dell'accordo adesso, devo sapere come sta! Possibile che a te freghi così poco di lui?-" Cesare si zittì improvvisamente, realizzando solo dopo qualche istante ciò che aveva detto.
Passarono svariati secondi e dall'altro capo del telefono non sentì più alcuna risposta. Allontanò il cellulare dell'orecchio controllando se l'altro avesse messo giù ma risultando invece l'esatto contrario.

"Cos'hai detto?"

"Dario scusami.." Cesare si maledisse mentalmente, perché per lui doveva essere così impossibile starsene zitto senza commettere errori? Si odiava per questo, e anche impegnandosi sapeva di non poter risolvere più di tanto questo suo problema.

"Se sto cercando di mantenere questo accordo è proprio perché so che nel bene o nel male era ciò che volevamo giorni fa, se lo sto facendo è perché ci tengo a lui..e se abbiamo deciso insieme di allontanarci pur non essendo forse la cosa giusta, allora io per lui lo faccio. Capisci adesso?"

Cesare e Dario stremati da quella situazione alla fine decisero che il giorno dopo se Nicolas non avesse continuato a dare segni di vita allora sarebbero andati a casa sua.
Cesare in chiamata continuò ugualmente ad insistere per andare dal minore, sentendo che nonostante quell'accordo, Nicolas avesse bisogno di loro in quel momento e Dario un po' a causa del vino a ofuscargli la mente, un po' perché sentiva di non poter reggere ancora a lungo quella situazione, si lasciò convincere per disperazione.

"Però ti prego, non dire più che di Nicolas non mi importi nulla, lo sai bene che lo amo più di qualunque altra cosa al mondo e tu puoi capirmi perché proviamo gli stessi sentimenti nei suoi confronti.. e lo so che anche tu moriresti per lui."

𝐓𝐡𝐫𝐞𝐞𝐬𝐨𝐦𝐞 | 𝐂𝐞𝐬𝐚𝐫𝐞 • 𝐍𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚𝐬 • 𝐃𝐚𝐫𝐢𝐨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora